Il comunicato dell'Agenzia – qui allegato – è stato diramato nello stesso giorno di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del d.p.c.m. che aveva fissato al 28 settembre 2017 il termine di comunicazioni dei dati delle fatture: l'Agenzia, preso atto dell'impossibilità di utilizzare il sistema informatico rimasto bloccato per tre giorni, comunica che "saranno ritenute tempestive le comunicazioni relative ai dati delle fatture presentate entro il 5 ottobre 2017".
Il comunicato prosegue dichiarando che gli uffici potranno valutare la possibilità di non applicare sanzioni, oltre che per meri errori materiali, anche nel caso in cui l’adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma comunque entro i 15 giorni dall’originaria scadenza, vale a dire entro il 13 ottobre. Su quest'ultimo punto una precisazione: questa seconda data non è un nuovo termine di proroga: in altre parole, in tutti i casi in cui si fa riferimento ad un termine per l'effettuazione di un adempimento (quale sarebbe ad esempio il termine iniziale per il calcolo dei giorni per il ravvedimento operoso) la data a cui riferirsi sarà non il 13 bensì il 5 ottobre.
Ma sono di queste ore alcuni "rumors" – complici sia la dichiarazione del Viceministro dell'Economia Luigi Casero, che ha definito grave il blocco venutosi a creare sul sito dell'AdE, sia le affermazioni del direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, che ha ritenuto il rinvio una soluzione tecnica – secondo i quali si potrebbe arrivare nelle prossime ore a una proroga più importante e di maggior efficacia.
Sarà nostra cura tenere informati tempestivamente i nostri lettori.
(Ultimo aggiornamento: 28/09/2017)