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Newsletter > edizione : 21/2012
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L’AGENZIA DELLE ENTRATE FORNISCE CHIARIMENTI IN MERITO AL MODELLO EAS E ALL’APPLICABILITA’ DELLA REMISSIONE IN BONIS – A cura della Redazione di Fiscosport
Con la Risoluzione 110/E del 12 dicembre scorso l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all'applicabilità dell'istituto della remissione in bonis sia per gli enti che non abbiano provveduto ad inviare il Modello EAS, sia per quell i che lo abbiano inviato oltre i termini previsti.
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“Il modello 231/2001 per gli enti non profit: Una soluzione per la gestione dei rischi”: analisi del documento del CNDCEC – A cura di Patrizia Sideri *, Consulente Fiscosport Siena
Come anticipato nella Newsletter n. 19/2012 , lo scorso 30 ottobre 2012 è stato emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) il documento denominato “ Il modello 231/2001 per gli enti non profit: Una soluzione per la gestione dei rischi ”.Il d. lgs. 8/6/2001 n. 231 ha introdotto, per la prima volta nel nostro ordinamento, la previsione di una responsabilità personale e diretta dell'ente collettivo (società, associazione riconosciuta e non, ente pubblico) per la commissione, o tentata commissione, di determinate fattispecie di reato da parte delle persone fisiche ad esso legate, che abbiano agito nell'interesse o a vantaggio dell'ente. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Siena
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LA DEFIBRILLAZIONE E IL PRIMO SOCCORSO – A cura di Valentino Borrelli, Docente di Ed. Fisica in Pesaro e Professore a contratto presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università “CARLO BO” di Urbino
Nelle settimane precedenti e succ essive al l'approvazione del c.d. Decreto Balduzzi si è fatto un g r an parlare della norma (art. 7, comma 11 ) che , quando verrà emanato il provvedimento di attuazione, impo rrebbe a lle società sportive professionistiche e dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori e di altri strumenti salvavita. D ella questione si è occupato più volte anche Fiscosport (da ultimo nella Ne wsletter 20/2012 ) , che l'ha affrontata, come è ovvio, sotto il profilo normativo, analizzandone gli obblighi a carico dei so dalizi sportivi , la cui inosservanza potrà essere fonte di responsabilità. La preoccupazione con cui è stato gener almente accolto il provvedimento da parte delle a.s.d. e delle società sportive dovrebbe tuttavia mitigarsi nella considerazione che il tema esula dall'ambito specifico degli "adempimenti" per rientrare in quello ben più ampio di "salute" , anzi della possibilità di scongiurare un decesso. Per questo motivo abbiamo deciso di abbandonare per un momento il tag lio "fiscosportivo" della nostra Rivista, e di dare spazio a un docente di corsi in primo soccorso, affinchè il tema degli interventi "salva-vita" venga affrontato in un orizzonte più ampio che comprenda anche le modalità di utilizzo di un defibrillatore. Diamo quindi con piacere la parola al prof. Borrelli, che ringraziamo della collaborazione e soprattutto della entusiastica partecipazione.
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Associazione Sportiva Dilettantistica e Associazione di Promozione Sociale: normativa fiscale a confronto – A cura di Maurizio Mottola *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
Nella New sletter n. 18/2012 del 1 novembre 2012 è stato presentato il modello democratico di promozione sportiva realizzato e condotto dalla società sportiva "TARANTO FC 1927", società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata (ssd arl), e dalla associazione di promozione sociale (aps) "TARAS 706 a.c.".Con particolare riferimento alla forma giuridica della aps sono stati brevemente delineati alcuni aspetti generali in merito alla costituzione, alle finalità statutarie, all'obbligo di iscrizione in appositi registri, alla responsabilità patrimoniale e alla raccolta di risorse economiche (tra cui le erogazioni liberali). In questo articolo saranno approfonditi gli aspetti relativi alla disciplina fiscale di sicuro maggiore interesse e saranno poste a confronto le normative vigenti applicabili in generale agli enti non commerciali di tipo associativo (come le associazioni sportive dilettantistiche – asd) e in particolare alle aps. * Maurizio Mottola, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Taranto
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Le ritenute per addizionali sui compensi sportivi eccedenti i 7.500 euro: la risposta a un’istanza di interpello, divenuta Risoluzione 106/2012, espone la posizione dell’Agenzia delle Entrate, notevolmente difforme da quella finora proposta dalla dottrina
In un articolo pubblicato sulla Newsletter n. 3/2012 del 9 febbraio 2012 affrontammo il problema di quale aliquota (0,9 o 1,23%) dovesse essere applicata per la determinazione della ritenuta per addizionale regionale sui compensi sportivi eccedenti i 7.500 euro, preannunciando che avremmo presentato una istanza di interpello (allegata all'articolo) al fine di ottenere una risposta ufficiale che chiarisse il dubbio; la risposta al nostro interpello, divenuta una Risoluzione dell'AdE pubblicata ieri, la 106/2012 qui allegata, è stata indubbiamente sorprendente. * Stefano Andreani, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Firenze
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L’ISTAT RISPONDE IN MERITO ALLE COLLABORAZIONI SPORTIVE
I collaboratori sportivi (atleti, allenatori, istruttori, giudici di gara) che percepiscono rimborsi e compensi nell’esercizio diretto dell’attività sportiva dilettantistica non devono essere considerati ai fini della risposta al quesito 17.1 (dove si chiede di indicare il numero di lavoratori retribuiti, suddividendoli per tipo di contratto). Questo è quanto si legge nelle pagine delle FAQ pubblicate sul sito dell'ISTAT. La risposta dell’Istat, alquanto opportuna, va ad integrare quanto pubblicato nella Newsletter n. 18/2012 , in cui avevamo scritto – in riferimento al quesito 17.1 - che “Si ritiene che sia i collaboratori sportivi, che i collaboratori amministrativo-gestionali vadano inseriti nel punto 3 (vale a dire tra i lavoratori con contratto di collaborazione) - per esclusione - in quanto non è previsto un apposito campo loro dedicato, non potendoli inserire né tra i volontari, né tra i dipendenti.” * Patrizia Sideri, Dottore Commerc i alista e Revisore contabile i n Siena
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IL CENSIMENTO: UN’OCCASIONE DA COGLIERE
Ne lle scorse Newsletter di Fiscosport si è cercato di fornire un supporto agli enti sportivi per la compilazione del censimento previsto per gli enti non profit - la cui scadenza , lo ricordiamo, è prevista per il prossimo 20 dicembre - . In questo numero desideriamo offrire a i nostri lettori alcune riflessioni tese a interpretare il censimento quale opportunità per verificare, ed eventualmente migliorare, il proprio assetto amministrativo e organizzativo. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Siena
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Quesito N. 6 78 del 25/11/2012 – utente fiscosport n. 16333 – prov. di CREMONA
Buongiorno, siamo una A.S.D. affiliata allo C.S.E.N. Provinciale di Cremona, che pratica danza sportiva.Vorremmo sottoporre il problema, comune a tutte le associazioni con cui ci siamo confrontati, delle dimissioni dei soci. Quando una persona decide di non partecipare più alla vita della associazione, non si vede più e punto.Durante i controlli da parte della Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza questo comportamento viene sempre più malvisto, in considerazione del fatto che se una persona "non dà le dimissioni" significa che non si sentiva "socio".Ci chiedevamo se fosse possibile, all'inizio di ogni anno sportivo, quando si procede alla affiliazione della associazione allo Csen, fare iscrivere nuovamente ogni socio all'"anno sportivo 2012/2013", sottoscrivendo l'impegno a rinnovare la propria adesione all'inizio di ogni anno sportivo successivo. In mancanza di un rinnovo di adesione il socio si considererebbe decaduto.Ci pare che in pratica in ogni sport funzioni così....Anche se poi forse potrebbero dire che l'associazione richiesta dal socio è temporanea. R isposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 677 del 23/ 11 /2012 – utente fiscosport n. 5469 – prov. di FORLI’
Una Associazione sportiva dilettantistica ricadente nel regime l. 398 deve pagare il bollo di € 14,00 da applicare sulle domande indirizzate al Comune per ottenere la disponibilità delle palestre o eventuali contributi per l'attività istituzionale? Risposta a cura di Biancamaria Stivanello *, Collaborat rice di Fiscosport
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie