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Newsletter > edizione : 22/2011
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COMMISSIONE TRIBUTARIA SALERNO, SENTENZA N. 359 DEL 18 ottobre 2011
Non sono fondate le doglianze dell’Agenzia delle Entrate lì dove contesta la natura commerciale e di lucro dell'attività svolta da un'associazione sportiva dilettantistica sulla base di una scarsa partecipazione alle assemblee e alla vita associativa da parte dei soci, di un rilevante avanzo di gestione al termine dell'anno finanziario e della diffusione pubblicitaria delle proprie attività agonistiche sia su sito internet sia mediante affissione di manifesti pubblicitari. E’ quanto ha stabilito la 16. sezione della Commissione Tributaria di Salerno con la sentenza n. 359 depositata il 18 ottobre 2011 a seguito del ricorso di un associazione sportiva dilettantistica. * Enzo Marra - Componente Ufficio Studi CONI Napoli
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AGENZIA PER IL TERZO SETTORE – ATTO DI INDIRIZZO: “LINEE GUIDA E SCHEMI PER LA REDAZIONE DEI BILANCI DI ESERCIZIO DEGLI ENTI NON PROFIT” – Parte terza – A cura di Maurizio Mottola *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
Si conclude l'analisi dell'Atto di indirizzo adottato dall'Agenzia per il Terzo Settore, con le indicazioni generali in materia di criteri di valutazione (per la prima e la seconda parte si rinvia, rispettivamente, alla Newsletter Fiscosport n. 18 del 20 ottobre 2011 e alla Newsletter Fiscosport n. 21 del 1 dicembre 2011). * Maurizio Mottola - Dottore Commercialista e Revisore Legale in Taranto
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GESTIONE E PIANIFICAZIONE FINANZIARIA DI IMPIANTI SPORTIVI *- A cura di Giuliano Sinibaldi **, Consulente Regionale Fiscosport Marche
La gestione di impianti sportivi da parte delle Società ed AssociazioniSportive Dilettantistiche è una realtà ormai consolidata in tutto il territorionazionale, che è stata oggetto di intervento legislativo (art. 90, commi da 24a 26, L 27.12.2002, n. 289 – leggefinanziaria 2003) volto a creare in favore delle stesse una via preferenzialealla gestione di impianti sportivi pubblici. Le problematiche legate alla conduzione degli impianti sportivi richiedonoda parte del soggetto gestore capacità organizzative e imprenditoriali e, soprattutto,un approccio professionale, attraverso una netta separazione dell’attività digestione dall’organizzazione dell’attività sportiva dilettantistica. Particolareattenzione deve essere rivolta alla corretta valutazione dei costi di gestionee alla pianificazione finanziaria delle scelte di investimento e del rimborsodei debiti contratti. * Giuliano Sinibaldi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Pesaro
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Responsabilità civile dei genitori per fatto illecito commesso dal minore nel corso di una partita di calcio – Commento a Cass. civ., sez. III, n. 26200 del 6 dicembre 2011 – A cura della Redazione di Fiscosport
Ai sensi dell’art. 2048 c.c., i genitori sono responsabili dei danni cagionati dai figli minori che abitano con essi, per quanto concerne gli illeciti riconducibili ad oggettive carenze nell’attività educativa, che si manifestino nel mancato rispetto delle regole della civile coesistenza, vigenti nei diversi ambiti del contesto sociale in cui il soggetto si trovi ad operare. E' questo il principio di diritto ribadito dalla Corte di Cassazione con sentenza 6 dicembre 2011, n. 26200 con riferimento ai danni provocati da un minore che nel corso di una partita di calcio ha violentemente aggredito un compagno di gioco.
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SOPPRESSIONE ENPALS: IL COMUNICATO STAMPA DELL’ENTE
Dal 12 dicembre scorso, sul sito ufficiale dell'ENPALS, è possibile scaricare il comunicato stampa relativo alla recente soppressione dell'Ente: ne riportiamo il testo integrale, mentre la versione originale è disponibile in allegato.
