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MODULISTICA PRIVACY: fac-simile di informativa
Riportiamo, in allegato, un fac-simile - predisposto dal Dott. Giorgio Gentili, Consulente Provinciale Fiscosport Macerata - utile per le associazioni sportive che devono inserire l'informativa per la privacy nel modulo di adesione all'associazione stessa.
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QUESITO N. 230 del 29/06/2006 – utente fiscosport n. 4986 – prov.di LIVORNO
Siamo una associazione sportiva dilettantistica di volley da pochi mesi gestori di un impianto sportivo. Applichiamo le tariffe indicate dall'amministrazione comunale proprietaria dell'impianto. Alle altre associazioni alla quali affittiamo l'impianto in base ad un orario prestabilito consegnamo a fine mese una ricevuta per quanto da loro pagato. Occorre applicare l'iva a questo importo? Questo introito va inserito nella denuncia? Noi siamo in regime 398 forfettario. Grazie. risposta a cura della Dott.ssa Rosanna D'Amore, Consulente Regionale Fiscosport Emilia Romagna.
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QUESITO N. 229 del 28/06/2006 – utente fiscosport n. 3968 – prov.di FORLI’
Vorrei sapere se aprendo un'associazione sportiva dilettantistica durante l'anno (esempio il 30/06) i 250.000,00 euro disponibili per il fatturato agli sponsor si possono usare tutti o solo l'importo che si ricava con i giorni dal momento dell'apertura(250.000:365=x182 giorni=importo da usufruire per la fatturazione???) Ringrazio fin d'ora per la cortese attenzione e porgo cordiali saluti. Risposta a cura della Dott.ssa Rosanna D'Amore, Consulente Regionale Fiscosport Emilia Romagna
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VADEMECUM sul “RAPPORTO DI LAVORO NEL MONDO DELLO SPORT” – 6^ PARTE, a cura della Dott.ssa Valentina Di Renzo e della Dott.ssa Laura Cantanna – Venezia. Fiscosport pubblica in 10 newsletters dal 9 maggio al 31 luglio 2006 il corposo
LA RIFORMA BIAGI NELLO SPORT Con l'entrata in vigore del D.Lgs n. 276/2003, che ha recepito i principi della legge delega n. 30 del 14 febbraio 2003, in materia di occupazione, la cosiddetta " Riforma Biagi ", il mercato del lavoro si presenta oggi assai articolato: tra il bianco del lavoro subordinato e il nero di quello autonomo e cioè dei due grandi blocchi del lavoro "tipico", sono sbocciate numerose sfumature di grigio. Il settore economico dello Sport ha caratteristiche molto specifiche, e condizioni di professionalizzazione e di carriera molto variabili, instabili, flessibili, precarie, stagionali e atipiche, poco comparabili con i modelli tradizionali di occupazione. Per definire i soggetti emergenti, i giuslavoristi usano il sostantivo "atipici", mentre nel linguaggio corrente vengono preferite le parole "parasubordinati" o "mediamente autonomi". La riforma Biagi, oltre ad avere introdotto varie nuove forme di rapporto di lavoro dipendente, alcune innovative e altre sostitutive o integrative di forme esistenti (il contratto di somministrazione a tempo indeterminato o staff leasing, il contratto di somministrazione a tempo determinato o lavoro interinale, il distacco o affitto di personale, il contratto di appalto di servizi, il lavoro ripartito o job sharing, il lavoro a tempo parziale, l'apprendistato, il contratto di inserimento), ha innovato, altresì, sia pure in chiave antielusiva, sulle collaborazioni coordinate e continuative con l'introduzione del lavoro a progetto in sostituzione delle co.co.co (e ha fatto salvi i rapporti e le attività di collaborazione coordinata e continuativa comunque rese e utilizzate a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline associate e agli enti di promozione sportiva riconosciute dal Coni, come individuate e disciplinate dall’art.90 della legge 27 dicembre 2002, n.289) e sull'apporto di lavoro in associazione in partecipazione, con trasformazione automatica del rapporto in lavoro subordinato in tutti i casi in cui siano violate le relative regole. Tale riforma, infine, ha innovato anche sul lavoro occasionale, con l'introduzione delle prestazioni di tipo accessorio rese da particolari soggetti, delle collaborazioni coordinate e continuative minime o prestazioni occasionali tecniche e del lavoro subordinato discontinuo a chiamata o intermittente (job on call).
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie