Katia SCARPA
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Ordinamento sportivo e ordinamento giuridico nazionale: perchè?
Quante volte ci siamo chiesti se è il Giudice Nazionale oppure il Giudice Sportivo a dover decidere una controversia sportiva? E quante altre ci siamo domandati se un gravissimo fallo di gioco possa/debba essere sanzionato anche penalmente? Quante perplessità ci hanno colto quando l'Agenzia delle Entrate ha negato la natura di ente "sportivo" a una associazione di ginnastica artistica, danza, boxe, judo o arti marziali? E perché il legislatore italiano ha imposto alle società e associazioni sportive di provvedere all'iscrizione nel registro del CONI? Questi e molti altri interrogativi trovano risposta soltanto dopo aver chiarito la distinzione tra ordinamento sportivo e ordinamento giuridico nazionale.
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ORDINAMENTO SPORTIVO e ORDINAMENTO NAZIONALE – Corte di Cassazione, Sez. 1 civ., 01.12.2010 n.24391 – Gerarchia delle fonti del diritto – Efficacia per l’ordinamento statale di un contratto concluso in violazione di norme sportive
Con la sentenza che si segnala, la Suprema Corte di Cassazione per affrontare la questione della validità di un contratto di apertura di credito in conto corrente fra una società sportiva ed una banca, senza l'approvazione, prevista dall'art.12 della legge 23 marzo 1981, n.91, della federazione sportiva nazionale cui la prima è affiliata, si è pronunciata, anzitutto, sui rapporti tra ordinamento giuridico statale ed ordinamento sportivo, nell'ambito del sistema delle fonti del diritto. Nella motivazione, il Supremo Collegio ha precisato, quindi che l'ordinamento sportivo detta una disciplina di carattere particolare e non generale, applicabile solo ai soggetti che ne fanno parte, onde nessun effetto invalidante si determina per effetto del mancato rispetto delle disposizioni dell'ordinamento sportivo cui è sottoposto solo uno dei contraenti, non potendo quello estendere i suoi effetti al di fuori dell'ambito circoscritto, anche di carattere soggettivo, in cui opera.
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ORDINAMENTO SPORTIVO e ORDINAMENTO NAZIONALE – Corte di Cassazione, Sez. 3^ civ., 27.01.2010 n.1713 – Gerarchia delle fonti del diritto – Efficacia per l’ordinamento statale di un contratto concluso in violazione di norme sportive
Con sentenza n.1713 del 27 gennaio 2010 la Suprema Corte di Cassazione ha fissato il principio per cui per l'ordinamento statale non rilevano le eventuali violazioni di norme dell'ordinamento sportivo relative al contratto di tesseramento di uno sportivo dilettante.
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ORDINAMENTO SPORTIVO e ORDINAMENTO NAZIONALE – Corte di Cassazione, Sez. 3^ civ., 23.02.2004 n.3545 – Gerarchia delle fonti del diritto – Efficacia per l’ordinamento statale di un contratto concluso in violazione di norme sportive
Sempre in tema di rapporti tra ordinamento sportivo e ordinamento giuridico nazionale, si segnala infine la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione del 23.02.2004, n.3545, secondo cui "Le violazioni di norme dell'ordinamento sportivo non possono non riflettersi sulla validità di un contratto concluso tra soggetti sottoposti alle regole del detto ordinamento anche per l'ordinamento dello Stato,..."
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RESPONSABILITÀ CIVILE – ATTIVITÀ PERICOLOSA – Manutenzione insufficiente – Responsabilità del gestore di ippodromo – Corte di Cassazione, sez. 3^ civ., 30.01.2009 n. 2482
Con la sentenza del 30.01.2009, n.2482, la Suprema Corte di Cassazione si è espressa sul tema della responsabilità civile di un gestore di ippodromo.
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RESPONSABILITÀ CIVILE – ATTIVITÀ PERICOLOSA – Manutenzione insufficiente – Responsabilità del direttore di un autodromo – Corte di Cassazione, sez. 4^pen., 06.09.2010 n.32697
Con la sentenza che si segnala la Corte di Cassazione si è espressa sul tema della responsabilità del direttore di un autodromo per la morte di un pilota uscito dalla pista ed andato a collidere contro un muretto di protezione del circuito.
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Rubrica a cura dall’avv. Katia Scarpa, Consulente Provinciale Fiscosport in Milano – RESPONSABILITÀ CIVILE – Rilascio del certificato di idoneità fisica sportiva – Responsabilità professionale del medico – Colpa – Sussiste – Corte di Cassazio
Con la sentenza n. 3353/2010 la Suprema Corte si è pronunciata sul tema della responsabilità civile del medico che abbia rilasciato incautamente il certificato di idoneità fisica per l’attività sportiva, nel corso della quale si sia verificato l’arresto cardiocircolatorio, con postumi invalidanti, ad un minorenne.
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ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE – II. DD. ed IVA – Corte di Cassazione 30.06.2006 n.15191 – Gestione di bar in un circolo associativo – Ne l sistema vigente anteriormente all’entrata in vigore dell’art. 4 della legge 23 dicembre 2000, n. 383 – A
Con la sentenza n.15191/2006 la Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata ancora una volta sul tema della natura (commerciale o non commerciale) della gestione di un bar in un circolo associativo.
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ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE – II.DD. ed IVA – Corte di Cassazione Sez. Trib. Civ. 13.01.2006 n.606 – Gestione di bar in un circolo associativo- Attività commerciale e attività non commerciale: distinzione .
Con la sentenza 13.01.2006 n.606 che si annota, la Suprema Corte di Cassazione si è espressa sulla natura dell’attività di gestione di un bar, con somministrazione di bevande ed alimenti, all'interno dei locali di un circolo culturale ricreativo, “ nel sistema vigente anteriormente all'entrata in vigore dell'art. 4 della legge 23 dicembre 2000, n. 383, che ha consentito ai circoli di finanziarsi con attività commerciali consistenti nella cessione di beni e servizi ai soci ed a terzi”.
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ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE – II.DD. ed IVA – Corte di Cassazione Sez. Trib. Civ. 20.09.2005 n.18563 – Gestione di bar in un circolo associativo – Attività non commerciale
La questione relativa al trattamento tributario dei bar all’interno dei circoli è stata affrontata anche dalla sentenza 20 settembre 2005, n. 18563 della Suprema Corte di Cassazione.
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