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Newsletter > edizione : 7/2011
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SPECIALE DICHIARAZIONI – Editoriale a cura della Direzione Fiscosport
Speciale Dichiarazioni Dopo la scorsa Newsletter monotematica sui bilanci, non poteva mancare, in questo periodo dell'anno, quella sulle dichiarazioni. Il taglio è leggermente diverso, perchè non abbiamo voluto dare un quadro d'insieme delle problematiche che presentano le dichiarazioni dei redditi delle società e associazioni sportive e dei loro interlocutori, ma affrontare alcuni specifici aspetti dei rapporti fra sport dilettantistico e adempimenti dichiarativi tributari.
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LA CERTIFICAZIONE ETICA NELLO SPORT – A cura del dott. Enzo Marra – Collaboratore della Redazione Fiscosport – Napoli
Nasce in Italia la certificazione etica per lo sport aperta alle Società e alle Associazioni sportive. L’iniziativa di certificazione che segue la logica del “Rating” tende a superare la rigida e schematica valutazione dei processi amministrativi contabili di gestione per aprirsi ad un nuovo approccio di valutazione, dove vengono coinvolte tutti gli attori protagonisti della filiera sportiva ovvero gli atleti, le famiglie, i dirigenti sportivi, gli allenatori, i preparatori atletici, i medici sportivi, la scuola, lo sponsor, il sistema assicurativo, i tifosi, l’ambiente economico e finanziario. L’obiettivo è quello di promuovere un modello virtuoso di gestione dello sport che diventi punto di riferimento per il continuo miglioramento delle organizzazioni sportive, facendo maturare un ambiente sportivo che diventa eticamente esemplare e in grado di coinvolgere tutte le parti interessate e impegnate nello sport.
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IL 5 PER MILLE PER L’ANNO 2011 – A cura del rag. Gianpaolo Concari, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Soragna (PR)
Con qualche preoccupazione circa la disponibilità dei fondi, riparte l’operazione 5 per mille per l’anno 2011. I tempi, quest’anno, sono un po’ più lunghi. Forse troppo lunghi.
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LA DEDUCIBILITA’ DELLE EROGAZIONI LIBERALI IN FAVORE DI ENTI SPORTIVI DILETTANTISTICI – A cura del dott. Francesco Sisani, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Firenze
Una delle maggiori criticità dello sport dilettantistico è rappresentata dalla difficoltà nel reperire i mezzi finanziari necessari per il sostenimento della propria attività. In questo senso agli incassi derivanti dall’attività sportiva svolta con pubblico pagante, ai diritti radiotelevisivi, agli introiti da parte degli sponsor, ai corrispettivi derivanti dalla cessione degli atleti, si sono sempre più affiancati altri canali meno “tradizionali” di reperimento delle risorse, che – talvolta associati a benefici fiscali riconosciuti ai soggetti eroganti – possono costituire una valida e integrativa forma di finanziamento dell’attività degli enti che operano nel settore dello sport dilettantistico.
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LA TASSAZIONE DEI COMPENSI PER ATTIVITA’ SPORTIVE DILETTANTISTICHE – A cura del dott. Giuseppe Tomassoni, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Pesaro
L’attuale normativa di riferimento per la tassazione dei compensi erogati per attività sportive è contenuta nell’art. 67, co. 1, lett. m), del d.p.r. n. 917/86, il quale prevede che rientrino nella categoria dei redditi diversi “ le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi erogati ai direttori artistici ed ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da parte di cori, bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche, e quelli erogati nell'esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali, dall'Unione Nazionale per l'Incremento delle Razze Equine (UNIRE), dagli enti di promozione sportiva e da qualunque organismo, comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche e che da essi sia riconosciuto. Tale disposizione si applica anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche ”. Tale norma è un fondamentale riferimento per le società e associazioni sportive dilettantistiche che, al fine di perseguire il loro scopo istituzionale, si avvalgono usualmente delle prestazioni di soggetti ai quali vengono erogati, a seconda delle varie tipologie di rapporto, compensi, premi, rimborsi e indennità; tali somme, in presenza dei requisiti richiesti dalla legge, godono di un regime fiscale e previdenziale agevolato.
