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Newsletter > edizione : 8/2012
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LA VALENZA IN GIUDIZIO DEI QUESTIONARI DISTRIBUITI DAI VERIFICATORI AI FREQUENTATORI DI UN CENTRO SPORTIVO
Il tema delle dichiarazioni di terzi rilasciate nella fase stragiudiziale è attuale e notevolmente rilevante soprattutto nell'utilizzo degli strumenti alternativi al giudizio dinanzi alla Commissione Tributaria e l’Agenzia delle Entrate sembra sempre più spesso avvalersene soprattutto in ambito sportivo. * Francesca Scendoni, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Porto San Giorgio (FM)
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ENTI NON COMMERCIALI, ENTI ASSOCIATIVI e ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE: differenziazione ai fini tributari – Parte terza – A cura di Francesco Sisani * Collaboratore della Redazione di Fiscosport
Prosegue in questo numero la disamina della figura dell'associazione sportiva dilettantistica come potenziale fruitrice di agevolazioni proprie dei diversi regimi nei quali la medesima può riconoscersi (tanto ente non commerciale, di cui al Capo III del titolo II del T.U.I.R., quanto un ente associativo, tanto infine una associazione senza scopo di lucro, inquadrabile nell’ambito del regime forfetario di cui alla legge n. 398/1991) . Negli scorsi numeri l'analisi ha avuto per oggetto la qualificazione delle a.s.d. come enti non commerciali, con le conseguenze che da ciò discendono sotto il profilo fiscale (Prima parte: Newsletter Fiscosport n. 6/2012 del 22 marzo 2012) e con le questioni legate agli obblighi contabili (Seconda parte: Newsletter Fiscosport n. 7/2012 del 5 aprile 2012 ). In questa Terza parte si guarda all'associazione sportiva dilettantistica quale ente associativo destinatario del particolare regime agevolativo di cui all’art. 148 del T.U.I.R. e all’art. 4, comma 4 del d.p.r. n. 633/72. * Francesco Sisani, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Firenze
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DISPOSIZIONI REGIONALI IN MATERIA DI SPORT E TEMPO LIBERO DELLA REGIONE MARCHE
La Regione Marche ha approvato la Legge regionale 2 aprile 2012, n. 5, Disposizioni regionali in materia di sport e tempo libero (con cui sono state abrogate le leggi regionali 1° agosto 1997 n. 47; 23 gennaio 1992 n. 9; 25 maggio 1976 n. 14; 30 ottobre 1973 n. 30 e il regolamento regionale 28 febbraio 2005 n. 1). * Barbara Agostinis, Avvocato,Docente di diritto dello sport presso la Facoltà di Scienze Motorie Università di Urbino “Carlo Bo”
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SPESOMETRO 2011: per la scadenza del prossimo 30 aprile finalmente regole chiare, ragionevoli e definitive … O no?
L'Interrogazione parlamentare del 28 marzo e il comunicato stampa del 5 aprile forniscono gli ultimi tasselli a una normativa tanto banale nel contenuto quanto travagliata nella formulazione. Ma saranno veramente gli ultimi, e soprattutto: i dubbi sono tutti chiariti? * Stefano Andreani, Dottore Commercialista e Revisore Legale in Firenze
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Quesito N. 646 del 15/03/2012 – utente fiscosport n. 6019 – prov. di BERGAMO
Un atleta cittadino americano riceve compensi ex L.133/99 e successive modificazioni da una società sportiva dilettantistica regolarmente iscritta al Registro Coni.Dato l'obbligo di applicare anche all'atleta straniero la ritenuta fiscale per le somme eccedenti i 7.500 € (come da Vs risposta a Quesito n.263 del 18/02/2007), il cittadino americano è obbligato a richiedere il codice fiscale? Anche al solo fine di permettere il corretto adempimento della certificazione e dell'invio del 770? Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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Quesito N. 648 del 11/04/2012 – utente fiscosport n. 16273 – prov. di BERGAMO
Sono presidente di un'A.S.D. di Atletica Leggera con sede in provincia di Bergamo. Ricevendo cospicue donazioni da un imprenditore di una società finanziaria con sede in Lugano, ho sempre effettuato autofatturazione, calcolando e versando l'IVA. L'imprenditore però ha specificato che sta effettuando una donazione a titolo personale e che non si tratta di sponsorizzazione. Come debbo procedere per le future somme? (non credo che potrei chiedere la restituzione di quelle pregresse) e, in generale, come si documenta una donazione o una liberalità? Risposta a cura di Donato Foresta *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 647 del 11/04/2012 – utente fiscosport n. 11068 – prov. di FORLI’
Buongiorno, sono il Presidente di una ASD. Insieme agli altri membri del Consiglio Direttivo stiamo valutando la possibilità di iscriverci all'Albo Provinciale delle APS. I funzionari ci riferiscono che pur essendo ASD, se la nostra Associazione ha tutti i requisiti, statutari ecc, è possibile effettuare questa iscrizione. Le APS però, da quanto sappiamo, hanno qualche particolarità rispetto alle ASD, come per esempio il fatto di avvalersi principalmente di attività volontaria, libera e gratuita, e quindi non prevedono rimborsi spesa forfetari o compensi ex art. 67 e 69 Tuir. La nostra domanda è quindi la seguente: nel caso ci iscrivessimo all'Albo della APS in Provincia, tale riconoscimento prevarrebbe sulla nostra qualifica di ASD o alla nostra Associazione rimarrebbero i caratteri peculiari di ASD acquisendo solo una cosa in più? O ancora, i caratteri distintivi di ASD rimangono in ambito sportivo mentre prevale la normativa APS in ambito di progetti particolari legati a tale qualifica che la nostra ASD dovesse attivare? Risposta a cura di Marco D'Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 645 del 03/04/2012 – utente fiscosport n. 9749 – prov. di TRIESTE
La mia ASD in regime di 398 gestisce con concessione comunale un palazzetto con annessa autorimessa da 74 posti. I posti macchina sono affittati sia a SOCI sia a non soci a un canone mensile di 80 euro (totale introito massimo annuo lordo circa 70.000 euro). Si chiede se sul contratto di affitto vada applicata l'IVA, e in caso affermativo se se ne possa versare il 50% come le altre attività commerciali, infine se ai fini dell'imponibile Ires si calcoli sempre il 3%.Si precisa che i posti macchina affittati ai soci sono collegati all'attività sportiva istituzionale (frequentatori della palestra), mentre quelli ai non soci sono semplicemente persone del rione che piazzano lì la macchina. Risposta a cura di Marco D'Isanto*, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 649 del 19/03/2012 – utente fiscosport n. 7384 – prov. di GENOVA
Siamo un circolo sportivo dilettantistico inserito nel comprensorio Pegli 2 nel Comune di Genova. Il comprensorio è proprietario di 2 piscine che vengono gestite da noi con rego la re contratto approvato dai Delegati delle varie unità abitative e firmato dall’Amministratore del Comprensorio. Gli utenti delle piscine pagano un ingresso diversificato: per i Soci del Circolo euro X; per i non Soci del Circolo euro X + 20% per I.V.A. perché abbiamo sempre considerata la gestione delle piscine come commerciale e non istituzionale. Alcuni utenti NON Soci asseriscono che presentando una tessera ENDAS devono essere considerati Soci a tutti gli effetti e quindi non devono pagare l’I.V.A. Gradiremmo avere un vostro parere in merito. Ringraziando per la gentile col la borazione restiamo in attesa e porgiamo distinti saluti. Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie