Il quesito
Risposta di: Pietro CANTA
Prima di tutto occorre evidenziare che una associazione culturale che si avvale della legge n. 398/91 e che ha attività commerciale che supera le attività istituzionali (come sembra dalla formulazione del quesito) incorre nelle previsione dell’art. 149 del T.U.I.R. che dovrebbe provocare la perdita della qualifica di ente non commerciale, con conseguente decadenza del regime agevolato.
Solo le associazioni sportive dilettantistiche e gli enti ecclesiastici beneficiano della non applicazione del citato art. 149 T.U.I.R.
In tal caso, sarebbe soggetto al rilascio della scontrino fiscale o della ricevuta fiscale (che invece la “398” esonera) ovvero di fatture quando richieste dal cliente (art. 22 legge Iva).
Ovviamente la perdita della qualifica e dei benefici “398” portano alla determinazione analitica dell’Iva e alla tassazione Ires 27,5% e Irap 3,9%.