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Newsletter > edizione : 8/2011
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I RAPPORTI DI LAVORO, IL LIBRO UNICO DEL LAVORO, LA COMUNICAZIONE PREVENTIVA AL CENTRO PER L’IMPIEGO: un elaborato operativo di primo utilizzo per valutare le caratteristiche del rapporto e gli obblighi amministrativi immediati
Lavoro autonomo, lavoro occasionale, collaborazioni coordinate e continuative, prestazioni sportive dilettantistiche, collaborazioni coordinate e continuative di natura amministrativo gestionale, lavoro subordinato, lavoro accessorio e lavoro somministrato: sono questi i rapporti di lavoro che possono instaurarsi nell’ambito di associazioni e società sportive dilettantistiche. Fiscosport ha, da sempre, trattato in maniera approfondita le problematiche legate ai rapporti di lavoro che possono instaurarsi nell’ambito dei sodalizi sportivi; pertanto il presente documento non vuole essere un “manuale” di diritto del lavoro ma bensì un elaborato “operativo” che possa dare una risposta di massima, ma immediata, alle caratteristiche delle “figure” lavorative coinvolte, oltre che agli adempimenti dettati dalla materia giuslavoristica.
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LA PROBLEMATICA DEI SOCI MINORI DI ETA’: rapporto associativo, tesseramento federale, soci minori di età; rappresentanza legale, democraticità della struttura e clausole statutarie – A cura di Biancamaria Stivanello e Patrizia Sideri
Oggetto del presente intervento è l’analisi delle problematiche legate alla presenza, in moltissime associazioni sportive dilettantistiche, di associati minori di età. In particolare, saranno analizzati i seguenti aspetti: - rapporto associativo: natura giuridica; - tesseramento federale; - soci minori di età; - la capacità naturale dei minori; - soci minori e tesseramento; - soci minori e democraticità della struttura associativa; - esempi di clausole statutarie.
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IL CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE – A cura della dott. Francesca Scendoni, Collaboratrice della Redazione Fiscosport – Porto San Giorgio (FM)
Il tema delle collaborazioni, che debbono affrontare gli enti sportivi dilettantistici per garantire il buon funzionamento della struttura e della gestione delle diverse attività all’interno, è uno dei problemi più complessi che le stesse si trovano ad affrontare. Laddove non si configuri la fattispecie delle prestazioni volontarie e gratuite da parte degli associati né delle attività rientranti nell’art. 67, co. 2 lettera m) del T.U.I.R., il ricorso al rapporto retribuito diviene obbligatorio. Le tipologie del lavoro retribuito si diversificano a seconda delle esigenze dell’ente e della tipologia del soggetto che lo eroga. A tal fine si distinguono le fattispecie di lavoro dipendente, lavoro autonomo “professionale”, lavoro autonomo occasionale, lavoro a “progetto”, lavoro coordinato e continuativo ed il contratto di associazione in partecipazione. In questa sede cerchiamo di approfondire quest’ultima tipologia; premesso che l’utilizzo dello stesso presuppone la presenza di un’impresa o di un affare, in ambito sportivo lo si utilizza solo in relazione alla sfera commerciale dell’attività associativa, quale ad esempio la gestione di un servizio di ristoro.
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L’EDITORIALE – A cura della Direzione di FISCOSPORT
Cari Amici, l'occasione delle imminenti festività pasquali ci offre il pretesto per presentarvi una novità che Fiscosport ha introdotto nel proprio ambito comunicativo con il mondo dello sport: da qualche giorno, infatti, siamo presenti anche con una nostra pagina all'interno di Facebook. Molti tra Voi potranno stupirsi, chiedendosi cosa abbiamo in comune con quell'accozzaglia di ragazzini che perde il proprio il tempo scambiandosi frasi sciocche e video nella migliore delle ipotesi inutili... Ma chi frequenta e conosce il Web sa che questa è un'immagine spesso distorta e molto enfatizzata dei social-network, che possono invece essere invece importanti strumenti di comunicazione e di relazione all'interno di una comunità con interessi omogenei.
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QUESITO n. 570 del 23/03/2011 – utente fiscosport n. 7573 – prov. di RIMINI
Salve, sono un presidente di una ASD. Alcuni giorni fa parlando con un commercialista mi ha detto che avrei dovuto annualmente portare una copia del registro iva minori alla Siae. Io gli ho risposto che alla Siae ci sono andato nel 1998 a consegnare l'opzione alla 398 di cui ho copia timbrata da loro e null'altro. Io non ho mai consegnato annualmente niente e loro non mi hanno più richiesto niente. Vi chiedo: quello che mi ha detto il commercialista doveva essere fatto? è obbligatorio? come faccio ora per rimediare? Risposta a cura del dott. Donato Foresta, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Milano
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QUESITO n. 569 del 31/03/2011 – utente fiscosport n. 11496 – prov. di CHIETI
Buongiorno, siamo una Associazione Sportiva Dilettantistica regolarmente iscritta al Coni e i nostri iscritti regolarmente tesserati. Abbiamo partecipato e vinto l'appalto per la gestione di un impianto sportivo.di proprietà comunale. Tra gli obblighi in gara c'era la ristrutturazione di parte di esso. La ristrutturazione dell'impianto è assoggettata ad iva? Se si, con quale aliquota? Risposta a cura del dott. Donato Foresta, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Milano
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QUESITO n. 565 del 03/04/2011 – utente fiscosport n. 7068 – prov. di PADOVA
Buon giorno, sono un fiduciario CONI della provincia di Padova, un gruppo sportivo che sta per nascere mi ha chiesto se la denominazione obbligatoria "associazione sportiva dilettantistica" può essere SOSTITUITA in "UNIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA ". Risposta a cura del dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO n. 567 del 30/03/2011 – utente fiscosport n. 11630 – prov. di ROMA
La nostra associazione sportiva dilettantistica in regime forfettario di cui alla legge 398/1991, ha in atto un contratto di consulenza fiscale e tributaria - non specificatamente riferito nè all'attività istituzionale nè a quella commerciale svolta dall'associazione - con un professionista che viene pagato previa presentazione di regolare fattura, comprensiva di rivalsa INPS. Gradirei sapere da parte vostra se l'importo totale annuo di queste parcelle professionali vanno riportati nel Quadro IE della Dichiarazione IRAP dell'Associazione e, in caso affermativo, in quale Sezione e Rigo dello stesso Quadro IE. Risposta a cura del dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO n. 564 del 03/03/2011 – utente fiscosport n.11692 – prov. di ROMA
Un presidente di una associazione sportiva dilettantistica svolge le mansioni amministrativo gestionali dell'associazione (raccolta iscrizioni, aggiornamento libri sociali, prima nota...). E' possibile remunerare tali mansioni con il trattamento riservato alle CO.CO.CO amministrativo gestionali (art. 67 T.U.I.R.) oppure la carica rivestita rappresenta un ostacolo a questa opportunità? Risposta a cura del dott. Maurizio Mottola, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Taranto
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QUESITO n. 568 del 03/04/2011 – utente fiscosport n. 10014 – prov. di VENEZIA
Buongiorno, sono il socio di un'associazione sportiva dilettantistica - sci club- che ha optato per la 398/91. Ho dei dubbi in merito ai proventi che noi incassiamo per il trasporto in autobus per le uscite sulla neve domenicali. Le casistiche sui quali ho dei dubbi sono sostanzialmente due: 1) quando effettuiamo le uscite domenicali con i soci, noleggiamo l'autobus per raggiungere il posto dove andiamo a sciare; 2) in occasione dei 3-4 giorni sulla neve dove noi troviamo un albergo e noleggiamo l'autobus. Il dubbio è se questi due casi rientrino nell'art. 148, comma 4 o comma 3. Se da un lato l'art. 148 comma 3 mi decommercializza i corrispettivi specifici incassati in diretta attuazione degli scopi istituzionali (ritengo sicuramente che il punto 1 rientri in questo caso), dall'altro il comma 4 dice che non sono decommercializzati l'organizzazione di viaggi e soggiorni turistici. Secondo voi, considerato che per la nostra associazione queste attività sono indispensabili alla realizzazione degli scopi istituzionali, i due casi sopra esposti rientrano nell'ambito commerciale? Risposta a cura del dott. Francesco Sisani, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Firenze
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Siamo a porre una domanda come da oggetto in quanto, attraverso diverse fonti - mediche, istituzionali e Federazioni - ci giungono indicazioni opposte: chi sostiene che all'associazione vada consegnato il certificato medico in originale e chi sostiene che vada bene anche la copia. Qual è la normativa? Grazie mille