Il quesito
Risposta di: Gianpaolo CONCARI

Le erogazioni liberali non sono soggette né a Ires né a IVA perché non si tratta di operazioni aventi natura commerciale.
Se non foste una a.s.d. ma una S.s.d.r.l., saremmo nell'ambito del reddito di impresa e la somma in questione sarebbe considerata un ricavo per effetto del principio di attrazione di tutti i proventi, conseguiti dall'impresa, nella specifica categoria di reddito.
Nel caso specifico quindi è un provento che non è soggetto a tassazione.
Ovviamente, affinché la natura dell'erogazione liberale sia tale, la somma deve essere erogata senza alcuna controprestazione in cambio: deve cioè valere l'animus donandi, vale a dire il libero convincimento del donatore di voler arricchire il beneficiario.
L'unico adempimento richiesto (e comunque consigliato) è quello della tracciabilità del pagamento: l'erogazione liberale dovrà avvenire attraverso un bonifico bancario, un assegno bancario (ovviamente non trasferibile) o circolare, una transazione attraverso carte di debito o di credito.