Gianpaolo CONCARI
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Si occupa del controllo di gestione e della fiscalità degli enti non profit. Svolge altresì la professione di revisore dei conti.
È stato coordinatore del Gruppo di Lavoro Enti non Profit del Consiglio Nazionale dei Ragionieri ed Esperti Contabili che ha pubblicato (2002) la prima raccomandazione contabile in Italia dedicata alla contabilizzazione delle erogazioni liberali.
Si occupa di formazione tenendo seminari e webinar riguardanti il Terzo settore.
Collabora con vari siti internet che si occupano della materia.
Dal 2002 è collaboratore della testata on-line Fiscosport.
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5 PER MILLE: anche per l’anno 2007 è obbligatorio inviare l’autocertificazione per accedere alla ripartizione dei fondi – scadenza: 30 giugno 2007
Dal d.p.c.m. 16/03/2007 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 127 del 04/06/2007 arriva la conferma dell’obbligo dell’invio entro il 30/06/2007 di un’autocertificazione nella quale confermare la sussistenza delle condizioni previste dall’art. 1, comma 1234, legge 296/06. All’autocertificazione devono essere allegati: la copia della ricevuta telematica di avvenuta trasmissione nei termini della domanda di iscrizione la copia fotostatica in carta libera di un documento di identità del rappresentante legale dell’ente L’autocertificazione deve essere conforme (nel contenuto) al modello previsto dall’Agenzia delle Entrate e deve essere inviato a mezzo raccomandata .A.R. alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate nel cui ambito territoriale si trova il domicilio fiscale dell’ente. Occorre perciò fare attenzione perché il mancato invio dell’autocertificazione comporta l’automatica esclusione dagli elenchi.
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I CONTROLLI SUL 5 PER MILLE DEL 2006
L’Agenzia delle Entrate ha diramato la circolare 22/05/2007 n. 30/E con cui si forniscono chiarimenti in tema di controlli delle domande di assegnazione del 5 per mille effettuate nel 2006. Il primo punto trattato nella circolare n. 30/E del 2007 è quello delle associazioni di promozione sociale (a.p.s.) per le quali, molte regioni non hanno recepito la normativa nazionale e non hanno istituito i registri regionali. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate afferma che, quand’anche il fatto non dipenda dalla volontà della a.p.s. (perché è la regione che non ha istituito colpevolmente il registro), la mancata iscrizione nel registro comporta l’impossibilità ad accedere ai fondi del 5 per mille. Del resto la legge con cui è stato istituito il 5 per mille nel 2006 (art. 1, comma 337, legge 266/05) non lasciava spazio ad interpretazioni diverse, né se ne possono rinvenire altre nella legge 383/2000: l’iscrizione nei registri è condizione essenziale per poter accedere ai benefici previsti dalla legge. Sui registri regionali e provinciali delle a.p.s. occorre dire che nella legge 383/2000 si prevedeva l’istituzione dei registri regionali e dei registri provinciali per le province autonome di Trento e Bolzano. Tuttavia alcune regioni, nel recepire la normativa nazionale, hanno previsto (così come è successo per le associazioni di volontariato ex legge 266/91) l’istituzione di registri provinciali. In questo caso si ritiene verificato il presupposto che legittima la fruizione del beneficio.
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CINQUE PER MILLE: SI RIPARTE!
