Il quesito
Risposta di: Laura COSTANZO

Dal quesito posto ci sembra di capire che l'Associazione intende discostarsi da quanto pubblicato dalla FISE nel proprio documento, dove si suggerisce di assoggettare a IVA ordinaria i premi di classifica ottenuti da soggetti titolari di partita IVA (allevatori, società, aziende agricole ecc.).
Il lettore dimostra infatti di conoscere la sentenza della Corte di Giustizia UE (che ha ispirato l'articolo Il trattamento IVA dei premi nei concorsi equestri e non solo, in Newsletter n.16/2018) in base alla quale il premio di classifica non rappresenta il pagamento di un corrispettivo, poiché nelle competizioni sportive manca quel nesso sinallagmatico che costituisce presupposto del tributo. Si domanda tuttavia come debba essere trattata la fattura eventualmente ricevuta da un soggetto estero a fronte del pagamento del premio.
Nel quesito non è specificato ma riteniamo che la fattura proveniente dal soggetto che ha diritto al premio venga emessa senza applicazione di alcun tributo in quanto cessione di denaro "Fuori campo IVA".
Pertanto il ricevimento della stessa da parte della associazione non comporta alcun adempimento particolare da parte della associazione stessa, salvo la normale contabilizzazione di prima nota, trattandosi di documento privo di rilevanza ai fini del tributo indiretto, per di più ricevuto nell'esercizio di attività istituzionale.
Riteniamo altresì che nessun adempimento debba essere posto in essere ai fini del cd. esterometro.