Il quesito
Risposta di: Barbara AGOSTINIS

L'affermazione che gli attestati per l'insegnamento di pilates e yoga non siano più validi non è condivisibile, posto che l'attestato è un documento che, appunto, attesta il possesso di determinate qualifiche o il raggiungimento di obiettivi specifici. Nel caso indicato dal lettore, probabilmente, si tratta di titoli ottenuti al termine di un corso per istruttori delle discipline indicate.
La circostanza per cui tali discipline, non essendo contemplate nell'elenco redatto dal CONI, non possano essere considerate attività sportive, forse ha indotto l'Ente di riferimento a ritenere "non più spendibili" gli attestati in ambito sportivo.
Giuridicamente, i titoli continuano comunque ad avere validità, seppure, si ribadisce, con riguardo ad attività non sportive.
L'idea di tramutare tali attestati in documenti differenti – relativi a una diversa disciplina – non sembra invero un'operazione eticamente corretta.
Verosimilmente, sono titoli che attestano la frequenza a un corso finalizzato all'apprendimento dei principi, della tecnica e delle conoscenze necessarie all'insegnamento delle discipline citate (pilates e yoga) e non si comprende come l'ente possa attestare la partecipazione al corso e la conoscenza di una attività differente; sembrerebbe potersi ravvisare (per come prospettato dal lettore) un comportamento al limite del falso.
Tale attività, seppur concretamente realizzabile da parte dell'ente, non è invero eticamente condisibile, soprattutto se si pone mente alla funzione educativa dello sport. In definitiva, i sodalizi con il pagamento della somma richiesta otterrebbero dei documenti in grado di certificare quanto espressamente indicato (seppur si tratti di una dichiarazione rispondente al vero solo in parte).
La ratio di tale "operazione commerciale" è probabilmente riconducibile al fatto che "la ginnastica per tutti", inclusa nella lista redatta dal CONI, è disciplina sportiva. Il pilates e lo yoga possono invero costituire metodi di allenamento o, comunque, attività propedeutiche alla ginnastica, in linea con quanto espressamente indicato dal CONI.
Con espresso riferimento allo yoga, invero il CONI ha emanato una delibera a inizio anno in cui dichiara che la disciplina menzionata, seppre non possa definirsi attività sportiva, costituisce un metodo di allenamento.
Non può, infine, trascurarsi il fatto che un particolare tipo di yoga, lo strenght yoga, è menzionato dalla FIPE, ma, considerato il riferimento del lettore a un ente di promozione sportiva, probabilmente non è questo ad essere preso in considerazione