Il quesito
Si ritiene che l'associato abbia la facoltà di invitare presso l'associazione ospiti a lui graditi ancorché non vincolati dal regime associativo (parenti amici ecc.). Normalmente però le a.s.d. dispongono di un'autorizzazione amministrativa di somministrazione alimenti e bevande "riservata ai soli soci". Frequenti sono le ispezioni della Polizia municipale, che contestano la somministrazione ai non soci seppur ospiti ai sensi del d.p.r. 235/2001. Pertanto si richiede di sapere se tali contestazioni amministrative siano fondate in ordine al difetto delle autorizzazioni amministrative possedute o se, come sarebbe logico ritenere, esista un regime "esonerativo" limitato a quella fattispecie di persone che sono appunto gli ospiti degli associati.
Risposta di: Biancamaria STIVANELLO
Si ritiene che l'associato abbia la facoltà di invitare presso l'associazione ospiti a lui graditi ancorché non vincolati dal regime associativo (parenti amici ecc.). Normalmente però le a.s.d. dispongono di un'autorizzazione amministrativa di somministrazione alimenti e bevande "riservata ai soli soci". Frequenti sono le ispezioni della Polizia municipale, che contestano la somministrazione ai non soci seppur ospiti ai sensi del d.p.r. 235/2001. Pertanto si richiede di sapere se tali contestazioni amministrative siano fondate in ordine al difetto delle autorizzazioni amministrative possedute o se, come sarebbe logico ritenere, esista un regime "esonerativo" limitato a quella fattispecie di persone che sono appunto gli ospiti degli associati.
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