Il quesito
Risposta di: Patrizia SIDERI
La domanda del gentile lettore ci offre la possibilità di evidenziare le importanti verifiche che devono essere svolte preliminarmente alla delibera di trasformazione, al fine della relativa analisi di fattibilità.
Occorre infatti tenere presente che la trasformazione eterogenea da associazione sportiva dilettantistica in società sportiva dilettantistica è una complessa operazione straordinaria che ha riflessi non solo sul piano contabile e fiscale, ma anche a livello organizzativo.
È pertanto necessario effettuare un’accurata valutazione e pianificazione, al fine del vaglio delle eventuali criticità che potrebbero pregiudicare, ove non adeguatamente gestite, la riuscita dell’operazione.
L’operazione di trasformazione eterogenea è disciplinata dall’art. 2500-octies c.c.
Innanzitutto, occorre valutare eventuali limiti alla trasformazione, posti a livello statutario, oppure dalla legge.
Di seguito si espongono le principali verifiche preliminari:
- eventuale divieto posto dall’atto costitutivo o dallo statuto ad effettuare la trasformazione;
- la verifica dei quorum costitutivi e deliberativi necessari affinché l’assemblea che dovrà deliberare l’operazione possa considerarsi formata e possa esprimersi;
- la verifica della presenza di associati minori d’età e delle relative clausole statutarie in merito al diritto di partecipazione alle assemblee, ovvero andrà verificato se lo statuto preveda che solo il socio maggiorenne possa intervenire alle assemblee;
- la verifica della corretta tenuta del libro soci e dell’eventuale presenza di soci morosi nei confronti dei quali attivare la procedura statutaria di esclusione; questo punto, è essenziale al fine di poter “contare” i soggetti che avranno diritto di partecipare all’assemblea e che concorreranno alla determinazione dei quorum;
- assetto contabile, propedeutico alla predisposizione dei dati da periziare da parte del revisore legale e alla tenuta della contabilità ordinaria, obbligatoria per la s.s.d. derivante dalla trasformazione; preliminarmente alla trasformazione dovrà infatti essere predisposta una perizia giurata di stima del patrimonio della a.s.d., mentre alla data di efficacia dell’operazione dovrà essere avviata la tenuta della contabilità ordinaria nella ssd.
A livello dei divieti posti dalla legge, occorrerà verificare se la a.s.d. trasformanda abbia beneficiato di contributi, come stabilito dal comma 3, secondo periodo: “non è comunque ammessa per le associazioni che abbiano ricevuto contributi pubblici oppure liberalità e oblazioni del pubblico”.
Si precisa, al riguardo, che tale limitazione è da considerarsi superabile nella trasformazione in s.s.d., in ragione dell’assenza dello scopo di lucro che accomuna le due tipologie di soggetti.
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