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Newsletter > edizione : 1/2008
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QUESITO N. 338 del 02/01/2008 – utente fiscosport n.4950 – prov.di BERGAMO
Siamo un'associazione sportiva dilettantistica riconosciuta dal C.O.N.I , il nostro consulente ci vuol far istituire il libro soci e il libro assemblee (vidimati dal notaio), facendo riferimento alla circolare dell'agenzia delle entrate del 09/05/07. E' veramente un'obbligo o una forma precauzionale/prudenziale. Grazie risposta a cura della Dott.ssa Valentina Di Renzo, Consulente Provinciale Fiscosport Venezia
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QUESITO N. 341 del 04/01/2008 – utente fiscosport n.9030 – prov.di VENEZIA
Sono socio presso un'associazione sportiva dilettantistica con servizio di bar/ristorante. Posso portare degli ospiti a cena/pranzo presso il centro sportivo? risposta a cura del Dott. Andrea Liparata, Consulente Regionale Fiscosport Lazio
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IL NUOVO REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI: UN REGIME ESTREMAMENTE INTERESSANTE PER GLI SPORTIVI CON PARTITA IVA
Il nuovo regime speciale per i "contribuenti minimi", disciplinato dai commi da 96 a 117 dell’articolo 1 della Finanziaria 2008 (Legge 24/12/2007 n. 244), appare conveniente solo per alcuni dei contribuenti che vi possono accedere, ma fra di essi ci sono sicuramente gli istruttori, i maestri di sci e di tennis, gli allenatori, professionisti e quindi titolari di partita IVA, che prestano la propria attività a favore delle società sportive in regime 398. Ad essi, ed alle società che ad essi corrispondono compensi, si raccomanda un’attenta lettura del presente articolo.
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IL NUOVO REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI: LE CONDIZIONI DI ACCESSO – le slides del Prof. Marco Fava, Consulente Provinciale Fiscosport Teramo
In allegato la 1^ parte delle interessanti slides del Prof. Marco Fava (file ppt)
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IL NUOVO REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI: GLI ADEMPIMENTI IVA – le slides del Prof. Marco Fava, Consulente Provinciale Fiscosport Teramo
In allegato la 2^ parte delle interessanti slides del Prof. Marco Fava (file ppt). La 3^ e 4^ parte saranno inserite on-line a partire dal 15 gennaio (ed inserite nella newsletter n. 2/2008 del 24 gennaio 2008).
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QUESITO N. 340 del 03/01/2008 – utente fiscosport n.417 – prov.di BOLZANO
Detrazione IRPEF per spese per attivitá sportive - La Finanziaria 2007 ha introdotto all`articolo 15, comma I del TUIR 917/86, il co. I-quinquies, relativo alla detrazione del 19% per spese per l`attivitá sportiva di ragazzi fra 5 e 18 anni, con spesa massima annuale di 210 euro. Vorrei sapere se anche il costo dello skipass giornaliero e di quello stagionale rientra nella fattispecie della predetta agevolazione? In caso di risposta positiva, come documento fiscale è sufficiente trattenere lo skipass oppure occorre in ogni modo una apposita dichiarazione contente tutti i dati identificativi previsti dal Decreto 02 aprile 2007, rilasciata dal gestore dell`impianto di risalita? Cordiali saluti e grazie. risposta a cura del Dott. Marco Fava, Consulente Provinciale Fiscosport Teramo
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QUESITO N. 339 del 03/01/2008 – utente fiscosport n.8249 – prov.di PESARO-URBINO
Non possedendo la mia associazione un c/c come è possibile ricevere una erogazione liberale? Ho letto il vostro modulo ma non capisco l'utilizzo del bancomat: che traccia lascia della transazione privato/associazione? Non possedendo partita iva ma codice fiscale come si utilizza quest'ultimo per l'erogazione? Vi ringrazio per la risposta. risposta a cura del Dott. Giuseppe Cazzorla, Consulente Provinciale Fiscosport Bari
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QUESITO N. 337 del 02/01/2008 – utente fiscosport n.1052 – prov.di BARI
Gentili Signori, laddove un'associazione sportiva dilettantistica (in regime ex L. 398/91) abbia dei redditi fondiari derivanti dall'affitto di un immobile commerciale: 1) come verranno tassati tali redditi? in nessun caso, cioè questi si potranno far rientrare nel plafond dei 250.000 euro soggetti a tassazione forfetizzata? 2) il canone dovrà essere soggetto ad iva? Grazie. risposta a cura del Dott. Stefano Mainardis, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Pordenone
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BAR e CASSAZIONE a cura del Dott. Andrea Liparata, Consulente Regionale Fiscosport Lazio
La Corte di Cassazione, rispetto alla rilevanza IRES delle attività di bar gestiti da circoli sportivi ricreativi e culturali, si è ormai cristallizzata su un’interpretazione sempre più favorevole alle posizioni dell’Amministrazione Finanziaria. Le più recenti pronunce infatti, attribuiscono alle somministrazioni tramite bar effettuate dai circoli nei confronti dei propri associati, un’intrinseca rilevanza tributaria. In proposito, le eccezioni alla predetta regola generale, sembrerebbero marginali e relegate agli ambiti della raccolta fondi, della prestazione di servizi a prezzi di costo e alla promozione sociale riconosciuta dal Ministero degli Interni. Le osservazioni fin qui richiamate sono riscontrabili nella loro interezza anche nell’ambito della recente sentenza n.22533 del 26/10/2007. Pronuncia, quest’ultima, che lascia perplessi per la scarsezza delle argomentazioni utilizzate dal giudice di legittimità, per inquadrare il fenomeno della somministrazione effettuato da circoli nell’ambito della piena imponibilità IRES.
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CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. TRIBUTARIA, SENTENZA 26 OTTOBRE 2007, N. 22533
G.F. propose ricorsi avverso gli avvisi di accertamento, con i quali l'Ufficio, a fronte di omessa dichiarazione, aveva accertato per le annualità 1992 e 1993, sulla scorta di p.v.c. della G.d.F., reddito d'impresa, rispettivamente, di L. 36.523.000 e di L. 42.621.750, correlato ad attività di bar. A fondamento del ricorso, il G. deduceva che la sua attività di barista si svolgeva esclusivamente nell'ambito di circolo aderente al Centro Nazionale Sportivo Libertas ed era limitata al servizio dei soli relativi soci. Sosteneva che, pertanto, la sua attività non era paragonabile agli altri esercizi pubblici, anche con riguardo alla tenuta dei libri contabili ed all'obbligo della dichiarazione. Aggiungeva che l'attività esercitata non poteva ritenersi di impresa commerciale, in quanto rientrante nella categoria di spacci o bar riservati ai soci i cui corrispettivi andavano a coprire appena i costi specifici e di funzionamento.
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie