D.L. N. 223/2006 – DECRETO BERSANI – OBBLIGO DEL MODELLO F24 TELEMATICO PER LE SOCIETA’...
Versamenti dovuti dai titolari di partita IVA (art. 37, comma 49 del D.L. n. 223/2006, convertito in Legge n. 248/2006) A seguito del D.L. n. 223/2006, gli enti non commerciali, giacché titolari di partita IVA, dal 1.10.2006 sono obbligati ad effettuare i versamenti fiscali e previdenziali dovuti (ai sensi degli artt. 17, comma 2, e 28, comma 1, del Dlgs n. 241/1997, esclusivamente mediante modalità telematiche, anche avvalendosi degli intermediari abilitati (commercialisti, ecc.). Pertanto, i contribuenti IVA devono effettuare il versamento unitario delle imposte e dei contributi in via telematica direttamente utilizzando il modello telematico F24 on line ovvero per il tramite degli intermediari abilitati, che sono tenuti a utilizzare il modello F24 cumulativo. La circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 28 del 4/8/2006 ha precisato che
D.L. N. 223/2006 – DECRETO BERSANI – LE NOVITA’ FISCALI PER GLI ENTI NON...
la 1^ parte è disponibile nella newsletter n. 28/2006 del 5 settembre 2006. La 3^ ed ultima parte nella newsletter n. 30/2006 del 19 settembre 2006. Ricordiamo che l'utente può consultare tutte le newsletter direttamente dal sito www.fiscosport.it ---> rubrica: News (nel riquadro azzurro, a sinistra, nella home page). ... Modifica dei termini e delle modalità di trasmissione delle dichiarazioni e dei termini di versamento (art. 37, commi 10, 11, 12, 13, 14, 53, 54 e 55) Ridefiniti i termini di diversi adempimenti fiscali, con effetto dal 1.5.2007. Con la medesima decorrenza è stata ampliata la platea dei soggetti tenuti alla trasmissione delle dichiarazioni fiscali esclusivamente attraverso il canale telematico. Modificazioni al DPR 22.7.1998, n. 322, in materia di termini e modalità di presentazione delle dichiarazioni. Le disposizioni entreranno in vigore a decorrere dal 1.5.2007.
D.L. N. 223/2006 – DECRETO BERSANI – LE NOVITA’ FISCALI PER GLI ENTI NON...
La 2^ e la 3^ parte sono state pubblicate rispettivamente nelle newsletters n. 29 e 30 del 12 e 19 settembre 2006 (disponibili nelle RUBRICHE, voce NEWS, home page di www.fiscosport.it ). Il D.L. n. 223/2006, convertito in Legge n. 248/2006, a decorrere dal 12.08.2006 (come indicata dalla Gazzetta Ufficiale dove è stata pubblicata la Legge di conversione del D.L.), ha introdotto numerose novità che interessano anche gli enti non commerciali. Vediamo di seguito i provvedimenti salienti, anche alla luce della circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 28 del 4.8.2006 che ne ha fornito i primi chiarimenti in merito alle disposizioni di carattere fiscale contenute nel D.L. 4.7.2006, n. 223 definitivamente approvato in parlamento il 3.8.2006.
La 2^ parte della relazione dell’Avv. Katia Scarpa al convegno di Treviso del 6...
2^ parte – Gli aspetti civilistici delle associazioni sportive dilettantistiche Sommario : 1) Associazioni (riconosciute e non riconosciute) e società: caratteri distintivi (1^ PARTE contenuta nella newsletter n. 17/2006). 2) La costituzione di un’Associazione - Atto costitutivo e adempimenti relativi. 3) Lo statuto di un’Associazione sportiva dilettantistica – Particolarità. 2) La costituzione di un’Associazione - Atto costitutivo e adempimenti relativi. Per la costituzione di un’associazione occorre distinguere due momenti: (1) la stipulazione dell’atto costitutivo, (2) il riconoscimento della personalità giuridica e la registrazione (se si tratta di associazione riconosciuta).
La 1^ parte della relazione dell’Avv. Katia Scarpa al convegno di Treviso del 6...
1^ parte – Gli aspetti civilistici delle associazioni sportive dilettantistiche Sommario : 1) Associazioni (riconosciute e non riconosciute) e società: caratteri distintivi. 2) La costituzione di un’Associazione - Atto costitutivo e adempimenti relativi. 3) Lo statuto di un’Associazione sportiva dilettantistica – Particolarità. L’art.90 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 (modificato dalla legge n.128/2004) al comma 17 ha espressamente previsto che “.. le associazioni sportive dilettantistiche ...possono assumere una delle seguenti forme: (1) associazione sportiva priva di personalità giuridica disciplinata dagli artt.36 e ss. del codice civile; (2) associazione sportiva con personalità giuridica di diritto privato ai sensi del regolamento di cui al DPR 10.02.2000 n.361; (3) società sportiva di capitali o cooperativa costituita secondo le disposizioni vigenti, ad eccezione di quelle che prevedono le finalità di lucro...” La differenza principale tra associazione riconosciuta e non riconosciuta discende ...
Immobili di proprietà degli enti non commerciali
Con la novità arrecata dal collegato alla finanziaria 2006 , le spese di manutenzione ordinaria possono essere portate in riduzione del canone di locazione solo se “ documentate ”. A tal fine, il reddito degli immobili degli enti non commerciali ceduti in locazione, con la sola esclusione degli immobili strumentali e di quelli oggetto dell’attività d’impresa, va determinato considerando il maggiore dei valori tra la rendita catastale (rivalutata del 5%) e il canone di locazione, ridotto delle spese documentate sostenute ed effettivamente rimaste a carico del locatore per la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria, fino ad un massimo del 15% del canone annuo. Ciò ai sensi del nuovo articolo 144 del TUIR. E’ questo uno dei tanti chiarimenti contenuti nella circolare n. 10 del 13 marzo 2006, incentrata sul collegato alla finanziaria 2006 (Legge 2/12/2005, n. 248, che ha convertito il D.L. 30/9/2005, n. 203) a cura del rag. Vincenzo D'Andò, Consulente Provinciale Fiscosport Palermo
ASPETTI CIVILISTICI E FISCALI DELLE SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Argomenti trattati: 1. La normativa costitutiva delle società sportive dilettantistiche 2. Le criticità statutarie: il coordinamento tra la normativa societaria del codice civile e la normativa delle società sportive dilettantistiche 3. Le criticità fiscali: distinzione tra attività istituzionali e attività commerciali e i benefici fiscali
BAR e CASSAZIONE a cura del Dott. Andrea Liparata, Consulente Regionale Fiscosport Lazio
La Corte di Cassazione, rispetto alla rilevanza IRES delle attività di bar gestiti da circoli sportivi ricreativi e culturali, si è ormai cristallizzata su un’interpretazione sempre più favorevole alle posizioni dell’Amministrazione Finanziaria. Le più recenti pronunce infatti, attribuiscono alle somministrazioni tramite bar effettuate dai circoli nei confronti dei propri associati, un’intrinseca rilevanza tributaria. In proposito, le eccezioni alla predetta regola generale, sembrerebbero marginali e relegate agli ambiti della raccolta fondi, della prestazione di servizi a prezzi di costo e alla promozione sociale riconosciuta dal Ministero degli Interni. Le osservazioni fin qui richiamate sono riscontrabili nella loro interezza anche nell’ambito della recente sentenza n.22533 del 26/10/2007. Pronuncia, quest’ultima, che lascia perplessi per la scarsezza delle argomentazioni utilizzate dal giudice di legittimità, per inquadrare il fenomeno della somministrazione effettuato da circoli nell’ambito della piena imponibilità IRES.
FINANZIARIA 2008 – CESSIONE GRATUITA DI BENI ALLE ONLUS Art. 1, c. 130
I beni non di lusso alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa, diversi dalle derrate alimentari e prodotti farmaceutici, che presentino imperfezioni, alterazioni, danni o vizi che, pur non modificandone l’idoneità di utilizzo, non ne consentono la commercializzazione o la vendita, rendendone necessaria l’esclusione dal mercato o la distruzione, qualora siano ceduti gratuitamente alle ONLUS, per un importo corrispondente al costo specifico sostenuto per la produzione o l’acquisto complessivamente non superiore al 5% del reddito d’impresa dichiarato, non si considerano destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ai fini delle imposte sui redditi e si considerano distrutti agli effetti dell’Iva.
Novità sulla REVISIONE CONTABILE delle società sportive dilettantistiche, a cura del Dott. Giorgio...
Le società sportive dilettantistiche costituite in forma di società di capitali sono interessate (anche se è difficile possano avere i parametri previsti dalla nuova normativa) dalle novità introdotte in materia di revisione legale dei conti con il Consiglio dei Ministri n. 79 del 22/01/2010.