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Newsletter > edizione : 3/2012
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L’AGENZIA DELLE ENTRATE PUBBLICA ALTRI MODELLI DI DICHIARAZIONE, TRA QUESTI UNICO ENC, UNICO SC E IRAP – A cura della Redazione di Fiscosport
Sul sito dell'Agenzia delle Entrate sono ora disponibili anche i modelli di dichiarazione UNICO ENC e SC 2012 e IRAP 2012, con qualche novità rispetto allo scorso anno.
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LE ADDIZIONALI DI COMPARTECIPAZIONE DOPO IL DECRETO “SALVA ITALIA”
Dopo il decreto "Salva Italia", che ha elevato dallo 0,9 all' 1,23% l'aliquota dell'addizionale regionale di base, quale prelievo deve essere effettuato sui compensi sportivi che eccedono la quota esente di 7.500 euro? La differenza è di pochi euro, ma una normativa equivoca mette comunque in difficoltà società e associazioni sportive. L'articolo analizza approfonditamente il problema e, come nelle Newsletter di Fiscosport si è sempre cercato di fare, accanto al dettagliato esame delle norme, propone una soluzione coerente e praticabile. * Stefano Andreani, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Firenze
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28 FEBBRAIO 2012: SCADE IL TERMINE PER LA CERTIFICAZIONE DEI COMPENSI, PREMI, INDENNITA’ (ART. 25 LEGGE 133/99), DEI COMPENSI PROFESSIONALI E PER I MODELLI CUD – A cura di Pietro Canta *, Consulente Regionale Fiscosport Liguria
Presidenti, Dirigenti e Consulenti delle società e associazioni sportive dilettantistiche sono chiamati in questi giorni a un adempimento specifico del settore sportivo: la certificazione dei compensi, premi, indennità di trasferta e rimborsi forfetari di spese (art. 25 legge 133/99, modificato dall’art. 37, comma 2, legge n. 342/2000) percepiti nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche e per le collaborazioni coordinate e continuative in ambito amministrativo-gestionale (art. 90, legge 289/2002). * Pietro Canta, Ragioniere Commercialista e Revisore Contabile in Imperia
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IMPRESE IN CONTABILITA’ SEMPLIFICATA: le novità in materia di deduzione integrale dei costi “a cavallo” – A cura di Giuseppe Tomassoni *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
Nella precedente newsletter abbiamo trattato i regimi contabili adottabili dalle ASD che svolgono attività commerciali, rinviando al presente approfondimento l’analisi di una delle novità introdotte dal c.d. "decreto “Sviluppo” in materia di semplificazione delle norme a favore delle imprese, vale a dire la possibilità per le imprese in contabilità semplificate di dedurre i costi “a cavallo” di due periodi d’imposta nell’esercizio in cui è stato ricevuto il documento probatorio. * Giuseppe Tomassoni, Dottore Commercialista in Pesaro
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VADEMECUM DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E FISCALI PER SOCIETA’ E ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Capitolo 8: Le procedure di costituzione di una Associazione Sportiva Dilettantistica 1. L’atto costitutivo 2. Lo statuto: contenuto e clausole obbligatorie 2.1 Le clausole richieste dal codice civile 2.2 Le clausole statutarie richieste dall’art. 90 l. n. 289/2002 per la qualificazione di ente sportivo dilettantistico 2.3 Le clausole statutarie richieste dall’ordinamento sportivo 2.4 Le clausole statutarie richieste dall’art. 148 T.U.I.R. per la de-commercializzazione delle attività svolte nei confronti dei soci, associati e tesserati 3. Gli adempimenti successivi alla costituzione dell’ente * Giuliano Sinibaldi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Pesaro
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QUESITO N. 630 del 14/01/2012 – utente fiscosport n. 17303 – prov. di NAPOLI
Sono il presidente di un a.s.d. (regolarmente iscritta alla FISE quindi riconosciuta dal coni) che si occupa della promozione dilettantistica e sportiva delle discipline equestri, le nostre attività si svolgono in un maneggio che l'asd detiene in fitto ed il più delle volte al di fuori del maneggio per i concorsi. Ho da porvi qualche quesito: 1) l'associazione è proprietaria di alcuni cavalli sportivi, il famoso redditometro viene applicato anche alle associazioni? 2) può l'asd acquistare un camion con leaving per il trasporto dei cavalli e se si, può essere affidare la guida ad un terzo? 3) nel caso di concorsi ippici può l'associazione far gareggiare i propri associati, con i cavalli dell'associazione? 4) tutti i costi sostenuti per i concorsi esempio; trasporto, iscrizioni, box, albergo etc devono essere sostenuti dall'associazione? Risposta a cura di Marco D'Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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QUESITO N. 628 del 10/01/2012 – utente fiscosport n. 10285 – prov. di PARMA
Con la presente formulo il seguente quesito che ultimamente mi causa varie difficoltà di operatività per opposte interpretazioni della legge 398 sul limite del contante di € 561,46: un'Associazione Sportiva Dilettantistica con regime 398 quando paga i rimborsi spese o compensi agli atleti (si parla di cifre attorno ai 200 - 300 - 250 euro mensili per atleta) anzichè fare tanti assegni per ognuno di loro emette un assegno intestato firmato e girato dall'associazione stessa di qualche migliaia di euro (ad esempio 2.200 euro - 2.300 euro), lo incassa come contante e poi paga in contanti i vari atleti.Vedete qualche problema di antiriciclaggio e di superamento del limite di € 516,46 a rimborso o compenso per l'Associazione? Risposta a cura di Donato Foresta *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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QUESITO N. 627 del 09/01/2012 – utente fiscosport n. 1749 – prov. di MODENA
Una associazione sportiva dilettantistica è stata recentemente oggetto di verifica da parte della SIAE circa l’attività svolta nell’ultimo triennio. All’ASD in oggetto sono stati riscontrati alcuni pagamenti in contanti (circa una decina) per importi superiori ai 516,45 euro oltre all’incasso in contanti derivante da proventi legati all’organizzazione di eventi sportivi. Si precisa che - i versamenti in contanti a cui si fa riferimento si riferiscono a pluralità di quote di cui è stato prodotto elenco (cioè € 1.500,00 fatto di n. 10 quote con elenco nominativo da € 150,00); - per i pagamenti trattasi di prelievi per restituzioni di somme anticipate prevalentemente inferiori a euro 516,45. Si sottolinea a tal riguardo che l’associazione è in possesso di una contabilità, anche di cassa, in grado di permettere un’assoluta tracciabilità dei movimenti finanziari effettuati. In relazione a quanto contestato all’ASD verrebbe revocata l’agevolazione ires/iva legata all’applicazione della L.398/91 avendone comunque i requisiti (volume affari inferiore ai 250 mila euro, riconoscimento da parte del CONI, ecc.), per effetto della mancata tracciabilità finanziaria in alcuni pagamenti/incassi ai sensi dell’art. 25 comma 5 L. 133/99. Può essere contestabile tale linea di condotta in relazione a futuro avviso di accertamento da parte dei competenti uffici dell’amministrazione finanziaria. Che linea di difesa può essere esperita a tal riguardo? Risposta a cura di Donato Foresta *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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QUESITO N. 629 del 10/01/2012 – utente fiscosport n. 16656 – prov. di ENNA
Buongiorno, sono il presidente di una A.s.d. scuola di Danza, volevo porre il seguente quesito:Credo che la certificazione medica di idoneità alle attività sportive dilettantistiche non agonistica sia obbligatoria ai sensi del decreto Ministero della Sanità del 28 febbraio 1983, art. 1, comma b, e abbia validità annuale dalla data di rilascio. Il mio caso: all'atto di iscrizione (esempio 15/09/2011) la mamma di una bambina presenta il certificato (o fotocopia) di sana e robusta costituzione rilasciato dal medico in data primo ottobre 2010; ai fini dell'iscrizione il certificato è ancora valido essendo prodotto prima della scadenza dell'anno (1/10/2010 - 1/10/2011); Ora, detto certificato, alla data del primo ottobre 2011 (scadenza di un anno), dovrà essere rinnovato tenuto conto che non copre tutto l'anno accademico dalla data di iscrizione? ovvero è possibile utilizzarlo per tutto l'anno accademico visto che è stato prodotto per l'iscrizione prima della scadenza dell'anno? Da parte mia credo che alla scadenza dell'anno dovrebbe essere rinnovato anche se al momento dell'iscrizione era ancora valido, ma chiedo il Vostro autorevole parere. Ringraziando anticipatamente, invio distinti saluti e i complimenti per la gestione del sito veramente ottimo di contenuti sportivi.dott.ssa Rosanna Miritello Risposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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Siamo a porre una domanda come da oggetto in quanto, attraverso diverse fonti - mediche, istituzionali e Federazioni - ci giungono indicazioni opposte: chi sostiene che all'associazione vada consegnato il certificato medico in originale e chi sostiene che vada bene anche la copia. Qual è la normativa? Grazie mille