Il quesito
Risposta di: Biancamaria STIVANELLO
L’obbligo di adottare il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva (in breve MOG) e il Codice di Condotta – a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, violenza di genere e ogni altra discriminazione di cui al codice delle pari opportunità, o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, introdotto dall’art.16 D.Lgs. 39/21 – non include direttamente specifiche prescrizioni normative che interessano i genitori dei tesserati minori di età, ma indubbiamente il sistema di attuazione delle politiche di safeguarding comporta l’adozione di misure, adempimenti e/o buone pratiche che richiedono o suggeriscono a vario titolo il coinvolgimento dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale dei fanciulli e dei ragazzi che praticano l’attività sportiva.
Al riguardo non è possibile stilare un elenco esaustivo degli adempimenti, in quanto il contenuto del MOG e del Codice di Condotta – e quindi dei protocolli e dei doveri ivi indicati – sono diversificati sia in base alle linee guida dell’organismo affiliante di riferimento (FSN, DSA, EPS) sia, soprattutto, in relazione alle dimensioni e caratteristiche del sodalizio sportivo, delle persone tesserate e delle discipline praticate.
Fatte salve dunque le avvertenze in premessa, proviamo a delineare le principali prescrizioni o raccomandazioni più comuni rinvenute nelle linee guida e/o nei fac-simile di modello predisposti dagli organismi affilianti, evidenziando innanzitutto che per un’efficace attuazione delle politiche di safeguarding, finalizzate come noto a favorire un ambiente sano, sicuro e inclusivo per la pratica sportiva, non rileva solo l’esatto adempimento di formalità, quale la sottoscrizione di moduli, ma anche l’effettivo coinvolgimento proattivo di tutte le parti interessate che, in presenza di tesserati minori di età, si estende necessariamente ai genitori.
Tra le misure individuate dai principi fondamentali Coni, segnaliamo:
- l’adozione di protocolli che assicurano l’accesso ai locali durante gli allenamenti e sessioni prova di tesserati minori a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale;
- l’incentivazione di “patti di corresponsabilità” tra atleti, tecnici e genitori.
Si tratta di misure di prevenzione che devono essere poi attuate e declinate sulla scorta delle linee guida e, come detto, in base al rischio della specifica organizzazione ma che in sostanza possono tradursi, sul fronte degli adempimenti formali, nella redazione e sottoscrizione del patto di corresponsabilità (se previsto dal MOG) con il quale le parti si impegnano a collaborare in maniera costruttiva ed equilibrata nel processo educativo integrato famiglia-società sportiva, per favorire la crescita e il benessere psico-fisico dei ragazzi, nel rispetto del proprio ruolo: in tal senso ad esempio
- i genitori si fanno garanti, anche sul piano educativo, del rispetto del codice di condotta, del MOG e più in generale dei regolamenti sociali da parte dei loro figli e, sempre a titolo esemplificativo, si impegnano a partecipare alle riunioni indette dalla società sportiva e a rispettare e far rispettare dai figli le decisioni e le scelte tecniche degli allenatori/istruttori;
- mentre i tecnici si impegnano ad ascoltare le esigenze e le aspirazioni del minore, dialogando con la famiglia, ad esempio per segnalare eventuali situazioni di disagio o comportamenti scorretti e per condividere gli obiettivi agonistici, pur riservandosi ogni scelta e decisione tecnico-sportiva e metodologica, nel rispetto della dignità e del diritto alla salute e al benessere psico fisico dell’atleta.
La sottoscrizione del patto di corresponsabilità da parte dei genitori (preferibilmente di entrambi) comporta pertanto anche un diretto coinvolgimento degli stessi nella funzione educativa dello sport e l’assunzione diretta di impegni e responsabilità nei confronti della società e dei tecnici.
Allo stesso modo anche le procedure e le regole adottate dal sodalizio per garantire l’accesso ai genitori potranno essere maggiormente efficaci ed equilibrate se condivise e rispettose dei rispettivi ruoli e funzioni.
In ordine alle misure di prevenzione più ricorrenti contenute nelle linee guida e nei modelli standardizzati, si individuano inoltre, quanto ad un ruolo attivo dei genitori o esercenti della responsabilità genitoriale:
- un’autorizzazione scritta da parte di entrambi alla trasferta (previa adeguata informativa sui dettagli del programma che includa a titolo esemplificativo i mezzi di trasporto, l’hotel, l’organizzazione di massima delle giornate, le modalità di accompagnamento da parte dello staff, inclusi gli spostamenti da e per l’alloggio e il campo di gara/allenamento, il rooming; da aggiornare in caso di variazioni);
- una specifica autorizzazione scritta da parte di entrambi nel caso di trasferte che non consentano il rooming separato tra atleti e atlete;
- una specifica autorizzazione scritta da parte di entrambi nel caso di allenamenti singoli o al di fuori dei giorni e orari previsti per gli allenamenti collettivi, qualora siano necessari per l’atleta e non sia possibile la presenza di almeno un genitore.
I genitori o gli esercenti la responsabilità genitoriale dovranno inoltre essere informati delle politiche safeguarding e pertanto messi nella condizione di conoscere, al momento del tesseramento del proprio figlio, il contenuto del MOG e del Codice di Condotta, del nominativo e dei contatti del Responsabile Safeguarding nominato dall’associazione, come previsto dai principi fondamentali e comunque – in un’ottica di maggiore divulgazione e sensibilizzazione sulle politiche di salvaguardia – di essere periodicamente aggiornati e informati anche su procedure di segnalazione, sistema sanzionatorio, iniziative informative e divulgative: a tal fine, in base alle procedure adottate nel MOG, si potranno ad esempio inserire specifiche dichiarazioni da sottoscrivere in calce alla domanda di tesseramento (che, lo ricordiamo, va sottoscritta per assenso anche dal minore che abbia compiuto i 14 anni di età) per presa visione del contenuto dei documenti, del nominativo e dei contatti, previa consegna o messa a disposizione degli stessi, con qualsiasi mezzo, anche in formato digitale, oppure con sottoscrizione diretta del MOG, Codice di Condotta, comunicazione del nominativo e recapiti del Responsabile Safeguarding.
Con la sottoscrizione, anche per presa visione, del MOG e del Codice di Condotta i genitori si impegnano nel contempo a rispettare e a far rispettare dai loro figli le misure adottate e a osservare le specifiche prescrizioni che possono interessarli direttamente come ad esempio non accedere agli spogliatoi e ai servizi riservati agli atleti, salva autorizzazione da parte di tecnici o dirigenti e salve necessità di temporanea assistenza per i bambini più piccoli.
Quali esercenti la responsabilità genitoriale dei figli minori, i genitori dovranno inoltre, come di consueto, sottoscrivere la domanda di adesione al sodalizio e/o di tesseramento. Al riguardo in conformità alle previsioni della riforma (art.16 D.Lgs. 36/21) si ricorda che la richiesta di tesseramento può essere compiuta disgiuntamente da ciascun genitore, nel rispetto della responsabilità genitoriale; parimenti si ritiene sufficiente la firma anche disgiunta per la presa visione dell’informativa privacy sul trattamento dei dati personali il cui conferimento sia obbligatorio per perfezionare l’iscrizione/tesseramento (ad es. dati anagrafici, recapiti telefonici).
Per quanto attiene invece al trattamento di dati non inerenti al rapporto associativo e/o di tesseramento, incluse immagini e riprese audio video, nonché la doverosa liberatoria all’uso e divulgazione delle stesse anche a mezzo internet, si dovrà acquisire specifico consenso di entrambi i genitori.