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Newsletter > edizione : 17/2012
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LE BUONE PRATICHE PER LA CORRETTA GESTIONE DI UNA A.S.D.: raccomandazioni sul corretto espletamento degli adempimenti amministrativi e tributari – Parte Prima
"Le buone pratiche per la corretta gestione di una associazione sportiva dilettantistica", con il suo sottotitolo "raccomandazioni sul corretto espletamento degli adempimenti amministrativi e tributari" è un titolo che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni: in questa prima parte si muove dal quadro normativo di riferimento per passare poi all'analisi delle condizioni necessarie per poter fruire delle agevolazioni, e giungere al cuore della tematica, vale a dire il riepilogo dei comportamenti e degli adempimenti che è bene (rectius: necessario) tenere (sezione, quest'ultima, che proseguirà nella seconda parte, pubblicata nella prossima Newsletter n. 18/2012). Il presente contributo riprende il tema trattato nel corso de l Convegno " Sport e Fisco: una partita amichevole ", tenutosi a Treviso il 6 ottobre scorso: si ringraziano i l Coni Regionale V eneto e la Scuola dello Sport del Veneto.
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IL PRINCIPIO DI DEMOCRATICITA’ NEGLI ENTI ASSOCIATIVI – A cura di Marco D’Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
La contestazione della violazione del principio di democraticità comporta talvolta il disconoscimento, da parte degli uffici finanziari, della qualifica di ente non commerciale e la conseguente perdita dei benefici fiscali. * M arco D 'Isanto , Dottore Commercialista e Revisore Contabile i n Napoli
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E’ ATTIVA LA VERIFICA ON-LINE DELLE PARTITE IVA – A cura della Redazione di Fiscosport
Già da tempo sono attivi sul sito dell'Agenzia delle Entrate i servizi on-line che permettono il controllo delle partite IVA comunitarie (c.d. VIES) e la verifica dell'esistenza e della corrispondenza tra un codice fiscale e i dati anagrafici di un soggetto. Da ieri è disponibile un servizio similare anche per la verifica della validità di una partita Iva nazionale e di conoscere le informazioni registrate in Anagrafe tributaria sul suo stato di attività e sulla denominazione o sul cognome e nome del titolare.
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IL CENSIMENTO DELLE ISTITUZIONI NON PROFIT – Guida alla compilazione, Parte seconda
Nella scorsa Newsletter Fiscosport n. 16/2012 del 4 ottobre 2012 abbiamo offerto un'introduzione alle modalità di compilazione del Questionario cui sono tenuti gli Enti non commerciali entro, lo ricordiamo, il 20 ottobre in caso di consegna presso gli Uffici Postali, ovvero entro il 20 dicembre in caso di presentazione agli Uffici Provinciali di Censimento competenti per territorio o di compilazione on-line. Nel presente numero ci occupiamo in modo più approfondito delle prime due sezioni del questionario (" D ati anagrafici e stato attività" e " S truttura organizzativa" ). Rico r diamo che sempre nello scorso numero sono disponibili la prima parte delle FAQ , oltre al Modulo del Questionario e alla Guida per la compilazione. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Siena
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Quesito N. 668 del 20/09/2012 – utente fiscosport n. 17612 – prov. di TREVISO
Buongiorno, vorrei porvi un quesito sulla responsabilità del segretario di un'associazione sportiva dilettantistica non riconosciuta e quindi priva di personalità giuridica (Motoclub).In base all'art. 38 i debitori possono far valere i loro diritti oltre che sul fondo comune - patrimonio dell'associazione - anche sulle persone che hanno agito in nome e per conto dell’associazione; di conseguenza se il patrimonio dell'associazione non bastasse risulterebbe insolvente la persona che ha agito in nome e per conto dell'associazione.La mia domanda è quindi la seguente: se come debitore consideriamo lo stato/fisco il segretario di un'associazione che è tenuto a seguire tutta la contabilità e i vari compiti amministrativi è responsabile con il capitale proprio? O prima ci rimette l'associazione e il presidente? Come funziona in parole povere? E i consiglieri in base all'art. 38 sono responsabili per le obbligazioni assunte dall'associazione? Risposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 667 del 16/ 09 /2012 – utente fiscosport n. 6019 – prov. di BERGAMO
Buongiorno, la mia associazione sportiva dilettantistica in regime di L.398/91 ha ricevuto una dichiarazione di intento da parte di una società esportatrice abituale, la quale richiede l'emissione di fatture senza iva e con l'indicazione dell'art. 8, primo comma, lett. c), del D.P.R. n. 633/1972. Si chiede conferma che l'associazione sportiva in 398/91 possa emettere fattura con tale dicitura e quali adempimenti deve porre in essere. Risposta a cura di Donato Foresta *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 669 del 28/0 9 /2012 – utente fiscosport n. 17463 – prov. di VERONA
Buongiorno. Sono la responsabile amministrativa di un a asd di arti marziali in regime L. 398. Abbiamo formato da diversi anni una "squadra agonisti" formata da atleti che gareggiano durante l'intera stagione sportiva in tutta Italia. Volevo sapere se posso riconoscere loro durante la stagione agonistica dei rimborsi forfettari "per i risultati agonistici ottenuti durante la stagione come premio per le medaglie conseguite". Se s ì , volevo sapere se, essendo minori di anni 18, i rimborsi spese forfettari vanno ad influire sul fatto che siano fiscalmente a carico dei genitori. Inoltre, volevo sapere se vanno ad influire sull'importo degli assegni familiari. In poche parole volevo sapere esattamente come i genitori si devono comportare con la certificazione che rilascio loro: s e non fanno il mod.730 sono costretti a presentarlo causa i miei rimborsi? Risposta a cura di Marco D'Isanto * , Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Siamo a porre una domanda come da oggetto in quanto, attraverso diverse fonti - mediche, istituzionali e Federazioni - ci giungono indicazioni opposte: chi sostiene che all'associazione vada consegnato il certificato medico in originale e chi sostiene che vada bene anche la copia. Qual è la normativa? Grazie mille