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QUESITO N. 622 del 07/12/2011 – utente fiscosport n. 10014 – prov. di VENEZIA
Buongiorno, sono l'amministratore di un'associazione sportiva dilettantistica, volevo sapere se secondo voi le associazioni sportive dilettantistiche sono soggette all'obbligo di comunicare l'elenco clienti-fornitori previsto dal D.l. 31 maggio 2010 n.78 convertito dalla legge 30/7/2010 n.22 - Art 21, per le fatture emesse e ricevute superiori ai 3.000 euro per il 2011. Non esiste una specifica esclusione in merito, e se stiamo al testo letterale della norma ("Tutti i soggetti passivi IVA che effettuano operazioni rilevanti") in teoria ne saremmo soggetti. Nè la circolare 24/2011 nè le risposte del 11/10/2011 hanno chiarito tale aspetto. Potete darci qualche indicazione? Grazie Risposta a cura di Pietro Canta *, Consulente Regionale Fiscosport Liguria
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QUESITO N. 621 del 23/11/2011 – utente fiscosport n.10865 – prov. di CREMONA
Con riferimento alla risposta del dott. Marco Fava al quesito n. 611 del 29/10/2011 la somma esente di €. 7.500,00 sembra venire riferita sia ai compensi che ai rimborsi spese e non solo ai compensi.Abbiamo male interpretato? Vi saremmo grati se potessimo avere una risposta in merito.Nel contempo approfittiamo per chiedere se nel mod.770 oltre ai compensi (esenti e non) debbano essere evidenziati anche i rimborsi spesa.Ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti saluti unitamente ai migliori auguri per le prossime festività. Risposta a cura di Marco Fava *, Consulente Provinciale Fiscosport - Teramo
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QUESITO N. 620 del 21/09/2011 – utente fiscosport n. 9029 – prov. di ROVIGO
Buongiorno, sono una volontaria di un'asd che a partire dal 06.06.2011 si è trasformata in una srl sportiva dilettantistica. Nonostante la variazione della personalità giuridica sono state mantenute invariate la P. IVA e il CF e sono fermi i requisiti per poter usufruire dell'agevolazione delle legge 398/1991. La comunicazione di adesione a tale opzione è stata comunicata nei modi e termini previsti come ASD e ha validità 5 anni. La mia richiesta pertanto è la seguente: si deve procedere con un'ulteriore comunicazione o se, fermi restando P. IVA e CF la comunicazione di adesione all'opzione legge 398/1991 si intende fatta per continuità? Risposta a cura di Francesco Sisani *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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QUESITO N. 619 del 13/09/2011 – utente fiscosport n.16878 – prov. di LATINA
Salve, collaboro con un associazione sportiva dilettantistica affiliata FIT e regolarmente iscritta al CONI. Tale associazione ha partita iva e opta per il regime agevolato in quanto svolge attività agonistica,organizza tornei e campionati nazionali.Le mie domande sono:1) i soci fondatori dell'associazione sono 4 e al momento non vi sono altri soggetti che versano le quote sociali, ma solo i tesserati che pagano esclusivamente la tessera alla federazione per poter partecipare ai tornei (come di prassi sulla tessera vi è il nome dell'associazione). Nel libro soci devono essere inseriti i tesserati? Sono considerati comunque soci e devono partecipare alle assemblee?2) l'associazione è riuscita ad ottenere dei contratti di sponsorizzazione per organizzare i 2 eventi previsti nell'anno: un tour composto da 6 tappe e un campionato nazionale.Secondo il regime agevolato, all'iva sulle sponsorizzazioni si applica una detrazione forfetaria del 10%, mentre per le altre prestazioni del 50%, pubblicità compresa?! Nei contratti troviamo la dicitura "CONTRATTO DI SPONSORIZZAZIONE", si parla di sponsor, ma troviamo all'interno "CONTRIBUTO PUBBLICITARIO". Alcune di queste società erogano contributi per l'organizzazione del torneo ottenendo in cambio che l'associazione scriva sulle maglie dei dirigenti il nome della società stessa oltre alla cartellonistica varia; alcune forniscono del materiale per l'attività; altre infine menzionano solo l'obbligo della cartellonistica.Come devono essere inquadrati ai fini iva tali contratti?Inoltre, il tour può essere considerato come un unico evento?3) in caso di erogazioni liberali da parte di persone fisiche non socie, l'associazione deve emettere fattura come in caso di sponsor, ovvero applicando l'iva al 21% e rilasciare eventualmente un'autocertificazione? Inoltre, qualora dovesse essere applicata, è prevista una detrazione sull'iva delle erogazioni liberali? Risposta a cura di Donato Foresta *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Siamo a porre una domanda come da oggetto in quanto, attraverso diverse fonti - mediche, istituzionali e Federazioni - ci giungono indicazioni opposte: chi sostiene che all'associazione vada consegnato il certificato medico in originale e chi sostiene che vada bene anche la copia. Qual è la normativa? Grazie mille