VERIFICA FISCALE SIAE E AGENZIA ENTRATE – Risposta al QUESITO dell’Utente n. 11515
Una a.s.d. Calcio in L. 398 circa un anno fa ha affrontato la verifica fiscale da parte della SIAE relativa al controllo di tutta la documentazione richiesta nelle loro check list e documenti contabili dal 2010 al 2013, l'esito della quale ha rivelato un'errata liquidazione IVA in un trimestre del 2011 per qualche centinaia di euro. Ora l'a.s.d. riceve un nuovo accertamento dall'Agenzia delle Entrate per le stesse annualità nel quale vengono richieste tutte le fatture di pubblicità, contratti, copie dei pagamenti e rendiconti già esaminati. Si chiede se si tratti di una procedura abituale e in considerazione che per tale documentazione c'è già stata una verifica se si possa muovere alcuna obiezione.
Attività commerciale e regime 398/91 – Risposta al Quesito dell’Utente n. 6889
Da una stessa a.s.d. vengono posti i seguenti quesiti: 1) premesso che una a.s.d. in 398/91 ha la possibilità di produrre annualmente proventi di natura commerciale per un importo massimo di Euro 250.000,00, si chiede se sia corretta la seguente impostazione: qualora tali proventi siano conseguiti nell'esercizio di attività connesse agli scopi istituzionali, l'IVA scomputata da versare subirà una detrazione forfettizzata del 50% mentre l'imponibile tassabile ai fini IRES sarà abbattuto del 97%; qualora tali proventi siano, invece, conseguiti nell'esercizio di attività non connesse agli scopi istituzionali, l'IVA scomputata dovrà essere versata interamente mentre l'imponibile tassabile sarà ugualmente abbattuto del 97%. 2) La quota campo di un soggetto che si presenta in associazione (molto spesso amico di un socio o tesserato), non socio o tesserato ad altra FSN - EPS - DSA operante nel settore del tennis, rappresenta ovviamente una attività commerciale connessa agli scopi istituzionali. Dal punto di vista delle responsabilità legate allo stato di salute, premesso che all'interno di a.s.d. facenti parte del CONI si può svolgere, al minimo, attività sportiva non agonistica e che l'autocertificazione sullo stato di salute è vietata, si chiede quale sia il comportamento corretto da tenere: far firmare una dichiarazione prima di entrare in campo del tipo: "Dichiara di essere consapevole della natura e dell’impegno fisico che l’attività motoria tennistica richiede e dell’opportunità di consultare preventivamente il proprio medico di fiducia" potrebbe salvaguardare il Presidente in caso di incidenti?
REGIME IVA – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20214
Un circolo sportivo dilettantistico sta organizzando un campionato del mondo per derive, e per l'occasione il volume di affari passerà dai 180.000 € del 2014 a quasi 480.000 € (di cui sponsorizzazioni per circa 60.000 €, spese fatturate per circa 400.000 € e attività di merchandising di circa 18.000 €). Si chiede se sia possibile optare per il regime IVA normale per il solo 2015.
PERDITA REQUISITI L. 398 PER A.S.D. – Risposta al QUESITO dell’Utente n. 19494
Con riferimento all'articolo 149 T.U.I.R. relativo alla perdita di qualifica di ente non commerciale (par. b e c) si chiede se sia da intendersi nel senso che se il valore delle sponsorizzazioni / pubblicità dalla Asd regolarmente fatturate (ipotizziamo 45.000 € di imponibile) superi il valore delle quote associative (ipotizziamo 25.000 € contabilizzate) si perde il diritto di utilizzare le agevolazioni della legge stessa? Se così fosse sarebbe reale il rischio di dover chiudere l'associazione ... Si chiede dunque quale dovrebbe essere la proporzione corretta per rientrare/rimanere all'interno dei parametri di legge.
DIVERBI NELLA GESTIONE COMUNE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT – Risposta al Quesito dell’Utente n....