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LA DETRAZIONE PER SPESE PER ATTIVITA’ SPORTIVA DI RAGAZZI FRA 5 E 18 ANNI DI ETA’
Sull'argomento sono già stati pubblicati su Fiscosport tre articoli: il primo al momento della pubblicazione del D.M. attuativo, il secondo al momento in cui sono state pubblicate le istruzioni ministeriali per le prime dichiarazioni dei redditi nelle quali tale agevolazione poteva essere fatta valere, il terzo con i testi delle disposizioni di Legge. In occasione della newsletter che si occupa in gran parte di argomenti legati proprio alle dichiarazioni dei redditi ci è parso opportuno proporre una sintesi di tali lavori, riunendone ed aggiornandone i contenuti.
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VADEMECUM DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E FISCALI PER SOCIETA’ E ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE
Capitolo 2 1. La disciplina tributaria dei sodalizi sportivi dilettantistici; il d. lgs. n. 460/1997 (cenni) 2. L’art. 90, l. 289/2002: norme in materia di società ed associazioni sportive dilettantistiche 3. La forma giuridica e i requisiti statutari dei sodalizi sportivi dilettantistici 4. L’art. 7, l. 27/07/2004 n. 186: il riconoscimento ai fini sportivi da parte del CONI
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QUESITO N. 561 del 12/03/2011 – utente fiscosport n. 10333 – prov.di SAVONA
Buongiorno,siamo una Società Sportiva Dilettantistica (LegaNavale) riconosciuta dal Coni e affiiliata alla FIV. Vorremmo avere un parere in merito alla seguente legge: Dipendenti pubblici (art. 90, comma 23)."L’art. 90, comma 23, prevede la possibilità per i dipendenti pubblici di prestare, fuori dall’orario di lavoro, la propria attività a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza. L’attività svolta deve essere a titolo gratuito e, pertanto, ai dipendenti pubblici non possono essere riconosciuti emolumenti di ammontare tale da non configurarsi come indennità e rimborsi di cui all’art. 67, comma 1, lett. m) del TUIR." Tale disposizione dice che il dipendente pubblico può svolgere attività gratuita ma nel contempo l'art. 67 comma 1 lettera m) dice che i lavori di segreteria rientrano nei 7500 euro esenti tasse.Pertanto la nostra domanda è la seguente: un dipendente pubblico può svolgere nei week-end lavori di segreteria e rientrare nei 7500 euro esente tasse? Oppure deve farlo solo gratuitamente? O non può farlo? Il dipendente deve chiedere il nulla osta all'Ente Pubblico o basta una sua dichiarazione? Risposta a cura della dott. Barbara Agostinis, Collaboratrice della Redazione Fiscosport - Pesaro
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QUESITO N. 560 del 10/03/2011 – utente fiscosport n. 3718 – prov. di TERAMO
Sono il presidente di una squadra di calcio di promozione, a cui elargiamo premi fino al limite di 7.400,00 euro, ma vorremo dare un rimborso kilometrico secondo le tariffe ACI agli atleti fuori comune. Vorrei sapere se detto rimborso si somma con quello precedente ed è quindi soggetto a tassazione; se sì, come va indicato sul mod. 770. Nel ringraziarVi anticipatamente, porgo distinti saluti. Risposta a cura della Dott. Francesca Scendoni, Collaboratrice della Redazione Fiscosport - Porto San Giorgio (FM)
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QUESITO N. 562 del 19/03/2011 – utente fiscosport n.12003 – prov. di VICENZA
Siamo una associazione sportiva dilettantistica che opera in provincia di Vicenza. Ci giungono informazioni contrastanti in materia fiscale e vorremmo porvi il seguente quesito: Nell’anno 2010, ad un nostro socio-collaboratore con un reddito di 25.000 euro da lavoro dipendente, è stato corrisposto un rimborso spese forfetario di 3.650 euro per attività connesse alla promozione sportiva dilettantistica. Vi chiediamo se il nostro socio deve dichiarare il rimborso spese nel suo 730 del 2011. Se si, in quale casella e quale tassazione gli verrà operata. Risposta a cura del rag. Maurizio Falcioni, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Rimini
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie