Il quesito
Risposta di: Redazione Fiscosport

Càpita spesso che i dirigenti delle associazioni sportive si trovino alle prese non tanto (e non solo) con i grandi problemi relativi ai “massimi sistemi” dell’ordinamento sportivo, ma anche e soprattutto con quegli intoppi di carattere pratico-burocratico che non assumono la dignità di oggetto di approfondimenti e studi e che tuttavia possono rappresentare difficoltà di non immediata e intuitiva soluzione. Molti passaggi nell’iter di costituzione di una a.s.d. hanno proprio queste caratteristiche.
Prendiamo pertanto spunto dal quesito di una nostra gentile Lettrice per ripercorrere in dettaglio gli adempimenti necessari per la corretta nascita dell’associazione.
Per prima cosa è necessario aver già predisposto e approvato tanto l’atto costitutivo quanto lo statuto. Non entriamo qui nel merito del contenuto di questi due atti fondamentali per la vita dell’ente: spesso ne abbiamo parlato su queste pagine ma per tutti, perfetto ai nostri fini, si veda, nel Vademecum di Giuliano Sinibaldi, il Capitolo 8: Le procedure di costituzione di una Associazione Sportiva Dilettantistica, in Newsletter n. 2/2012).
Ai fini della registrazione è bene ricordare subito che questi due atti devono “nascere” in due copie e in bollo; ciò significa che
- il numero di bolli dipende dalla lunghezza dell’atto: 1 ogni 4 facciate scritte e comunque ogni 100 righe;
- i bolli, da 16 euro, vanno acquistati non più tardi dello stesso giorno di cui portano la data i documenti;
- le marche da bollo andranno apposte su ambedue le copie di ambedue gli atti (statuto e atto costitutivo);
Con questo crediamo di aver fugato i dubbi posti nel quesito: ma proseguiamo e vediamo ora in dettaglio i diversi passaggi:
1. Richiesta del Codice Fiscale o della Partita IVA
Subito dopo l’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto è necessario provvedere alla richiesta del Codice Fiscale o, se si presume di esercitare anche un’attività commerciale, della Partita IVA (che in questo caso fungerà anche da Codice Fiscale)
La richiesta del codice fiscale da parte dei soggetti diversi dalle persone fisiche non titolari di partita IVA va fatta utilizzando il Modello AA5/6.
Il Modello AA5/6 è disponibile in due diversi formati sul sito dell’Agenzia delle Entrate: il modello cartaceo (a questo link) oppure il modello direttamente editabile al computer (a questo link).
Una volta compilato, il Modello AA5/6 può essere presentato:
- direttamente, in duplice esemplare, dal legale rappresentante o da un suo delegato (con delega firmata e fotocopia di un documento di identità del delegante), a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, indipendentemente dal domicilio fiscale del contribuente;
- a mezzo servizio postale, in unica copia, mediante raccomandata, allegando la fotocopia di un documento di identità del rappresentante. Il modello si considera presentato il giorno in cui risulta spedita la raccomandata;
- o infine tramite il servizio telematico, direttamente (tramite i servizi Fisconline/Entratel) o mediante intermediario abilitato (professionista, CAF, ecc.)
L'apertura della Partita IVA, che come detto fungerà anche da codice fiscale, da parte dei soggetti diversi dalle persone fisiche non titolari di partita IVA va fatta utilizzando il Modello AA7/10, che non può essere presentato direttamente o avvalendosi del servizio postale, ma deve essere presentato per via telematica, direttamente (tramite i servizi Fisconline/Entratel) o mediante intermediario abilitato (professionista, CAF, ecc.).
Maggiori informazioni sono disponibili sono disponibili nelle Istruzioni per la compilazione del Modello AA5/6, anch’esse scaricabili dal sito dell’Agenzia.
Per fare questo è anzitutto necessario munirsi dei seguenti Moduli (scaricabili dal sito dell’Agenzia):
– Modello 69: è la richiesta di registrazione; va compilato seguendo le istruzioni disponibili qui
– Modello F23: è il modello da utilizzare per il pagamento dell’imposta di registro (che oggi ammonta a € 200); il sito dell’Agenzia mette a disposizione anche un’applicazione che permette di compilare il modello F23 online, senza dover installare alcun software: al termine della procedura il modello così compilato potrà essere stampato per essere poi presentato per il pagamento agli sportelli di banche, poste e agenti della riscossione.
Una volta compilato il mod. 69 e pagato il mod. 23, il legale rappresentante (o il suo delegato) si potrà finalmente recare presso l’Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate munito di:
- richiesta di registrazione (Modello 69) compilata;
- copia attestante il versamento dell’imposta di registro con Mod. F23;
- due copie dell’Atto Costitutivo e dello Statuto con firma originale (in calce all'atto costitutivo e allo statuto, nonché a margine di tutte le altre pagine), sulle quali saranno state apposte le marche da bollo da € 16 di cui abbiamo detto sopra;
- il codice fiscale dell’Associazione già attribuito precedentemente;
- fotocopia di un documento valido del Presidente (se si presenta un delegato sarà necessaria anche la delega e il documento del delegato).
Se tutto è in ordine, l’Agenzia tratterrà una copia dei due atti, e l’altra sarà restituita controfirmata e timbrata. L’iter relativo alla registrazione è concluso.
3. Cosa manca per essere a posto?
Per essere in regola vi sono alcune altre incombenze, che qui riteniamo utile brevemente ricordare:
- affiliazione a una Federazione Sportiva Nazionale o Ente di Promozione Sportiva o Disciplina Sportiva Associata;
- iscrizione al Registro delle Società e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche c/o il CONI (adempimento al quale provvedono direttamente molti degli Enti di Promozione Sportiva, ma raccomandiamo comunque di accertarsi che ciò sia avvenuto;
- stampa e conservazione del certificato di iscrizione al Registro CONI;
- invio del modello EAS;
- comunicazione alla SIAE dell’opzione per l’applicazione delle disposizioni previste dalla l. n. 398/1991: è un'opzione e quindi una scelta che può essere fatta o meno, ma nella quasi totalità dei casi il "Regime 398" è talmente conveniente che non ha senso non esercitarla.
Oltre a questi adempimenti "burocratici" ricordiamo anche, fra gli adempimenti amministrativi, l'istituzione dei libri sociali previsti dalle norme statutarie (libro soci, libro verbali delle assemblee dei soci, libro verbale del C.D., libro verbali del Collegio dei Revisori, se istituito).
Da non dimenticare, infine, la registrazione sul libro cassa delle spese relative alla costituzione e registrazione dell’associazione!