Il quesito
Gli Uffici finanziari ed Equitalia, in presenza di debiti tributari a carico di associazioni sportive dilettantistiche prive di riconoscimento giuridico, fanno generalmente valere una responsabilità solidale "automatica" nei confronti del rappresentante legale dello stesso sodalizio, in carica al momento dell'accertamento o della notifica della cartella esattoriale. Sembrerebbe che tale comportamento contrasti con il contenuto della sentenza n.19486 del 03/07/2009 con la quale la Corte di Cassazione, Sez. Tributaria, ha precisato che la responsabilità personale e solidale non è collegata alla mera titolarità della rappresentanza dell'associazione, bensì all'attività concretamente svolta e che, come precisato da altra sentenza, chi invoca tale responsabilità, ha l'onere di provare l'effettivo esercizio di tale attività che ha dato origine al debito. Alla luce delle suddette sentenze si chiede: in presenza di debito per mancato pagamento dell'Iva a carico di una a.s.d. priva di riconoscimento giuridico, verso chi scatta e con quale scala di gradualità, la responsabilità personale e solidale di cui all'art.38 c.c.? a) verso il Presidente (per il fatto di avere egli sottoscritto le dichiarazioni, atti ed altri modelli per conto della a.s.d., così come affermato anche dalla sentenza n.191/3/2013 della C.T.P. di Reggio Emilia); b) verso i membri dell'intero Consiglio Direttivo (per avere lo stesso organo esercitato i poteri di gestione del sodalizio e, quindi, a conoscenza dell'inadempienza); c) quale procedura deve adottare il Presidente destinatario dell'avviso o della cartella di pagamento, per rigettare richieste di pagamento di debiti tributari riferiti a "periodi d'imposta nei quali non rivestiva la carica" e chiederne, così, la sua completa estraneità?
Risposta di: Barbara AGOSTINIS

Gli Uffici finanziari ed Equitalia, in presenza di debiti tributari a carico di associazioni sportive dilettantistiche prive di riconoscimento giuridico, fanno generalmente valere una responsabilità solidale "automatica" nei confronti del rappresentante legale dello stesso sodalizio, in carica al momento dell'accertamento o della notifica della cartella esattoriale. Sembrerebbe che tale comportamento contrasti con il contenuto della sentenza n.19486 del 03/07/2009 con la quale la Corte di Cassazione, Sez. Tributaria, ha precisato che la responsabilità personale e solidale non è collegata alla mera titolarità della rappresentanza dell'associazione, bensì all'attività concretamente svolta e che, come precisato da altra sentenza, chi invoca tale responsabilità, ha l'onere di provare l'effettivo esercizio di tale attività che ha dato origine al debito. Alla luce delle suddette sentenze si chiede: in presenza di debito per mancato pagamento dell'Iva a carico di una a.s.d. priva di riconoscimento giuridico, verso chi scatta e con quale scala di gradualità, la responsabilità personale e solidale di cui all'art.38 c.c.? a) verso il Presidente (per il fatto di avere egli sottoscritto le dichiarazioni, atti ed altri modelli per conto della a.s.d., così come affermato anche dalla sentenza n.191/3/2013 della C.T.P. di Reggio Emilia); b) verso i membri dell'intero Consiglio Direttivo (per avere lo stesso organo esercitato i poteri di gestione del sodalizio e, quindi, a conoscenza dell'inadempienza); c) quale procedura deve adottare il Presidente destinatario dell'avviso o della cartella di pagamento, per rigettare richieste di pagamento di debiti tributari riferiti a "periodi d'imposta nei quali non rivestiva la carica" e chiederne, così, la sua completa estraneità?
Questo contenuto è disponibile solo in abbonamento. Effettua il login oppure prova l'abbonamento gratuito per 30 giorni