Il quesito
Risposta di: D'Andò Vicenzo

La Società sportiva dilettantistica (Srl senza scopo di lucro) è soggetta alla normativa sugli studi di settore? Nel caso specifico una Società sportiva dilettantistica acquisirebbe da una società che ne è la proprietaria, mediante contratto di affitto d’azienda, la disponibilità di impianti sportivi (campi da calcetto, tennis e piscina) e di un locale ad uso circolo bar per poi esercitare le attività sportive dilettantistiche o, direttamente o, mediante un ulteriore (sub)contratto di affitto d’azienda con un’associazione sportivo dilettantistica. In quest’ultimo caso, il fatto che la Società sportiva dilettantistica stipuli con l’associazione un contratto di affitto d’azienda (per gli impianti ed il locale ricevuti dalla società proprietaria) può determinare problemi di carattere civilistico-fiscale per il riconoscimento di società senza fine di lucro? E potrebbe determinare l’automatico assoggettamento agli studi di settore? Grazie per la risposta.
risposta a cura del Rag. Vincenzo D’Andò, Consulente Provinciale Fiscosport Palermo
Si è in presenza di materia non bene disciplinata dall’attuale normativa e poco trattata dalla prassi ministeriale.
Ciò non di meno, fornendo una prima risposta, in attesa di successivi chiarimenti ministeriali, si è del parere, che poiché le società sportive dilettantistiche sotto forma di società di capitali (nel caso specifico, trattasi di S.r.l.), mantengono comunque la loro qualifica tributaria sotto tale veste (società di capitali), ciò ancorché possa mancare il fine di lucro, siano comunque soggette alla normativa degli studi di settore.
In particolare, necessità che per il codice attività dichiarato dall’associazione ai fini IVA sia stato approvato l’apposito modello degli studi di settore da allegare al modello Unico SC (errata corrige – precedentemente indicato Enc- ndr).
In caso contrario, la suddetta S.r.l., sia pure senza scopo di lucro, è tenuta a compilare gli indicatori di normalità economica.
A tale fine, l’articolo 1, comma 19, primo periodo, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007) ha previsto, nei confronti dei titolari di reddito d’impresa (attività commerciale degli enti senza fine di lucro), per i quali non si rendono applicabili gli studi di settore, specifici indicatori di normalità economica, idonei a rilevare la presenza di ricavi o compensi non dichiarati o di rapporti di lavoro irregolare.
Si tratta di modelli che sono utilizzati dall’amministrazione finanziaria per la selezione dei soggetti da sottoporre a controllo.
In particolare tale modello allegato deve essere compilato dai soggetti per i quali non si rendono applicabili gli studi di settore di cui all’art. 62-bis del D.L. 30 agosto 1993, n. 331, e che, comunque, non sono tenuti alla compilazione del relativo modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore.
In particolare, devono compilare l’allegato, tra l’altro, coloro che:
– esercitano un’attività per la quale non risultano approvati né gli studi di settore nè i parametri.