Claudio BOGGIAN
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Svolgo come professione abituale l’attività di Dottore Commercialista e Revisore Legale dal 2008 presso lo Studio professionale in Monselice (PD) in Via Abate G. Brunacci, 1 int. 4. Mi occupo di consulenza aziendale, tributaria, commerciale, amministrativa, con una particolare cura verso gli enti non commerciali del territorio, dal punto di vista civilistico, amministrativo e fiscale. Svolgo la funzione di Sindaco e Revisore in varie Società ed Enti.
Sono iscritto:
- all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del Circondario del Tribunale di Padova, al n. 1366/A, dal 23.07.2007,
- nel Registro dei Revisori Legali con D.M. 29.10.2007 G.U. 90 del 13.11.2007 al n. 147740,
- nell’elenco dei Revisori Enti Locali.
Dal 2007 collaboro con la testata on-line Fiscosport.it.
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Come cambiare il presidente di una a.s.d. e come distinguere tra soci e tesserati
Alla riapertura dell'anno sportivo una a.s.d. di piccole dimensioni vorrebbe sostituire il presidente, che al momento è anche istruttore e percepisce un compenso di euro 4500 annui per collaborazione sportiva (redditi diversi): la scelta di sdoppiare le due figure è voluta per evitare che in seguito a verifiche venga contestato che i due ruoli sono in capo alla stessa persona. L’a.s.d. – che è iscritta al CONI, a suo tempo ha mandato il Mod EAS ed è affiliata a un EPS settore danza - conta circa 60 soci di cui il 30% maggiorenni e il 70% minorenni; finora ha sempre associato tutti (i minorenni tramite la richiesta dei genitori) ma oggi, rendendosi conto che è difficile organizzare le assemblee con i minorenni, vorrebbe fare soci solo i maggiorenni, qualche sedicenne e due o tre genitori in rappresentanza dei minorenni, che sarebbero solo tesserati. Si chiede quali siano le procedure più corrette sia per il cambio del presidente sia per la scissione fra soci e tesserati (tenendo presente che lo statuto prevede per i soci le dimissioni, l'esclusione per morosità e la morte del socio).
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Presidente di ASD con compenso da istruttore e apertura p.iva PF con regime forfettario – Risposta al Quesito dell’Utente n. 24648
Si chiede se il presidente di una a.s.d. (con solo codice fiscale) che percepisce un compenso da istruttore all'interno della palestra (superiore a 10.000 euro) possa, in parallelo, aprire una partiva IVA come persona fisica in regime forfetario ex art. 1 Legge 190/2014 che preveda la vendita di lezioni/corsi on line in favore utenti (in parte clienti dell'a.s.d. e in parte nuovi), o se invece, in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2020, tale possibilità resti preclusa con conseguente applicazione esclusiva del regime ordinario.
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Modello Unico ENC – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20483
Una a.s.d. in regime 398 non ha mai svolto attività di natura commerciale. Nel 2017 (per il 2016) e nel 2018 (per il 2017) a causa di una svista non è stato inviato il Mod. Unico - a zero proventi commerciali - alla Agenzia delle Entrate. Se ci sono sanzioni da pagare, a quanto ammonterebbero alla data 30 luglio 2019 per ciascuno degli anni 2017 e 2018?
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CERTIFICAZIONE UNICA e 770 – Risposta al Quesito dell’Utente n. 18800
Si chiede se una A.S.D. che ha erogato compensi sportivi dilettantistici in forma forfettaria, tutti inferiori a 7500 euro per ogni soggetto socio, debba presentare le Dichiarazioni Uniche e il 770.
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Una a.s.d. che è anche onlus e a.p.s. può mantenere le due attività o è meglio che costituisca due diverse associazioni? – Risposta al Quesito dell’Utente n. 21662
Una a.s.d. Onlus iscritta al registro delle onlus dell'Agenzia delle Entrate, con partita iva in regime 398/91, svolge principalmente attività sportive riconosciute dal Coni nei confronti di atleti disabili (è infatti iscritta nella sezione parallela del CIP), ma anche teatro integrato, quindi attività culturale. All'interno dell'associazione operano sia istruttori pagati con compensi sportivi e sia volontari. La a.s.d. ha necessità di adeguare lo statuto, perché non si capisce se sia solo una a.s.d., oppure una APS in quanto opera con persone svantaggiate, oppure chiede se sia meglio scindere in due associazioni, una per l'attività sportiva con gli istruttori e un'altra solo per l'attività culturale con i volontari.
