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Newsletter > edizione : 39/2007
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La relazione del Dott. Giuliano Sinibaldi al convegno nazionale fiscosport di Rimini (20/10/2007): LE COLLABORAZIONI SPORTIVE E I RAPPORTI DI LAVORO NELLO SPORT DILETTANTISTICO: TRATTAMENTO FISCALE E PREVIDENZIALE (2^ parte)
La prima parte è stata pubblicata nella newsletter n. 37/2007 del 15 novembre 2007. 5 – I RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO (cenni) Non è questa la sede per approfondire i diversi e numerosi aspetti legati alla disciplina del lavoro dipendente, si vogliono solo qui ricordare le principali caratteristiche ed i principali adempimenti a carico del datore di lavoro. Si sottolinea inoltre la necessità, qualora si intendesse procedere all’assunzione di lavoratori dipendenti, di avvalersi della consulenza e dei servizi di un professionista abilitato, trattandosi di adempimenti complessi che difficilmente un sodalizio sportivo è in grado di gestire al proprio interno. Appare opportuno evidenziare, in primo luogo, quanto segue: Qualora si instauri un rapporto di lavoro subordinato il trattamento, sia economico che a livello di organizzazione del rapporto di lavoro, non è rimesso alla libera contrattazione delle parti, ma è disciplinato dai Contratti Collettivi; la libera contrattazione, eventualmente, può prevedere esclusivamente trattamenti migliorativi; Sotto questo aspetto va segnalato che
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La relazione della Dott.ssa Valentina Di Renzo al convegno nazionale fiscosport di Rimini (20/10/2007): AGGIORNAMENTO SULLE ULTIME DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E PRONUNCE GIURISPRUDENZIALI IN MATERIA DI SPORT DILETTANTISTICO E FISCO (2^ parte).
La prima parte è stata pubblicata nella newsletter n. 36/2007 dell' 8 novembre 2007 (vedasi Novità - home page www.fiscosport.it - LE NEWSLETTERS DEL 2007 A PORTATA DI MANO) UN CHIARIMENTO SULL’ESENZIONE DELLA PUBBLICITA’ Il Ministero delle Finanze, con Nota del 3 aprile 2007, ha offerto chiarimenti in materia di esenzione dall’imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni per la pubblicità realizzata negli impianti utilizzati per manifestazioni sportive dilettantistiche con capienza inferiore a tremila posti. L’agevolazione, introdotta dall’art. 1, comma 128, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Finanziaria 2006), prevede l’esenzione dall’imposta dell’attività di pubblicità realizzata negli impianti utilizzati per manifestazioni sportive dilettantistiche con capienza inferiore a tremila posti, effettuata dalle associazioni sportive dilettantistiche e dalle società sportive dilettantistiche costituite in società di capitali senza fine di lucro. Alcuni Comuni hanno posto dei limiti all’applicazione di tale agevolazione ritenendo che l’esenzione non operasse quando la pubblicità veniva realizzata da soggetti commerciali che pubblicizzavano il loro nome, marchio o prodotto all’interno dell’impianto sportivo. Lo striscione dello sponsor non veniva pertanto considerato esente. La stessa Associazione nazionale Comuni italiani (ANCI), rispondendo ad un quesito posto in materia, ha affermato (in data 8.2.2006) che "la ratio della norma esonerativa nell’esplicazione del comma 128 della Legge 266/05 fa riferimento soggettivo alle dirette attività delle società sportive dilettantistiche, per cui non si ritiene legittima un’estensione delle esenzioni alle pubblicità commerciali degli sponsor delle società medesime". Di tutt’altro avviso il Ministero delle Finanze che finalmente ha posto fine al contenzioso in materia. Il Ministero afferma, infatti, che
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QUESITO N. 329 del 27/11/2007 – utente fiscosport n. 3214 – prov.di RAVENNA
Un'associazione sportiva affiliata alla Fiv con opzione 398, deve inziare un'attività di gestione darsena comunale data in concessione ad un'ATI dove l'associazione in questione è capogruppo. Ci si chiede se è opportuno revocare l'opzione 398 e gestire attività istituzione come attività separata art. 36 e l'attività commerciale per la gestione della darsena o meno. In secondo ordine, ci si chiede se i soci che usufruiscono della darsena devono ricevere fattura commerciale o possono versare un contributo, considerando sempre l'esenzione iva art. 4. Grazie. risposta a cura del Dott. Luca Corvi, Consulente Regionale Fiscosport Lombardia
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QUESITO N. 328 del 26/11/2007 – utente fiscosport n. 4386 – prov.di BERGAMO
Vorrei una precisazione in merito alla determinazione dell'iva da versare per un'associazione sportiva dilettantistica che ha optato per il regime agevolato previsto dalla legge 398/1991. L'iva da liquidare sui corrispettivi derivanti da attività di spettacolo indicate nella tabella C d.p.r. 633/72 viene determinata nei modi forfetari a senti art. 74 comma 6 dpr 633/72 e non nei modi ordinari previsti dall'art. 74 quater dpr 633/72? Grazie risposta a cura del Dott. Mauro Turri, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Milano
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QUESITO N. 327 del 26/11/2007 – utente fiscosport n. 7989 – prov.di FORLI’-CESENA
Gestisco una associazione calcio dilettantistica che ha esercitato l'opzione della Legge 398. L'iscrizione telematica al Registro del CONI è stata effettuata nel febbraio 2007. Deve essere rifatta annualmente o vale per sempre quella di febbraio 2007? Ringrazio anticipatamente. risposta a cura della Dott.ssa Patrizia Sideri, Consulente Provinciale Fiscosport Siena
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QUESITO N. 326 del 25/11/2007 – utente fiscosport n. 3617 – prov.di BARI
La nostra è un'associazione sportiva dilettantistica che si occupa di calcio. L'impianto sportivo da noi utilizzato è di proprietà dell'Amministrazione Comunale la quale annualmente eroga alla nostra associazione dei contributi. Il quesito che vorremmo porre è il seguente: posto che i contributi ricevuti da un ente pubblico (nel caso di specie dall'amministrazione comunale) rientrano tra i proventi istituzionali, si chiede se anche i contributi erogati ogni anno per la gestione e manutenzione ordinaria e il contributo erogato per il solo anno in corso per la manutenzione straordinaria dell'impianto sportivo rientrano fra i proventi istituzionali. risposta a cura del Rag. Maurizio Falcioni, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Rimini
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QUESITO N. 325 del 25/11/2007 – utente fiscosport n. 7208 – prov.di FROSINONE
L'IRAP è applicabile alle associazioni sportive dilettantistiche che svolgono solo attività istituzionale? risposta a cura del Rag. Pasquale Garofalo, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Pordenone
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QUESITO N. 323 del 24/11/2007 – utente fiscosport n. 7573 – prov.di RIMINI
Buongiorno, sono il Presidente di una Associazione sportiva dilettantistica in regine L.398/91 di Rimini, mesi addietro ho acquistato dei palloni da pallavolo presso un esercizio commerciale della Repubblica di San Marino con relativa fattura. La fattura che mi è pervenuta in sede dopo diversi mesi, in quanto doveva andare all'ufficio iva di Pesaro ed era al netto dell'iva. Devo registrare normalmente questa fattura come una ricevuta di spesa e che azione devo intraprendere per l'Iva. risposta a cura del Dott. Marco Fava, Consulente Provinciale Fiscosport Teramo
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QUESITO N. 324 del 24/11/2007 – utente fiscosport n. 5676 – prov.di ROMA
Salve, sono il Presidente di un'associazione polisportiva (vela, calcio, basket, judo, volley aerobica, ..), cluturale ed assistenziale non riconosciuta (fondata nel 1998 l'atto costitutivo e lo statuto non furono mai registrati, successivamente lo statuto è stato sadeguato secondo quanto previsto dall'attuale normativa, ma anch'esso non è stato registrato); visto l'espandersi delle attività e dei soci (circa 500) stiamo valutando la convenienza di ottenere il riconoscimento giuridico. In merito vorrei sapere: 1. Vantaggi/Svantaggi dell'Associazione Riconosciuta rispetto a quella non riconosciuta; 2. Iter da seguire e tempi necessari per richiedere ed a quale organo (prefettura, regione,...) il riconoscimento giuridico; 3. Un indicazione di massima dei relativi costi di cui al p.to 2 Grazie mille! risposta a cura del Dott. Roberto Conti, Consulente Provinciale Fiscosport Cremona
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QUESITO N. 321 del 23/11/2007 – utente fiscosport n. 7996 – prov.di VITERBO
Nell'ambito dell'inquadramento giuridico degli enti che operano nello sport, recentemente l'agenzia delle entrate ha formalizzato un opuscolo nel quale sono state compendiate alcune notizie afferenti le società sportive e le eventuali caratteristiche operative. Tuttavia, anche in questo caso, è stato omesso di dettagliare l'inquadramento giuridico dei comitati territoriali delle federazioni sportive nazionali lasciando sussistere ancora i dubbi interpretativi sul loro status e sulla relativa azione amministrativa che potrebbero porre in essere nell'ambito dei propri fini istituzionali. Se possibile, fornire chiarimenti. Grazie risposta a cura del Dott. Stefano Mainardis, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Pordenone
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Siamo a porre una domanda come da oggetto in quanto, attraverso diverse fonti - mediche, istituzionali e Federazioni - ci giungono indicazioni opposte: chi sostiene che all'associazione vada consegnato il certificato medico in originale e chi sostiene che vada bene anche la copia. Qual è la normativa? Grazie mille