Giurisprudenza

OCCHIO ALLE SPONSORIZZAZIONI

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La Suprema Corte, con la sentenza n. 10914 del 27 maggio 2015 ha accolto la tesi secondo la quale non è sufficiente che l’azienda affermi di aver sostenuto i relativi costi al fine di incrementare le vendite o acquisire nuova clientela, ma deve fornire prova in merito all’inerenza dello strumento promozionale, sia sotto il profilo territoriale che della tipologia di clientela interessata.

Una minuziosa sentenza della C.T.P. di Firenze (n. 579/16.04.2014) affronta molti dei rilievi abituali...

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Forse la più lunga sentenza relativa al nostro settore che abbiamo mai letto ci dà modo di riesaminare assieme molti dei punti critici: nulla di nuovo, ma molte interessanti prese di posizione. Alcune assolutamente corrette, alcune forse opinabili, alcune, a nostro avviso, ripropongono pregiudizi non solo infondati ma oggi, dopo anni di pronunce di prassi e giurisprudenza, diremmo addirittura nettamente datati.

COMPENSI PER ATTIVITA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA: due recenti pronunce di merito (Trib. Roma, sez. lav.,...

Continuità, competenze tecniche e ammontare dei compensi denotano professionalità della prestazione e fondano la pretesa contributiva dell’INPS (ex ENPALS): è quanto affermano le decisioni in commento, ma le motivazioni offrono spunti di riflessione critica e non appaiono sempre così coerenti con la portata delle norme agevolative. A meno di non concludere che siano esenti da tassazione e contribuzione solo i compensi occasionali... ma è evidente che non può essere così. Fiscosport sta preparando un approfondimento specifico per affrontare in maniera organica le diverse problematiche sul regime dei compensi erogati agli sportivi dilettanti: in questo numero, con una breve analisi delle decisioni annotate, ne offriamo un'anticipazione.

UNA INTERESSANTE SENTENZA IN MATERIA DI DISCONOSCIMENTO DELLA NATURA SPORTIVA DILETTANTISTICA (CTP Ascoli Piceno...

La sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Ascoli Piceno n. 50_02_12, pronunciata il 22/02/2012 e depositata in segreteria il 02/05/2012, offre una lettura molto interessante e, ad avviso di chi scrive, corretta, in materia di disconoscimento della natura sportiva dilettantistica di una ASD, con conseguente disapplicazione delle agevolazioni ex l. n. 398/1991. La CTP dispone che, in presenza di riconoscimento sportivo rilasciato dal CONI attraverso l’iscrizione (ancorchè, nel caso specifico, tardiva rispetto all’esercizio oggetto di accertamento) l’Agenzia delle Entrate non può, ai sensi dell’art. 149 T.U.I.R., disconoscere la natura sportiva dilettantistica del sodalizio e, conseguentemente, disconoscere la spettanza dell’applicazione delle agevolazioni tributarie connesse a tale qualifica, prime fra tutte quelle previste dalla Legge 398/1991. * Giuliano Sinibaldi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Pesaro

Dalla C.T.P. di Firenze l’ennesima conferma: la regolarità dello statuto e l’iscrizione al Registro...

Concordiamo assolutamente con quanto affermato nella sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Firenze n. 107/4/2014, decisamente meno con il titolo e il sottotitolo del commento pubblicato sulla rivista dell’Agenzia delle Entrate …

Accesso illegittimo nella sede dell’a.s.d.: la CTR Napoli n. 665/04/13 accoglie il ricorso

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La commissione tributaria regionale di Napoli - sez. staccata di Salerno - ha dato ragione a una associazione sportiva dilettantistica che nel 2010 aveva subito un accertamento da parte dell’Agenzia dell’Entrate (esercizio 2007) che era entrata nei locali senza l’autorizzazione del procuratore della Repubblica.

Attività di ormeggio e rimessaggio delle imbarcazioni da parte di un circolo velico...

Secondo la Commissione Tributaria Provinciale di Lecco (sentenza 109/01/13 del 15.10.2013) non costituisce "attività commerciale" imponibile ai fini IRES, IRAP e IVA il servizio di deposito e rimessaggio delle imbarcazioni offerto in conformità alle finalità statutarie.

La C.T.P. di Ravenna si pronuncia su un problema estremamente delicato: le sponsorizzazioni nel...

Anche in questo caso ci pare in gran parte fuori tema il commento della rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate FiscoOggi, che pubblichiamo, il quale concentra l’attenzione sul principio di inerenza, menzionato ma a nostro parere non trattato dalla sentenza (né, a quanto risulta da essa, nemmeno dall’accertamento); ciò non toglie che l'insegnamento della Commissione sia assolutamente condivisibile e analogo a quello che ha motivato l'altra sentenza pubblicata in questa newsletter: la prevalenza della sostanza sulla forma.

Attività di ricovero e accudimento dei cavalli nei centri equestri: attività commerciale o attività...

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Una nuova interpretazione fornita dal disposto della sentenza n. 109/01/13 emessa dalla CTP di Varese il 2.8.2013.

Tre sentenze sul mondo sportivo, fra conferme e nuove interpretazioni

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La rilevante mole di accertamenti notificati negli ultimi anni stanno producendo un flusso di sentenze sempre più consistente; cerchiamo di tenere informati i nostri lettori sui principi che alcune di esse stabiliscono.

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Dimissioni “di fatto”

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Nel corso del 2024 abbiamo assunto a tempo indeterminato, per l’impianto sportivo che abbiamo in concessione dal Comune, due operai: una con la mansione di addetta alle pulizie l’altro come manutentore. Dopo le festività di Natale i due operai, marito e moglie, non si sono più presentati al lavoro e non hanno mandato alcuna comunicazione o giustificazione. Abbiamo provato a contattarli senza successo. Cosa succede ora? Non hanno presentato le dimissioni, possiamo licenziarli? Grazie
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