Pagamenti 5 per mille 2013
Con la firma del decreto da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha preso il via nei giorni scorsi l'iter relativo all'erogazione dei primi pagamenti delle somme relative al 5 per mille 2013. I "primi", abbiamo detto, perchè non saranno tutti ma solo quelli a favore delle associazioni beneficiarie delle maggiori somme, quelle – sono una quarantina – che hanno raccolto oltre i 500mila euro.
Un volta terminato il controllo di corrispondenza degli estremi bancari anche dei restanti enti, si procederà al pagamento per bonifico delle somme spettanti.
Mancato pagamento 5 per mille precedente il 2013
Sei un ente destinatario del 5 per mille relativo agli anni precedenti il 2013 ma ancora non hai ricevuto la somma spettante?
Probabilmente vi sono errori nei dati bancari comunicati, quali, ad esempio, l'IBAN non corretto: per risolvere l'impasse il Ministero del lavoro ha pubblicato le istruzioni per ricevere i contributi precedenti all'annualità 2013. Spiega il ministero che "ogni anno vengono effettuati oltre 30 mila pagamenti per il contributo cinque per mille e può accadere che alcuni di questi non vadano a buon fine. Le cause prevalenti sono dovute sia agli enti, qualora il conto viene [sic] spostato o chiuso, sia alle banche, quando il cambiamento della ragione sociale dovuto a fusioni, modificando il codice ABI della banca, modifica a sua volta il codice IBAN usato per fare il bonifico".
Altre possono essere le cause del mancato pagamento, e la nota ministeriale indica per ognuna le modalità per sbloccare l'erogazione spettante. Indispensabile comunque un'attenta lettura della pagina sopra linkata e dei singoli moduli che da lì possono essere scaricati. Per chiudere, si segnala che è a disposizione – e ne è consigliato l'utilizzo – anche una mail per chiedere e ricevere i chiarimenti di cui si necessita: Quesiti5perMille@lavoro.gov.it
Remissione in bonis
Ricordiamo infine che il prossimo 30 settembre scade il termine per rimettere in bonis gli inadempimenti che riguardano il 5 per mille di quest'anno (redditi 2015), quali il mancato invio del modello per l'iscrizione agli elenchi degli enti ammessi al riparto e/o l'invio dell'autocertificazione riguardante i requisiti necessari per accedere al riparto (v. nel dettaglio lo Scadenzario in questo stesso numero di Fiscosport).
Si tratta dell'ultima occasione per sanare il mancato rispetto dei termini principali: la sanzione di 258 euro si versa mediante il mod. F24 codice tributo 8115.