Il quesito
Risposta di: Patrizia SIDERI

Occorre innanzitutto precisare che il trasferimento all’estero di alcuni dei membri del consiglio direttivo non implica che anche la a.s.d. debba essere trasferita; se l'associazione continua ad operare in Italia e il consiglio direttivo è in grado di operare anche se due dei suoi membro sono all'estero, la sede può, anzi deve, essere mantenuta in Italia.
Se invece si decide il "trasferimento" in Spagna, va tenuto presente che la normativa relativa alle a.s.d., al registro Coni e alle agevolazioni fiscali del settore sportivo dilettantistico è vigente nello Stato Italiano, mentre ove l’a.s.d. si trasferisse all’estero, occorrerebbe applicare la normativa specifica del nuovo Paese di residenza.
Nel periodo precedente ci paiono assolutamente doverose le virgolette, perchè delle due l'una:
– o l'attività dell'asociazione continua a essere svolta in Italia, dove attualmente sono e svolgono attività sportiva i suoi soci, e allora il problema del trasferimento, come detto all'inizio di questa risposta, non si pone
– o i due consiglieri intendono iniziare una attività analoga in Spagna, e allora la nuova associazione (o altro soggetto che verrà costituito in base alla normativa spagnola) non sarà quella italiana (che proseguirà o si scioglierà) ma un nuovo sodalizio.