L'archivio quesiti

COMPENSI SPORTIVI sotto i 7.500 euro – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19485

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Una a.s.d. versa compensi sportivi nella fascia fino a 7.500,00 (quindi in esenzione) e non fa attività commerciale. Si chiede se sia necessario l'invio all'Agenzia delle entrate (a puro titolo informativo) del Mod. Unico PF, oppure se la a.s.d. debba fare il mod. 770.

Stage di aggiornamento e Iva – Risposta al Quesito dell’Utente n. 6519

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Una a.s.d. che si occupa, tra l'altro, di danza terapia, organizza stages di aggiornamento a istruttori. Si chiede, se detta attività, regolarmente contemplata nello statuto, possa essere considerata istituzionale e quindi fuori dall'ambito di applicazione Iva.

Registro IVA Minori – Risposta al Quesito dell’Utente n. 16656

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Si chiede se, a seguito di verifica fiscale da parte della SIAE, sia legittima la richiesta di dover esibire il registro IVA Minori (D.M. 11 Febbraio 1997). Si tenga conto che l'a.s.d. non svolge alcun tipo di attività commerciale, non è soggetto IVA, non svolge attività di somministrazione di alimenti, bevande ed alcol, il locale non è luogo di pubblico spettacolo o intrattenimento, non effettua manifestazioni pubbliche a pagamento, non opera pubblicità e sponsorizzazioni ma svolge esclusivamente la propria attività in diretta attuazione degli scopi istituzionali solo in favore dei propri soci. Si chiede conferma che dal punto di vista tributario non siano considerati "ricavi di natura commerciale" e quindi "non siano imponibili" ai fini delle imposte sul reddito e ai fini IVA i corrispettivi specifici incassati dagli associati/tesserati di una associazione sportiva dilettantistica, ai sensi del combinato disposto degli artt. 148, d.p.r. 917/1986 (TUIR) e 4, DPR 633/1972 (IVA).

ESENZIONE BOLLO AUTOMEZZI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 160

Si chiede se le a.s.d. godano dello status di associazioni di volontariato per l'esenzione del bollo sugli automezzi destinati al trasporto atleti; la richiesta nasce dalla circostanza che l'ACI non ha riconosciuto l'esenzione all'a.s.d. in questione, che risulta iscritta al registro provinciale delle associazioni di volontariato.

IMPOSTA DI BOLLO SUI C/C BANCARI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 3608

Si chiede se sia corretto che alcune banche applichino l'imposta di bollo sui c/c bancari intestati ad una a.s.d. in regime 398 e se esista giurisprudenza su punto. In proposito viene citata l'esenzione applicata alle a.s.d. da parte delle aziende di telefonia.

“PARCO AVVENTURA” – Risposta al Quesito dell’Utente n. 7345

Un parco avventura gestito nella forma della a.s.d. fa compilare il modulo di adesione: si chiede se sia necessario chiedere codice fiscale e copia del documento nel modulo, e se sia necessario rilasciare un tesserino.

Utilizzo spazi dell’impianto in orari di chiusura, e responsabilità – Risposta al Quesito dell’Utente...

Il presidente di una a.s.d. ha ricevuto richiesta da parte dei soci atleti di poter frequentare la palestra e allenarsi negli orari di chiusura (quindi in assenza) degli allenatori; in considerazione del fatto che si tratta di soci regolarmente tesserati, si ritiene che dovrebbero poter usufruire degli spazi sede dell'associazione. Il dubbio è relativo alla responsabilità: chi risponde della sicurezza e dell'intervento in caso di malore?

VERIFICA FISCALE SIAE E AGENZIA ENTRATE – Risposta al QUESITO dell’Utente n. 11515

Una a.s.d. Calcio in L. 398 circa un anno fa ha affrontato la verifica fiscale da parte della SIAE relativa al controllo di tutta la documentazione richiesta nelle loro check list e documenti contabili dal 2010 al 2013, l'esito della quale ha rivelato un'errata liquidazione IVA in un trimestre del 2011 per qualche centinaia di euro. Ora l'a.s.d. riceve un nuovo accertamento dall'Agenzia delle Entrate per le stesse annualità nel quale vengono richieste tutte le fatture di pubblicità, contratti, copie dei pagamenti e rendiconti già esaminati. Si chiede se si tratti di una procedura abituale e in considerazione che per tale documentazione c'è già stata una verifica se si possa muovere alcuna obiezione.

Attività commerciale e regime 398/91 – Risposta al Quesito dell’Utente n. 6889

Da una stessa a.s.d. vengono posti i seguenti quesiti: 1) premesso che una a.s.d. in 398/91 ha la possibilità di produrre annualmente proventi di natura commerciale per un importo massimo di Euro 250.000,00, si chiede se sia corretta la seguente impostazione: qualora tali proventi siano conseguiti nell'esercizio di attività connesse agli scopi istituzionali, l'IVA scomputata da versare subirà una detrazione forfettizzata del 50% mentre l'imponibile tassabile ai fini IRES sarà abbattuto del 97%; qualora tali proventi siano, invece, conseguiti nell'esercizio di attività non connesse agli scopi istituzionali, l'IVA scomputata dovrà essere versata interamente mentre l'imponibile tassabile sarà ugualmente abbattuto del 97%. 2) La quota campo di un soggetto che si presenta in associazione (molto spesso amico di un socio o tesserato), non socio o tesserato ad altra FSN - EPS - DSA operante nel settore del tennis, rappresenta ovviamente una attività commerciale connessa agli scopi istituzionali. Dal punto di vista delle responsabilità legate allo stato di salute, premesso che all'interno di a.s.d. facenti parte del CONI si può svolgere, al minimo, attività sportiva non agonistica e che l'autocertificazione sullo stato di salute è vietata, si chiede quale sia il comportamento corretto da tenere: far firmare una dichiarazione prima di entrare in campo del tipo: "Dichiara di essere consapevole della natura e dell’impegno fisico che l’attività motoria tennistica richiede e dell’opportunità di consultare preventivamente il proprio medico di fiducia" potrebbe salvaguardare il Presidente in caso di incidenti?

REGIME IVA – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20214

Un circolo sportivo dilettantistico sta organizzando un campionato del mondo per derive, e per l'occasione il volume di affari passerà dai 180.000 € del 2014 a quasi 480.000 € (di cui sponsorizzazioni per circa 60.000 €, spese fatturate per circa 400.000 € e attività di merchandising di circa 18.000 €). Si chiede se sia possibile optare per il regime IVA normale per il solo 2015.

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Approvato il terzo mansionario dei lavoratori sportivi

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