Come abbiamo salutato con grande favore molte sentenze che finalmente individuano principi condivisibili e li seguono con coerenza, questa volta ci troviamo a commentare criticamente quattro pronunce: tre di queste sostengono principi che non ci trovano d’accordo (Cass., ord. n. 1020/2016; Cass., sent. n. 8853/2016; C.T.R. Milano n. 1401/67/16), e una è purtroppo indice di come la correttezza che pretendiamo dall’Ufficio non sempre sia rispettata anche da parte delle a.s.d. (C.T.P. Pesaro, sent. 174/2016).
Come abbiamo salutato con grande favore molte sentenze che finalmente individuano principi condivisibili e li seguono con coerenza, questa volta ci troviamo a commentare criticamente quattro pronunce: tre di queste sostengono principi che non ci trovano d’accordo (Cass., ord. n. 1020/2016; Cass., sent. n. 8853/2016; C.T.R. Milano n. 1401/67/16), e una è purtroppo indice di come la correttezza che pretendiamo dall’Ufficio non sempre sia rispettata anche da parte delle a.s.d. (C.T.P. Pesaro, sent. 174/2016).
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