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Newsletter > edizione : 22/2009
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L’IMPORTANZA DI RISPETTARE LA SCADENZA DEL 15 DICEMBRE 2009 PER LA PRESENTAZIONE DEL MODELLO EAS (per le associazioni non escluse o esonerate), a cura del Rag. Pietro Canta, Coordinatore Nazionale dei Consulenti Fiscosport
In queste ultime settimane si sono succedute varie circolari inviate dalle Federazioni Sportive e dagli Enti di Promozione Sportiva che hanno ben precisato la scadenza di presentazione del modello EAS, ma che non hanno colto appieno l’importanza del rispetto dell’adempimento e, talvolta, non hanno fatto chiarezza sull’obbligo di adempimento per le attività “strutturalmente” commerciali. Cerchiamo in quest’ultima newsletter Fiscosport prima dell’adempimento (salvo uscire con Fiscosport flash per novità basilari sul modello EAS) di fare il punto principalmente sull’ IMPORTANZA del rispetto di tale adempimento (e della relativa scadenza) , in quanto le società ed associazioni sportive dilettantistiche che non adempiono (se tenute) alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati e delle notizie rilevanti ai fini fiscali perdono i benefici della non imponibilità (decommercializzazione) dei corrispettivi, delle quote e dei contributi ex art. 148 d.p.r. 917/86 (imposte sui redditi) e art. 4 d.p.r. 633/72 (iva) . Tale “perdita” dei benefici non esplica effetto dal 16 dicembre 2009 (data successiva alla scadenza di presentazione del modello), bensì dal 29 novembre 2008 (data di entrata in vigore del decreto “anti-crisi” – D.L. 185/2008), per cui le associazioni che non provvedono (se tenute) a presentare il modello sono “scoperte” da oltre un anno in tema di tassabilità ed imponibilità sia delle quote associative che dei corrispettivi specifici (e per l’eventuale “ritardo” non è previsto nessun ravvedimento operoso, come ormai si è abituati in ambito fiscale). Quanto alle attività "strutturalmente" commerciali
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QUESITO N. 468 del 27/11/2009 – utente fiscosport n. 9753 – prov.di LECCE
Abbiamo intenzione di costituire una Onlus e chiedevamo se possa far parte della stessa una Regione attraverso l'erogazione di un finanziamento. Mi spiego meglio: generalmente le Istituzioni pubbliche (Comuni , Province, Regioni) per finanziare alcuni progetti che valutano importanti entrano a far parte delle compagini associative (è certo che questo avvenga con le Fondazioni) insieme ad altri privati o associazioni. Può un ente pubblico partecipare finanziariamente ad una ONLUS? Se si, in quale maniera o forma giuridica? Si possono adottare altre forme al di là del contributo erogato con delibera di Giunta? risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO N. 467 del 26/11/2009 – utente fiscosport n. 8060 – prov.di VITERBO
Sono il Presidente di un associazione sportiva dilettantistica di Pallacanestro in regime 398/91, vorrei sapere come trattare le fatture che emetto al Comune per la gestione del palazzetto dello sport della nostra città, che è stata affidata alla mia associazione, ovvero se tali importi che l'associazione percepisce dal Comune mensilmente dietro presentazione di regolare fattura con IVA al 20%, sono da ritenere ricavi commerciali o istituzionali. Per quanto riguarda l' IVA, se è corretto applicarla su tali fatture, come và versata, al 50%, tutta, o al 90% ? Ad oggi nessun consulente è stato in grado di rispondere spero pertanto che Voi possiate aiutarmi. Grazie. risposta a cura del Dott. Francesco Sisani, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Firenze
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AGENZIA DELLE ENTRATE – Circolare n. 51/E del 1 dicembre 2009
oggetto: Quesiti relativi al modello enti associativi (Modello EAS) - Ulteriori chiarimenti
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie