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Newsletter > edizione : 5/2012
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MODELLO EAS: presentazione entro il 31 marzo (rectius: 2 aprile) in caso di intervenute variazioni – A cura della Redazione di Fiscosport
La presentazione del Modello EAS entro 60 giorni dalla propria costituzione costituisce uno degli adempimenti necessari per gli enti non commerciali di tipo associativo e per le associazioni e società sportive dilettantistiche che intendono fruire dell'agevolazione prevista dagli artt. 148 T.U.I.R. e 4 d.p.r. n. 633/1972. La normativa vigente prevede che, se nel corso dell'anno solare intervengono variazioni rispetto ai dati precedentemente indicati, il Modello vada ripresentato entro il 31 marzo dell'anno successivo. Ripercorriamo qui di quali variazioni si tratta e quali sono le modalità da seguire.
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UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA DEL DIRITTO ALLO SPORT
Sabato 3 marzo, a Roma , si è tenuta la prima assemblea spontanea di associazioni e società sportive dilettantisitche: davanti a nuove prospettive causate della crisi finanziaria che il paese sta attraversando, dove gli enti locali annullano o tagliano i contributi a favore dello sport, non progettano nuovi impianti sportivi né pensano a politiche di manutenzione per quelli esistenti, dove i piccoli sponsor si ritirano, dove una normativa civilistica e tributaria è sempre più aggrovigliata, dove fare il dirigente sportivo è divenuto un onere con troppe responsabilità, dove le famiglie hanno difficoltà nel sostenere le modeste spese per la frequenza ai corsi sportivi, ebbene, davanti a tutto ciò è tempo di ripensare e spendere bene le risorse disponibili e di promuovere una nuova cultura dello sport. * Enzo Marra, Componente Ufficio Studi CONI Napoli
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I TIFOSI SOSTENGONO L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA TARANTO CALCIO – A cura di Maurizio Mottola *, Collaboratore della Redazione Fiscosport
I tifosi del Taranto Calcio hanno realizzato una interessante iniziativa, di grande valore simbolico ma con un non trascurabile contenuto economico. La particolare fattispecie dell'operazione ha posto interrogativi di non facile soluzione e ha rappresentato lo spunto per un'approfondita analisi della sua struttura e un inquadramento dal punto di vista giuridico e fiscale. * Maurizio Mottola, Dottore Commercialista e Revisore Legale in Taranto
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DECRETO SEMPLIFICAZIONI: cosa cambia per le A.S.D.
Nel c.d. "Decreto semplificazioni" (d.l. 2 marzo 2012, n. 16) sono comprese alcune norme di sicuro interesse anche per le associazioni e le società sportive dilettantistiche: ci riferiamo alla possibilità di sanare le omissioni degli adempimenti formali (v. presentazione del Mod. EAS) e di partecipare al riparto del 5 per mille anche lì dove non sono stati assolti tutti gli adempimenti richiesti per l'ammissione del contributo, nonchè alle innovazioni introdotte nel c.d. "spesometro". * Stefano Andreani, Dottore Commercialista in Firenze e Giuliano Sinibaldi, Dottore Commercialista in Pesaro
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I PROFILI FISCALI DELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE E DEGLI ENTI NON COMMERCIALI – Seminario organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport delle Marche in collaborazione con il Comune di Ancona
Il 9 marzo 2012, dalle 9 alle 18 ad Ancona (Sala Terzo Censi, c/o Palarossini) si terrà una giornata di studio dal tema “ I profili fiscali delle associazioni sportive dilettantistiche e degli enti non commerciali ”. Il seminario, organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport delle Marche in collaborazione con il Comune di Ancona, vedrà la partecipazione, in qualità di Relatori, del dott. Giuliano Sinibaldi , Consulente regionale Fiscosport, della dott. Barbara Agostinis e della dott. Rosanna D'Amore , ambedue Collaboratrici Fiscosport. Di seguito il programma dettagliato e in allegato il relativo volantino.
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VADEMECUM DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E FISCALI PER SOCIETA’ E ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Capitolo 9 - Associazioni Sportive Dilettantistiche: il rapporto associativo 1. La definizione della qualifica di socio (associato) 2. Rapporto associativo e tesseramento 3. Le clausole statutarie in materia di ammissione dei soci 4. La domanda di ammissione e la delibera di accettazione 5. Il libro soci 6. La quota associativa e i corrispettivi specifici * Giuliano Sinibaldi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Pesaro
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QUESITO N. 637 del 15/02/2012 – utente fiscosport n.17612 – prov. di TREVISO
Buonasera, sono la segretaria di un'associazione sportiva dilettantistica iscritta nel registro del Coni e costituita nell'anno 2010.Vi scrivo in quanto come associazione non abbiamo presentato il modello EAS tenendo conto di quanto scritto sul sito dell'agenzia delle entrate dove specifica che sono esonerati dalla comunicazione dei dati "gli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del Coni che non svolgono attività commerciale".Come associazione abbiamo solo il codice fiscale ma oltre al costo della tessera annuale per l'affiliazione alla federazione, tra soci ci aiutiamo con dei contributi annuali che magari servono per acquistare dei biscotti, la macchina del caffè; il caffè e cose del genere che durante le riunioni utilizziamo tra di noi oppure per qualche cena sociale che poi compare sul rendiconto di fine anno.Domanda: questo viene considerata un'attività commerciale? Quali sono considerate effettivamente le attività commerciali che un'associazione non dovrebbe svolgere?Non avendo inviato il modello EAS perdiamo tutti i benefici che un'associazione trae a livello fiscale con i regimi agevolati? Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 636 del 07/02/2012 – utente fiscosport n. 7459 – prov. di BOLZANO
Una ASD costituita da diversi anni opera con il solo codice fiscale ed è iscritta al CONI. Finanzia la propria attività di sport dilettantistico (rivolto principalmente a minori) come segue: - quote associative per iscrizione annuale; - corrispettivi specifici mensili in funzione dell'attività sportiva fatta dagli associati e della categoria sportiva di appartenenza (junior/senior); - compensi per attività occasionale di sponsorizzazione di modesto importo; - erogazioni liberali da parte di alcuni associati; - contributi Comune e Provincia; - contributi federali per organizzazione di gare. La ASD non ha mai aperto partita iva in quanto l'attività, senza alcun fine di lucro, viene esercitata esclusivamente a favore degli associati e le sponsorizzazioni sono del tutto marginali e occasionali. E' corretto continuare a operare fuori campo iva? O è meglio aprire la PI (almeno per le sponsorizzazioni)? La ASD, considerandosi società sportiva iscritta al Coni e senza esercizio di attività commerciale, non ha fatto la comunicazione EAS entro il 31 marzo 2011. Oggi, rendendosi conto che ha probabilmente sbagliato, vorrebbe regolarizzare la sua posizione procedendo a una comunicazione EAS tardiva. E' possibile fare il ravvedimento? La mancata comunicazione EAS mette a rischio le annualità pregresse o anche il futuro? Se la comunicazione viene fatta entro il 31.03.2012 per quali annualità non si è a posto? Grazie. Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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QUESITO N. 635 del 04/01/2012 – utente fiscosport n. 16185 – prov. di BELLUNO
Buongiorno,una Associazione Sportiva Dilettantistica svolgente attività pallavolistica in regime forfettario legge 398 è così strutturata: - attività agonistica serie B/2 femminile - attività a livello giovanile femminile - attività a livello giovanile maschile L'Associazione ha un Presidente e n. 3 Vicepresidenti, uno per ogni settore di attività.Vengono predisposti n. 3 distinti rendiconti per ogni settore e un rendiconto generale.I costi della serie B/2 sono enormemente superiori a quello degli altri settori.I componenti del Consiglio Direttivo vorrebbero tenere distinte le responsabilità sia civili che penali fra i vari settori e soprattutto vorrebbero che ogni distinto settore, e soprattutto la B/2, abbiano una distinta autonomia patrimoniale tramite la responsabilità dei singoli Vicepresidenti e dirigenti connessi.Esiste, però, un'unica associazione con un unico codice fiscale e un unico codice Fipav.E' possibile creare questa distinzione di responsabilità patrimoniale stipulando una scrittura interna fra i vari responsabili dei settori in cui si specifica che ogni parte dell'associazione risponde in proprio delle responsabilità patrimoniali?Naturalmente questa scrittura avrebbe solo una valenza interna all'Associazione.In che forma dovrebbe essere redatta (atto pubblico? scrittura privata registrata? o semplice scambio di corrispondenza?)Eventualmente avreste la possibilità di fornire una consulenza al riguardo o di fornire una bozza di scrittura? Risposta a cura di Barbara Agostinis *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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SERATE DI AGGIORNAMENTO Discipline del Mare/Fiscosport – In LIGURIA dal 15 al 30 marzo 2012
I problemi fiscali delle Associazioni Sportive Dilettantistiche sono ben presenti ai Presidenti regionali delle federazioni unite dalla comune utilizzazione del mare come palestra e campo di regata, ed è per questo motivo che la Commissione Discipline del Mare del CONI Liguria ha colto con estrema attenzione l'offerta dei professionisti esperti in materie fiscali sportive di Fiscosport organizzando una serie di incontri sugli adempimenti civilistici / istituzionali. Qui di seguito il prosieguo della lettera inviata dalla Commissione Discipline del Mare a tutte le associazioni affiliate alle 13 federazioni aderenti e in allegato l'estensione dell'invito a cura del C.P. CONI di Imperia per tutte le associazioni affiliate alle altre Fsn/Dsa/Eps - limitatamente alla serata del 20/03/2012 a Imperia .
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Siamo a porre una domanda come da oggetto in quanto, attraverso diverse fonti - mediche, istituzionali e Federazioni - ci giungono indicazioni opposte: chi sostiene che all'associazione vada consegnato il certificato medico in originale e chi sostiene che vada bene anche la copia. Qual è la normativa? Grazie mille