Il quesito
Risposta di: Gianpaolo CONCARI

La risposta sta nelle linee guida che ispirano il GDPR (Regolamento generale sulla Protezione dei Dati): le informazioni che si rendono al nostro interlocutore nel momento in cui raccogliamo i suoi dati personali devono essere calibrate a seconda della tipologia e dell'utilizzo dei dati raccolti. Pertanto, se si stanno raccogliendo dati per poterli gestire ai fini del rapporto associativo, l'informativa che si rende nel modello è più che sufficiente essendo il loro conferimento obbligatorio.
Nel caso prospettato il conferimento dei dati, con i fini che si propone la polisportiva, non è più di natura obbligatoria, ma volontaria e pertanto non è sufficiente un'informativa dove è altrettanto necessario solo "recuperare" la firma dell'interessato per aver la prova di averlo informato del trattamento dei suoi dati.
Occorrerà perciò che l'interessato esprima il proprio consenso al trattamento che sarà necessariamente di natura volontaria e non obbligatoria.
Pertanto sarà necessario inserire un ulteriore paragrafo, di seguito alla parte relativa all'informativa, oppure predisporre un modulo a sé stante, nel quale l'interessato prenderà visione della possibilità, da parte della polisportiva, di utilizzare i dati per la formulazione di offerte speciali riservate agli associati e, soprattutto, se i dati sono conferiti a terze parti, quale sia la natura e lo scopo di tale conferimento, per quanto tempo i dati saranno trattenuti dalla terza parte e in quale modo possono essere esercitati i diritti previsti dagli articoli da 16 a 20 del GDPR.