Il quesito
Risposta di: Redazione Fiscosport

Riteniamo che la tipografia non abbia ragione, e che abbia probabilmente confuso il regime speciale IVA applicato al settore dell'editoria con l'aliquota ridotta dei prodotti editoriali.
Come è noto, l'IVA si caratterizza usualmente per essere un'imposta che viene applicata in ogni fase del processo produttivo/distributivo, e che in ultimo ricade sul consumatore finale. A questo principio, detto dell'IVA "plurifase", fanno eccezione alcuni prodotti, tra i quali si annoverano quelli editoriali: in questo diverso sistema, chiamato "monofase", il pagamento dell'IVA è dovuto solo dal primo soggetto, l'editore, appunto, che lo "caricherà" drettamente sul consumatore finale. E' questo, in sintesi, il regime speciale a cui si accennato sopra. Si tenga conto che per l'applicabilità di detto regime è condizione essenziale che il primo soggetto della catena sia un editore: condizione che non solo non sussiste nel caso prospettato ma che non è nemmeno di interesse al fine che interessa l'a.s.d., vale a dire l'applicabilità dell'aliquota ridotta.
E veniamo così all'altro punto: corretta è l'affermazione del nostro Lettore, quando sostiene che la stampa delle mappe geografiche prevede l'aliquota ridotta al 4%.
Nella Tabella A, Parte II, allegata al d.p.r. n. 633/1972, e rubricata "BENI E SERVIZI SOGGETTI ALL'ALIQUOTA DEL 4%", al n. 18) sono elencati infatti "… edizioni musicali a stampa e carte geografiche, compresi i globi stampati; carta occorrente per la stampa degli stessi …"
La norma non sembra lasciare adito a dubbi circa la corrispondenza tra il bene lì elencato e quello descritto nel quesito. E il suo ambito di applicazione segue un criterio "oggettivo", nel senso che non è richiesto che il soggetto passivo d'imposta sia un editore.