Gianpaolo CONCARI

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Si occupa del controllo di gestione e della fiscalità degli enti non profit. Svolge altresì la professione di revisore dei conti.
È stato coordinatore del Gruppo di Lavoro Enti non Profit del Consiglio Nazionale dei Ragionieri ed Esperti Contabili che ha pubblicato (2002) la prima raccomandazione contabile in Italia dedicata alla contabilizzazione delle erogazioni liberali.
Si occupa di formazione tenendo seminari e webinar riguardanti il Terzo settore.
Collabora con vari siti internet che si occupano della materia.
Dal 2002 è collaboratore della testata on-line Fiscosport.
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LA RIVOLUZIONE NELLA TERRITORIALITA’ DELL’I.V.A. a cura del Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Soragna (PR)
Cambiano dal 2010 le regole sulla territorialità dell’I.V.A. anche per gli enti non commerciali. Esteso il “reverse charge” e l’uso dei modelli intrastat. E’ destinato a cambiare profondamente uno dei principi cardine dell’I.V.A., la territorialità dell’imposta, in altre parole il luogo in cui essa si applica. Più precisamente il cambiamento riguarderà i criteri di applicazione dell’imposta ai servizi e, conseguentemente, gli adempimenti fiscali connessi. Tutto questo per recepire le direttive comunitarie 8/2008/Ce, 9/2008/Ce e 117/2008/Ce varate allo scopo di tassare i servizi nel luogo di fruizione e di fronteggiare le frodi fiscali alquanto frequenti nelle operazioni intracomunitarie. Perciò i criteri che erano alla base dell’art. 7 del d.P.R. 633/72 saranno modificati e questo comporterà un ampliamento dell’uso dell’inversione contabile (o reverse charge ) che prevede l’emissione da parte dell’utilizzatore italiano di un’autofattura con conseguente liquidazione dell’imposta. Sino al 31/12/2009 (salvo proroghe dell’ultimo minuto), la territorialità dell’I.V.A. per i servizi funziona così:
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QUESITO N. 527 del 26/10/2010 – utente fiscosport n.11050 – prov.di TRAPANI
Siamo una associazione sportiva senza fine di lucro e che non svolge alcuna attiva commerciale. Desidererei sapere nel caso in cui una industria decidesse di erogare alla nostra associazione (che non ha partita IVA) la somma ipotetica di euro 10.000,00 (quale contributo) quale tipo di ricevuta bisogna emettere. La ditta commerciale che ha elargito il contributo deve solo registrare tale somma in uscita senza altra formalità. Mentre rimango in attesa di una Vostra risposta, colgo l'occasione per inviare cordiali saluti. risposta a cura del Rag. Giampaolo Concari, Ragioniere Commercialista in Soragna (PR)
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QUESITO N. 603 del 18/09/2011 – utente fiscosport n. 3368 – prov. di VERBANIA
Un'associazione sportiva dilettantistica ha in gestione dal Comune di appartenenza due campi da tennis. I campi sono utilizzati da sportivi sia soci che non, con il pagamento di una tariffa oraria diversa. La società incassa quindi la quota annuale dei soci che dà loro anche il diritto di un pagamento di una tariffa oraria ridotta, e la tariffa oraria da parte degli altri praticanti. L'incasso dei proventi delle ore di gioco è da considerarsi attività commerciale? Eventualmente è solo commerciale il provento da parte dei non soci? Se si configurasse un'attività commerciale i proventi sono soggetti ad IVA? Grazie per una Vs. gentile risposta. Risposta a cura di Gianpaolo Concari *, Collaboratore della Redazione Fiscosport
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5 PER MILLE 2009: SI RIPARTE a cura del Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Soragna (PR)
Tardi ma si riparte. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il software e le istruzioni per la formazione degli elenchi degli enti beneficiari. Alcune criticità del sistema comportano altri problemi. Gli enti beneficiari Per l’ennesima volta cambia la platea dei soggetti beneficiari. Vengono infatti ricompresi i comuni di residenza del contribuente e le associazioni sportive dilettantistiche, affiliate ad un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, se svolgono un’attività di rilevante interesse sociale. Abbiamo perciò queste possibili opzioni: – Enti (impropriamente) detti del volontariato: a. O.n.l.u.s. ex d.lgs. 460/97 b. Associazioni di promozione sociale (a.p.s.) ex legge 383/2000 c. Associazioni riconosciute senza finalità di lucro che operano nei settori indicati nell’art. 10 d.lgs. 460/97 – Enti di ricerca scientifica e dell’università (sotto il controllo del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica) – Enti di ricerca sanitaria (sotto il controllo del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali) – Comune di residenza del contribuente per il sostegno delle attività sociali – Associazioni sportive dilettantistiche, affiliate ad un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, che svolgono attività di rilevante interesse sociale. Modalità di iscrizione e formazione dell’elenco
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QUESITO N. 420 del 18/02/2009 – utente fiscosport n.7194 – prov.di PADOVA
