Giurisprudenza

Compensi agli istruttori per attività di natura commerciale: Tanto rumore per nulla – Commento...

La notizia della recente sentenza della Corte di Cassazione sui compensi sportivi (n. 21535 del 20/8/2019) pubblicata da quotidiani locali, rimbalzata sui social media e amplificata dalla rete, ha lanciato un messaggio tanto preoccupante quanto impreciso: le palestre di fitness “a marchio CONI” non possono usufruire delle agevolazioni fiscali. Sarà proprio così? Proviamo a fare chiarezza.

Ordinanza Corte di Cassazione 30/4/2018 n. 10393: tanto rumore per (quasi) nulla

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Ne hanno parlato in molti, a cominciare da un lungo articolo di FiscoOggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate ma, a parte una formulazione decisamente confusa, di nuovo non c’è proprio nulla. Ci limitiamo quindi a darne conto e ne approfittiamo per (ri)fare un paio di considerazioni.

Fonografici: condanna in sede penale

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Ancora una sentenza di condanna, e questa in sede penale, per omesso pagamento dei diritto ai fonografici Da sempre raccomandiamo la massima attenzione alla controversa questione degli importi richiesti da SCF; ora abbiamo un motivo in più.

Circoli ippici: i proventi da scuderizzazione cavalli godono della “decommercializzazione” ai fini IVA e...

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Dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano giunge una preziosa sentenza (la n. 9408/42/16 del 13 dicembre 2016) che, allineandosi alle precedenti interpretazioni giurisprudenziali relative alla qualificazione dei proventi derivanti dal mantenimento dei cavalli nei circoli ippici, ha il pregio di avvalorare i comportamenti adottati nel tempo dagli operatori del settore equestre.

Dalla C.T.R. del Veneto un nuovo riconoscimento alla pratica del fitness

Sulla premessa che il fitness è un’attività sportiva a tutti gli effetti - in quanto riconosciuta dal CONI, unico ente certificatore - e considerato che la scarsa partecipazione alle assemblee e la pratica di tariffe differenziate non consentono di riqualificare l’attività istituzionale in commerciale, la C.T.R. Veneto, sez. XXIV con sentenza n. 1708 depositata l'11/11/2015, annulla gli avvisi di accertamento emessi a carico di un’associazione sportiva dilettantistica operante nel settore del fitness, in riforma della sentenza di primo grado che invece aveva ritenute legittime le valutazioni dell’agenzia delle entrate.

Dalla C.T.R. di Aosta un chiaro (e condivisibile) monito agli accertatori fiscali: la constatazione...

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La verifica dell’effettiva democraticità, presupposto indispensabile per poter fruire delle agevolazioni, non può avvenire solo sulla base di “indizi o circostanze”, ma deve essere effettuata in modo adeguatamente approfondito.

IMU: la recente sentenza emessa dalla C.T.R. Liguria, n. 894/1/2015

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Una serie di quesiti pervenuti dai nostri lettori offre lo spunto per ripercorrere i requisiti fondanti dell’esenzione ICI (prima) e IMU (dopo), alla luce di una recente sentenza emessa dalla C.T.R. Liguria, n. 894/1/2015.

OCCHIO ALLE SPONSORIZZAZIONI

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La Suprema Corte, con la sentenza n. 10914 del 27 maggio 2015 ha accolto la tesi secondo la quale non è sufficiente che l’azienda affermi di aver sostenuto i relativi costi al fine di incrementare le vendite o acquisire nuova clientela, ma deve fornire prova in merito all’inerenza dello strumento promozionale, sia sotto il profilo territoriale che della tipologia di clientela interessata.

ESENZIONE ICI PER GLI IMMOBILI DESTINATI A FINALITA’ SPORTIVE APPLICABILE ANCHE ALLA SOCIETA’ SPORTIVA...

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Una recentissima sentenza della C.T.R. di Milano statuisce che l'agevolazione ICI prevista dall'art. 7, lettera i), del d. lgs. 30 dicembre 1992, n. 504 a favore delle associazioni sportive dilettantistiche sia applicabile anche alle società sportive dilettantistiche. Ricordiamo che, ai fini IMU, l'art. 9, comma 8, del d.lgs. 14 marzo 2011, n. 23 richiama espressamente l'art. 7, comma 1, lettera i), del d. lgs. 504/92.

In caso di perdita dei benefici ex l. 398/1991 l’A.S.D. può detrarre l’IVA pagata...

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Qualora a una A.S.D. venga disconosciuto il diritto di usufruire delle disposizioni di cui alla l. 398/1991, il reddito relativo alle attività commerciali esercitate e l’IVA dovuta sulle stesse devono essere ricalcolati secondo gli ordinari principi previsti dalla normativa tributaria in relazione alla determinazione del reddito di impresa ed alla determinazione della base imponibile IVA. Conseguentemente, deve essere riconosciuta la detraibilità dell’IVA assolta dall’Associazione sugli acquisti. E' quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Provinciale di Alessandria, sezione 1, sentenza n. 181/01/14 del 02/04/2014.

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