L'Agenzia delle Entrate ha finalmente pubblicato il modello per la formulazione dell'elenco per il 2007. Con un comunicato stampa del 6 marzo l'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli operatori il modello , le istruzioni e il software per i soggetti abilitati alla trasmissione telematica dei dati. La comunicazione era ormai attesissima, stante i termini più stretti per la presentazione del modello Unico per l'anno 2006 e gli ormai prossimi termini di presentazione dei modelli 730 ai CAF. Ormai l'argomento era diventato oggetto di interrogazioni parlamentari, perché la formulazione (assai infelice) della nuova versione del 5 per mille, contenuta nella finanziaria per l'anno 2007, lasciava a successivi decreti l'attivazione della procedura. Per l'anno 2007 la domanda di iscrizione può essere presentata entro il prossimo 20 marzo. (per vedere l'intera notizia, cliccare su >> al termine della presente news ) Ricordiamo sempre che, a nostro avviso, le associazioni sportive dilettantistiche sono escluse dalla facoltà di presentare l'istanza, salvo il caso in cui operino nella qualifica di Onlus e l'attività sia rivolta a favore di soggetti svantaggiati (ad. es. a favore di disabili, di norma con affiliazione al C.I.P.) - ndr
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La controrivoluzione del 5 per mille a cura del Rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport
Con la Finanziaria 2007 è passata la nuova versione del 5 per mille, più restrittiva rispetto a quella sperimentale dello scorso anno. Colpa delle risorse limitate e di un successo inaspettato tra i contribuenti .... Le novità sul 5 per mille si ritrovano nei commi dal 1234 al 1237 della legge finanziaria per il 2007 . Di seguito le riassumiamo. Destinatari del beneficio sono: 1. le O.n.l.u.s., le associazioni di promozione sociale (legge 383/2000) iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali e le associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, comma 1, lettera a), d.lgs. 460/97; 2 gli enti della ricerca scientifica e dell’università; 3 gli enti della ricerca sanitaria. Le associazioni sportive dilettantistiche potranno beneficiare della destinazione del 5 per mille solo se svolgono attività sportiva dilettantistica nei confronti di soggetti svantaggiati secondo il regime fiscale O.n.l.u.s.. Tra i soggetti beneficiari non vi sono più le fondazioni che, senza scopo di lucro, operano in via esclusiva o prevalente nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), del d.lgs. 460/97, secondo le modalità indicate nel medesimo decreto legislativo. E’ infine stabilito che lo 0,5% del totale determinato dalle scelte dei contribuenti è destinato a finanziare l’Agenzia per le O.n.l.u.s. e le organizzazioni nazionali rappresentative delle a. O.n.l.u.s., b. associazioni di promozione sociale e c. associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo dicembre 1997, n. 460, riconosciute come “parti sociali”. E’ previsto, a tale proposito, l’emanazione di un decreto di natura non regolamentare da parte del Consiglio dei Ministri con cui verranno stabiliti l’individuazione dei soggetti e le modalità di riparto delle somme inerenti lo 0,50%. Ha suscitato qualche perplessità la formulazione del comma 1234 e del comma 1237:
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LA SVISTA DEL CINQUE PER MILLE
Ha destato polemiche la mancata riproposizione del 5 per mille nella legge finanziaria 2007. Sembra però che si tratti di una svista. La novità sperimentale di devolvere il 5 per mille dell’I.R.Pe.F. al settore non profit o alla ricerca scientifica e sanitaria, all’università o alle attività sociali svolte dai comuni, proposta lo scorso anno nella legge finanziaria per l’anno 2006 (ma da applicare al gettito I.R.Pe.F. 2005), sembra avere avuto vita assai breve. Nella legge finanziaria per il 2007 infatti il 5 per mille non è stato riproposto.
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UNA FINESTRA SULLE ONLUS: Cause related marketing e O.n.l.u.s.
Secondo l’Agenzia delle Entrate le operazioni di cause related marketing possono far perdere la natura di O.n.l.u.s.. La risoluzione del 16/02/2006 n. 30/E forse apre uno spiraglio. Nel 2002 un’impresa aveva sottoposto all’Agenzia delle Entrate un’istanza di interpello chiedendo come potessero essere classificati i costi relativi ad una campagna di cause related marketing (c.r.m.) nella quale l’impresa commercializza un prodotto o promuove il proprio marchio, destinando parte del ricavato o una somma di denaro ad una O.n.l.u.s. affinché questa la finalizzi ad un particolare progetto. Alla O.n.l.u.s. viene chiesto in contropartita la concessione dell’uso del proprio marchio. Il pubblico in questo modo associa il prodotto commercializzato o il nome dell’impresa al sostegno della mission della O.n.l.u.s. ed è perciò più disposto ad acquistare i prodotti dell’impresa. Come si vedrà oltre
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Finanziaria 2006 (commi 337, 338 e 339): come sarà distribuito il 5 per mille?
notizia tratta da "Guide no profit" di SuperEva.it ( http://guide.supereva.com/non_profit/ ), a cura del Rag. GianPaolo Concari, esperto di enti non profit (su gentile concessione dell'autore e della testata): http://guide.supereva.com/non_profit/interventi/2006/02/242271.shtml . E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il d.p.c.m. 20/01/2006 attraverso il quale si completa il quadro della distribuzione del 5 per mille al Terzo settore e alla ricerca.
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Finanziaria 2006 (commi 337, 338 e 339): le Onlus ed il no profit alle prese con le domande per partecipare al riparto del 5 per mille
Nel sito dell'Agenzia delle Entrate è presente il software per potersi iscrivere nell'elenco degli enti non profit che possono beneficiare della devoluzione del 5 per mille dell'I.R.Pe.F. Vediamo i dettagli
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