L’imposta (perché tale è ciò che definiamo comunemente come abbonamento: v. Cass. N. 855549/93) è dovuta anche da “coloro che detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive in esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o comunque fuori dell'ambito familiare”, e dunque anche dalle associazioni e società sportive che nei loro locali posseggono apparecchi televisivi o radio. Si parla in questo caso di canone speciale.
Ma cosa si intende per apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni?
Lo ha spiegato il Ministero dello Sviluppo Economico in una nota del 22 febbraio 2012: sono, dice la nota, quegli apparecchi che possono ricevere il segnale sia terrestre che satellitare dall’antenna radiotelevisiva grazie alla presenza di un sintonizzatore.
Dunque, per esempio, sì al canone per le radio, sì per tutti i televisori (anche se destinati solo alla visione mediante lettori DVD), sì per i lettori MP3 con la radio FM integrata, no invece per i pc, i tablet e i device con i quali l’ascolto o la visione dei programmi passa attraverso la rete internet.
Pertanto ogni ente sportivo che trasmetta musica o video nei propri locali mediante radio o televisioni è soggetto al pagamento del canone speciale di abbonamento Rai.
Da due anni gli importi sono invariati, e dunque si paga:
- per la Televisione: € 203,70 se il pagamento avviene in unica rata, altrimenti € 103,93 a semestre, oppure € 54,03 a trimestre
- per la Radio: € 29,94, che diventa € 15,28 semestrale o € 7,95 trimestrale.
Si tenga conto che il canone per la radio è da pagare solo qualora non vi siano televisori: il pagamento dell’abbonamento alla tv assorbe infatti quello dell’apparecchio radiofonico.
Il bollettino di conto corrente postale del Canone TV Speciale (bollettino c/c n. 2105 inviato dalla RAI o, in mancanza, richiesto alla sede regionale della RAI competente per territorio) può essere pagato in contanti presso gli uffici postali, le banche e le tabaccherie convenzionate, con la carta bancomat o la carta di credito, o attraverso l’home banking. E’ possibile anche la domiciliazione bancaria, da richiedersi mediante i moduli predisposti dalla RAI: in questo caso non è possibile la rateizzazione.
Ma non è finita qui… In aggiunta al canone, i possessori di apparecchiature televisive devono pagare anche la Tassa di Concessione Governativa: € 4,13 per la TV e € 0,70 per gli apparecchi radio (ex art. 17 della Tabella del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 641), da versare tramite bollettino postale sul C/c n. 8003, intestato all'Agenzia delle Entrate – Centro Operativo di Pescara – Tasse Concessioni Governative). Sono tuttavia esentati, oltre agli albergatori e agli esercizi pubblici, le ONLUS e le associazioni sportive dilettantistiche.
Per ulteriori informazioni (nuovi contratti, rinnovi, disdette, variazioni, ecc.) è possibile consultare la pagina Abbonamenti della Rai.