Marco D'ISANTO

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Laureato in Economia alla Federico II di Napoli, consegue il Master di “Marketing e Comunicazione” presso Ateneo Impresa, Business school in Roma.
Iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli, iscritto all'albo dei revisori legali, svolge attività di Collegio Sindacale di Imprese Sociali.
Collabora attivamente da diversi anni con l'Arci di Napoli ed è consulente di Imprese Culturali e di Istituzionali Culturali.
Collaboratore della Rivista Associazioni & Sport e autore di diversi articoli pubblicati sul Corriere del Mezzogiorno; promotore di diversi convegni sulle problematiche tributarie e civilistiche degli enti sportivi, culturali e degli Enti Non Profit e docente di materie tributarie in Master post-universitari.
Collabora con la rivista online Fiscosport.
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IL NUOVO ISEE 2014: l’inclusione dei redditi degli sportivi dilettanti potrebbe non essere una buona notizia
Come accennato nella scorsa Newsletter, il 24 gennaio 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il DPCM 5 dicembre 2013, n. 159 recante il regolamento concernente l'applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Nel nuovo Isee sono inclusi anche i redditi fiscalmente esenti.
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IL TRATTAMENTO TRIBUTARIO DEI COUPON PROMOZIONALI
Il trattamento tributario ai fini Iva e Ires dei coupon promozionali: un esempio concreto per le associazioni e le società sportive evidenzia alcune criticità da tenere sotto controllo.
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REGISTRATORI DI CASSA – Risposta al Quesito dell’Utente n. 18619
Si chiede se una società sportiva che utilizza un registratore di cassa sia tenuta all'osservanza di particolari requisiti, quali l'emissione dello scontrino con indicazione del nome del tesserato.
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GLI STUDI DI SETTORE: L’APPLICABILITA’ ALLE A.S.D. E ALLE S.S.D.
Anche quest’anno le associazioni e le società sportive dilettantistiche sono alle prese con le consuete scadenze relative alle dichiarazioni dei redditi: particolare attenzione, riteniamo, vada posta anche ai casi in cui le associazioni e le società sportive sono obbligate alla applicazione degli studi di settore. Nel contributo che segue intendiamo pertanto riassumere il quadro dei soggetti che sono tenuti alla compilazione del relativo modello, analizzando l'applicabilità degli studi di settore alle a.s.d. e s.s.d., distinguendo tra soggetti in regime ordinario o forfettario e infine dando conto delle sanzioni applicabili in caso di dichiarazioni non corrette.
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UNA SENTENZA CHE CONTRADDICE LA LINEA DELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA – A cura di Marco D’Isanto * e Enzo Marra *, Collaboratori della Redazione di Fiscosport
La Commissione Tributaria provinciale di Roma, nella sentenza depositata lo scorso 11 dicembre 2012, ha accolto il ricorso presentato da una Associazione sportiva dilettantistica stabilendo nei fatti che la perdita della qualifica di ente non commerciale necessita di contenuti di maggior peso rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati dall’Agenzia delle Entrate. In particolare non basta la scarsa partecipazione diretta o per delega dei soci all’assemblea di un associazione sportiva dilettantistica per determinare la perdita di qualifica di ente non commerciale - Marco D'Isanto, Dottore Commercialista in Napoli e Enzo Marra, Componente ufficio studi Coni Campania
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IL PRINCIPIO DI DEMOCRATICITA’ NEGLI ENTI ASSOCIATIVI – A cura di Marco D’Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
La contestazione della violazione del principio di democraticità comporta talvolta il disconoscimento, da parte degli uffici finanziari, della qualifica di ente non commerciale e la conseguente perdita dei benefici fiscali. * M arco D 'Isanto , Dottore Commercialista e Revisore Contabile i n Napoli
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Quesito N. 666 del 19/09/2012 – utente fiscosport n. 10014 – prov. di VENEZIA
Buongiorno, sono il tesoriere di un'ASD - sci. Ai fini della comunicazione art. 21 chiedo se devo comunicare la fattura ricevuta dai maestri di sci (di importo superiore ai 3.000 euro) nell'anno 2011. Il dubbio mi viene in quanto la fattura ricevuta rientra nell'attività istituzionale dell'associazione ed i corrispettivi specifici ricevuti per la partecipazione al corso sono considerati non commerciali ai sensi del secondo periodo dell'art.143 1° comma.In sostanza tutte le fatture superiori ai 3.000 euro vanno comunicate o solo quelle relative alle attività considerate commerciali? Risposta a cura di Marco D'Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 671 del 16/10/2012 – utente fiscosport n. 17557 – prov. di LECCE
Siamo un'a.s.d. e per alcuni anni non abbiamo effettuato l'affiliazione con l'EPS. Siamo eventualmente sanzionabili per i contributi riscossi come quota associativa in tali anni? Tenendo presente che l'effetività del rapporto associativo si evince dai verbali, dalle richieste di ammissione, ecc., la stessa cosa non penso sia possibile per i corrispettivi specifici dei corsi di danza, che prevede l'affiliazione per detassare tali contributi. Sono in errore? Risposta a cura di Marco D'Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 669 del 28/0 9 /2012 – utente fiscosport n. 17463 – prov. di VERONA
Buongiorno. Sono la responsabile amministrativa di un a asd di arti marziali in regime L. 398. Abbiamo formato da diversi anni una "squadra agonisti" formata da atleti che gareggiano durante l'intera stagione sportiva in tutta Italia. Volevo sapere se posso riconoscere loro durante la stagione agonistica dei rimborsi forfettari "per i risultati agonistici ottenuti durante la stagione come premio per le medaglie conseguite". Se s ì , volevo sapere se, essendo minori di anni 18, i rimborsi spese forfettari vanno ad influire sul fatto che siano fiscalmente a carico dei genitori. Inoltre, volevo sapere se vanno ad influire sull'importo degli assegni familiari. In poche parole volevo sapere esattamente come i genitori si devono comportare con la certificazione che rilascio loro: s e non fanno il mod.730 sono costretti a presentarlo causa i miei rimborsi? Risposta a cura di Marco D'Isanto * , Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 697 del 9/03/2013 – utente fiscosport n. 6019 – prov. di BERGAMO
Nel 2012 abbiamo costituito un Circolo Sportivo richiedendone poi l’iscrizione all’Agenzia delle Entrate e l’attribuzione del Codice Fiscale. A distanza di qualche mese si è verificata la necessità di assumere un ragazzo a mezzo contratto a chiamata. Volevo sapere se l’attribuzione al circolo del Codice Fiscale, invece della Partita Iva, può essere condizione ostativa per l’apertura della posizione presso gli uffici Inps e Inail. Risposta a cura di Marco D'Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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CU 2025: errore nell’invio delle CU dei collaboratori con co.co.co. sportivi
Buongiorno, ho compilato le CU seguendo le indicazioni ricevute durante il corso "Le novità sulla CU 2025 per i collaboratori sportivi" ma ho riscontrato un problema: una volta inviate le CU dei collaboratori con co.co.co. sportivi vengono infatti scartate riportando questo errore:
Codice errore: 0132
Assenza quadro CT a fronte di una certificazione di redditi di lavoro dipendente e assenza precedente
comunicazione CSO o Certificazione Unica (Quadro CT).
Cosa devo fare? L'anno scorso questo problema non era stato rilevato. Grazie