Il quesito
Risposta di: Barbara AGOSTINIS

Il Consiglio Direttivo è un organo obbligatorio per ciascun sodalizio sportivo, il cui funzionamento è demandato dall’autonomia negoziale dei soci che lo disciplinano nell’ambito dello statuto.
In virtù di simili considerazioni, i compiti obbligatori dell’organo citato sono quelli previsti dallo statuto; è opportuno, tuttavia, che le decisioni assunte e le relative delibere siano conservate in un documento unitario (libro verbali del CD), utilizzabile in caso di eventuali controlli, analogamente alle delibere delle assemblee.
Con riguardo alla richiesta specifica del lettore, è evidente che le decisioni relative alle quote associative e di frequenza debbano essere prese da un organo del sodalizio, al fine di garantire il rispetto dei principi di parità trattamento e di trasparenza. L’organo competente è individuato nell’ambito dello statuto, in virtù dell’autonomia statutaria che caratterizza una simile materia; ove il consiglio direttivo sia legittimato a decidere in merito alla quota associativa, è evidente che il medesimo può essere competente a pronunciarsi anche riguardo alle quote di frequenza.
Non si comprende, invero, il motivo per cui queste somme siano diverse per ciascun socio; trattandosi di corrispettivi versati per la frequenza di un’attività, sono determinati perlopiù seguendo un criterio temporale per ogni attività (mensile, bimestrale, ecc…).
La prova dell’avvenuta delibera da parte del Consiglio direttivo relativa alle somme che devono essere corrisposte dai singoli praticanti per lo svolgimento dell’attività sportiva prescelta è importante ai fini della tracciabilità dei pagamenti effettuati nel caso in cui il sodalizio sia sottoposto a eventuali verifiche.