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Diplomi Istruttori – Risposta al Quesito dell’Utente n. 2610
Si chiede se nelle ASD/SSD del Veneto gli istruttori debbano avere i diplomi rilasciati dall'Ente a cui le stesse ASD sono iscritte. Se sì, questo comporta una ricerca di istruttori in base ai diplomi in loro possesso e non in base alla qualità di servizio offerto dall'istruttore stesso. Nello specifico: un'asd di danza affiliata ad AICS non può quindi prendere un istruttore qualificato perché non ha diploma AICS? o basta solo che l'istruttore sia in possesso di un qualsiasi titolo di istruttore (anche di altri Enti)?
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Codice ATECO per Pesistica e Powerlifting – Risposta al Quesito dell’Utente n. 22884
Una a.s.d. registrata al CONI e federata con la FIPE (Pesistica e Powerlifting) ha comunicato all'Agenzia delle Entrate il codice attività 931300 (gestione di palestre ). A parere di chi scrive tale codice è errato e il codice corretto dovrebbe essere 931200. Si chiede se per l'a.s.d. con attività sopra descritta si possa mantenere il codice Ateco 931300 oppure è opportuno procedere ad una sua variazione, e quali siano eventuali criticità mantenendo il vecchio codice attività.
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Unico 2019 – Risposta al Quesito dell’Utente n. 23538
Una s.s.d a responsabilità limitata svolge sia attività commerciale (16.800 €) sia attività istituzionale (85.991 €) Nel modello unico 2019 si impone in RF2 solo 16.800 € oppure tutto 102.791 € e poi si effettua una variazione in diminuzione ma... in quale rigo?
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Quali adempimenti sono necessari se un’a.s.d. intende proporre una disciplina non menzionata nello statuto? – Risposta al Quesito dell’Utente n. 17264
Un'a.s.d. che esercita l’attività di danza per bambini vorrebbe ampliare la propria disciplina sportiva inserendo il karate; tenuto conto che nel proprio atto costitutivo e statuto l'unica attività indicata è la danza, si chiede se vada modificato lo statuto. Inoltre l'a.s.d. è attualmente affiliata a un ente che non prevede l’attività di karate: deve quindi cambiare ente di riferimento o si può affiliare a due enti differenti? E l'iscrizione al CONI rimane la stessa?
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Soci, Tesserati, Collaboratori esterni – Risposta al Quesito dell’Utente n. 22928
Il presidente di una a.s.d. regolarmente affiliata alla FCI e iscritta al registro CONI ha provveduto a sistemare la posizione dei partecipanti all'a.s.d., dividendoli in tre categorie: SOCI - iscritti a libro soci con diritto di voto in assemblea; TESSERATI - non iscritti a libro soci - sono tutti gli atleti (quasi tutti minorenni) in possesso di tessera FCI o di EPS; CLIENTI - sono gli avventori esterni che pagano l'accesso alla pista (BMX) o che partecipano, pagando, ai corsi organizzati dalla a.s.d. Per questi ultimi il corrispettivo viene assoggettato a IVA che vien liquidata ex 398/92 al 50%. Vengono inoltre organizzati presso scuole d'infanzia e primarie, in collaborazione con le varie Polizie Municipali, corsi legati all'uso della bicicletta per l'apprendimento del Codice della Strada, ed eventi promozionali all'uso della bicicletta in occasione di attività organizzate da Comuni, Province, Regioni, Enti Fiera, quali: feste dello sport, giornate ecologiche etc... per le quali viene emessa fattura IVA per il corrispettivo del servizio prestato. Per organizzare le ultime citate manifestazioni la a.s.d. si avvale di collaboratori volontari ai quali non viene dato compenso, e se fosse dato dato rientrerebbe nell'attività istituzionale e quindi sarebbe regolato sempre ex 398/92. Tali soggetti non sono né SOCI né CLIENTI né TESSERATI. Fino all'anno scorso venivano inseriti a libro soci e assicurati con polizza RC stipulata direttamente dalla a.s.d. In che modo possono essere inseriti all'interno della attività sociale? a tal proposito si chiede anche se l'attributo TESSERATO riguardi i tesserati FCI o EPS o si intendono TESSERATI in primo luogo coloro che chiedono, con scheda di adesione, di "TESSERARSI" all'a.s.d.? se cosi fosse all'interno dei tesserati all'a.s.d. ci sarebbero sia i tesserati FCI o a.s.d. che andranno traslati al Registro CONI sia i tesserati all'a.s.d. senza alcuna tessera federale. A parere di chi scrive ciò non sarebbe preclusivo e risolverebbe il problema, in quanto all'interno della categoria TESSERATI vi sarebbero sia coloro che hanno la tessera federale o di EPS sia coloro che partecipano all'attività senza alcuna tessera federale ma solo con la tessera dell'a.s.d.
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