Premesso che la nostra associazione sportiva dilettantistica è iscritta al Coni ed è in regime di L.398/91, pongo i seguenti quesiti per fugare alcuni dubbi che mi sono sorti nel rivedere la normativa ed i vari commenti riguardanti i rimborsi chilometrici corrisposti agli allenatori ed ai dirigenti, compresi quelli facenti parte del Consiglio Direttivo, che accompagnano le squadre nelle gare di campionato o nelle altre manifestazioni sportive, al di fuori del territorio comunale: 1) I rimborsi chilometrici non concorrono a formare il reddito, ai sensi dell’art.69 TUIR comma 2, in ogni caso oppure solo se i percipienti non superano con tali rimborsi la somma di euro 7.500 annui? 2) È necessario comunque farsi rilasciare dai percipienti l’autocertificazione con cui attestano l’ammontare dei rimborsi percepiti e dichiarare nel mod.770 i rimborsi chilometrici corrisposti? 3) Per tali rimborsi è necessario usare sempre le tabelle Aci o c’è comunque un minimo applicabile senza rientrare nei redditi diversi di cui all’art. 67 lettera m) del TUIR? 4) Se l’allenatore che percepisce i rimborsi è anche dirigente membro del Consiglio Direttivo cambia qualcosa? Ringrazio per l’eventuale risposta. risposta a cura del Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Soragna (PR)
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5 PER MILLE: L’APPELLO DEL 30 GIUGNO, MA NON PER TUTTI a cura del Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Soragna (PR)
Gli ultimi adempimenti per accedere ai fondi 5 per mille per il 2008. Nessun obbligo per le associazioni sportive dilettantistiche con l'eccezione per le associazioni che sono anche Onlus e che intendono accedere anche ai riparti per tale categoria.
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QUESITO N. 385 del 26/05/2008 – utente fiscosport n. 8284 – prov.di PADOVA
Vorrei sapere se per un percipiente di redditi diversi - come sono qualificati nei compensi di società sportive - è prevista una soglia minima al di sopra della quale questi percipienti non possono più essere considerati a carico, nella dichiarazione dei redditi, del proprio familiare. Es. moglie a carico: se percepisce cifra x da società sportiva rimane a carico o non più? Si deve sommare il compenso percepito? risposta a cura del Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Soragna (PR)
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QUESITO N. 374 del 05/04/2008 – utente fiscosport n.9412 – prov.di SIENA
Desidererei sapere se una associazione sportiva dilettantistica A può stipulare e sottoscrivere un contratto di fornitura di materiale sportivo con una ditta commerciale B, dove viene espressamente specificato che i rapporti commerciali e l'emissione di documenti fiscali avverrà esclusivamente tra B (la ditta-sponsor interessata alla promozione della propria attività) e C (la ditta fornitrice del materiale sportivo). Ringrazio anticipatamente per la cortese risposta. risposta a cura del Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Soragna (PR)
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QUESITO N. 368 del 24/03/2008 – utente fiscosport n.9454 – prov.di BARI
Buongiorno, sono un socio di un circolo velico regolarmente iscritto alla FIV ed avente partita IVA e perciò Vi chiedo se, per il 2008, è possibile far richiesta di partecipare alla ripartizione del 5 per mille e come? Cordiali saluti risposta a cura del Rag. Gianpaolo Concari - Collaboratore della Redazione Fiscosport - Soragna (PR)
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L’ENNESIMA MODIFICA AL CINQUE PER MILLE – IL TERMINE ULTIMO PER L’INVIO TELEMATICO DELLE DOMANDE DEGLI “ENTI DEL VOLONTARIATO” E’ FISSATO AL 31 MARZO 2008 a cura del Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione F
Dal decreto "milleproroghe" arrivano nuove modifiche alla struttura del 5 per mille. Si amplia la platea dei soggetti ammessi con conseguente ritocco dello stanziamento. Nuovo aggiornamento dei modelli delle dichiarazioni. Silenzio assoluto sulla vicenda delle esclusioni dagli elenchi: centinaia di organizzazioni hanno preso la via del contenzioso. Nel frattempo l'Agenzia delle entrate ha pubblicato il software per la presentazione delle domande di iscrizione agli elenchi (entro il termine del 31 MARZO 2008), ma solo per gli "ENTI DEL VOLONTARIATO", in quanto per gli "Enti di ricerca scientifica e dell'università" provvederà il MIUR (Ministero dell'Università e della Ricerca) a predisporre l'elenco, così come il Ministero della Salute per gli "Enti della ricerca sanitaria". Si veda apposito approfondimento in tema di "associazioni sportive dilettantistiche", riconosciute dal CONI.
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Certificazione Unica per premi erogati ad atleti
Appurato che non devono essere inviate da parte delle ASD telematicamente ad ADE le CU per i premi corrisposti ad atleti in occasione di partecipazioni con vincite a manifestazioni, le stesse devono essere comunque predisposte e consegnate agli atleti considerando che gli stessi dovranno dichiararle ai fini ISEE? (Come avviene per le CUPE che certificano le distribuzioni di Utili non tassati in capo ai percettori che non vengono però inviate telematicamente).
I premi erogati nel 2024 che non superano la franchigia e quindi non hanno subito ritenuta, non vanno indicati nel Modello 770? Mentre se subiscono la ritenuta vanno indicati nel Modello 770?
Grazie.