Due associazioni (A e B), gestiscono assieme un palazzetto dello sport con comodato del Comune regolarmente registrato, hanno affidato a un componente della asd B il compito di custodia della struttura, con rimborso spese corrisposto a mesi alterni. A seguito di alcune contestazioni, l'associazione A comunica a mezzo raccomandata A/R all'incaricato e alla B il venir meno della fiducia e dunque la volontà di non riconoscere tale mansione all'incaricato. Da entrambi non vi è stato alcun cenno di riscontro e il soggetto continua a porsi come incaricato alla custodia. Si chiede quale tutela abbia l'associazione A e come possa agire per spingere la controparte B ad affrontare il problema.
PRIMI ADEMPIMENTI NELLA COSTITUZIONE DI UNA A.S.D. (In risposta al Quesito dell’Utente n. 18413)
Muovendo dal quesito di una nostra gentile Lettrice - che chiede maggiori informazioni relativamente agli atti da presentare al momento della registrazione dell'a.s.d. all'Agenzia delle Entrate - ripercorriamo i primi passi necessari per dare vita a un'associazione sportiva dilettantistica.
RACCOLTA FONDI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19337
In merito al tema della raccolta fondi da parte di una a.s.d. vengono posti i seguenti quesiti: se corrisponda al vero che una a.s.d. in 398/91, allo scopo di autofinanziarsi, abbia la facoltà di realizzare, con cadenza annuale, una o massimo due raccolte fondi e/o manifestazioni con esenzione IVA e IRES; se vi siano differenti interpretazioni fiscali sull’argomento; se per realizzare una raccolta fondi l’a.s.d. possa organizzare una gara sportiva (corsa podistica), aperta a tutti gli atleti, anche non tesserati al medesimo ente di affiliazione di riferimento, e raccogliere le quote d’iscrizione chiedendo loro un importo fisso; laddove il costo d’iscrizione alla gara sportiva pagato dagli atleti partecipanti, includa diverse prestazioni tra le quali l’assistenza sanitaria, la copertura assicurativa, e un ristoro finale dove vengono distribuiti frutta, bevande analcoliche, acqua e panini, se per la distribuzione di questi generi, senza la richiesta di un corrispettivo specifico, sia necessario adempiere a qualche obbligo organizzativo; se nel materiale pubblicitario della gara sportiva si debba specificare che si tratta di raccolta fondi; se per documentare i proventi della raccolta fondi si debbano rilasciare ricevute generiche; se i proventi della raccolta fondi e/o di manifestazioni sportive debbano essere destinati a un progetto specifico oppure possano essere impiegati per l’attività associativa senza ulteriori specificazioni.
OBBLIGO DI REGISTRAZIONE di convenzioni tra s.s.d. – Risposta al Quesito dell’Utente n. 7957
Due società sportive dilettantistiche affiliate allo stesso Ente di Promozione Sportiva e iscritte al Registro CONI stipulano una convenzione per svolgere congiuntamente la propria attività istituzionale nel medesimo locale. La convenzione prevede un corrispettivo da corrispondersi alla società che metterà a disposizione istruttori qualificati nelle discipline sportive oggetto della convenzione. Tale corrispettivo si è ritenuto di carattere non commerciale e quindi non imponibile sia ai fini delle imposte dirette sia dell'IVA. Si chiede se esista un obbligo di registrazione di tale convenzione e quale sia l'esatta misura dell'imposta di registro da versare.
TRACCIABILITÀ E USO CONTANTI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19297
Si chiede quale sia il limite all'uso dei contanti: in particolare se possa essere liquidata in contanti una fattura di € 500,00 emessa prima del 1°gennaio 2015 e - visto che il limite è stato innalzato a € 1.000,00 - se oggi si possa emettere fattura di 800,00 € e ricevere il pagamento in contanti. Si chiede inoltre quali siano i limiti di cifra per i rimborsi agli atleti.
MODALITA’ DI CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA – Risposta al Quesito dell’Utente n. 4140
Un'associazione sportiva dilettantistica in regime 398/91, con circa 250 atleti, intende modificare il proprio statuto (risalente al '95). L'attuale articolo relativo alla convocazione delle assemblee Ordinaria e Straordinaria prevede che l'avviso della convocazione dei soci avvenga mediante esposizione nella sede sociale dell' O.d.g. Si chiede se si tratti di modalità corretta, se sia sufficiente, o se sia opportuno affiancare una convocazione tracciabile come la mail o altra forma postale.