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Newsletter > Newsletter Fiscosport n. 10/2015
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RACCOLTA FONDI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19337
In merito al tema della raccolta fondi da parte di una a.s.d. vengono posti i seguenti quesiti: se corrisponda al vero che una a.s.d. in 398/91, allo scopo di autofinanziarsi, abbia la facoltà di realizzare, con cadenza annuale, una o massimo due raccolte fondi e/o manifestazioni con esenzione IVA e IRES; se vi siano differenti interpretazioni fiscali sull’argomento; se per realizzare una raccolta fondi l’a.s.d. possa organizzare una gara sportiva (corsa podistica), aperta a tutti gli atleti, anche non tesserati al medesimo ente di affiliazione di riferimento, e raccogliere le quote d’iscrizione chiedendo loro un importo fisso; laddove il costo d’iscrizione alla gara sportiva pagato dagli atleti partecipanti, includa diverse prestazioni tra le quali l’assistenza sanitaria, la copertura assicurativa, e un ristoro finale dove vengono distribuiti frutta, bevande analcoliche, acqua e panini, se per la distribuzione di questi generi, senza la richiesta di un corrispettivo specifico, sia necessario adempiere a qualche obbligo organizzativo; se nel materiale pubblicitario della gara sportiva si debba specificare che si tratta di raccolta fondi; se per documentare i proventi della raccolta fondi si debbano rilasciare ricevute generiche; se i proventi della raccolta fondi e/o di manifestazioni sportive debbano essere destinati a un progetto specifico oppure possano essere impiegati per l’attività associativa senza ulteriori specificazioni.
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Modifiche allo Statuto o redazione/approvazione di un Regolamento Amministrativo interno – Risposta al Quesito dell’Utente n. 11043
Una a.s.d. affiliata a un EPS chiede se nei due casi sottoelencati sia necessario apportare modifiche allo Statuto o se sia invece sufficiente stilare un Regolamento interno approvato dal Consiglio Direttivo: a) l’anno sociale non coincide con l’anno sportivo di tesseramento atleti all’EPS; ciò comporta che a livello amministrativo occorre elaborare 2 rendiconti economico-finanziari, e l’Assemblea Ordinaria è chiamata ad approvare (entro aprile dell’anno successivo) sia quello che fa riferimento all’anno sociale precedente (anno contabile) sia quello che fa riferimento al periodo sportivo non ancora terminato (da settembre ad aprile)? b) il versamento della quota associativa annuale, soprattutto per i soci minorenni, ma anche per i membri del CD/dirigenti/istruttori, avviene di norma a settembre: considerando l’anno sociale (vedi punto a.) questa scadrebbe a dicembre dello stesso anno; pertanto dovrebbe essere nuovamente riversata entro la data di convocazione dell’Assemblea Ordinaria (se questa si riunisce a partire da gennaio ad aprile dell’anno successivo) per godere dei propri diritti associativi. Si potrebbe estendere la validità della quota associativa per 12 mesi a partire dalla data di versamento (es. sulla ricevuta scrivere quota associativa 2014/2015)?
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 31 maggio (rectius: 1 giugno) 2015
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 1 giugno 2015 (il 31 maggio cade infatti di domenica). Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)
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OBBLIGO DI REGISTRAZIONE di convenzioni tra s.s.d. – Risposta al Quesito dell’Utente n. 7957
Due società sportive dilettantistiche affiliate allo stesso Ente di Promozione Sportiva e iscritte al Registro CONI stipulano una convenzione per svolgere congiuntamente la propria attività istituzionale nel medesimo locale. La convenzione prevede un corrispettivo da corrispondersi alla società che metterà a disposizione istruttori qualificati nelle discipline sportive oggetto della convenzione. Tale corrispettivo si è ritenuto di carattere non commerciale e quindi non imponibile sia ai fini delle imposte dirette sia dell'IVA. Si chiede se esista un obbligo di registrazione di tale convenzione e quale sia l'esatta misura dell'imposta di registro da versare.
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TRACCIABILITÀ E USO CONTANTI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19297
Si chiede quale sia il limite all'uso dei contanti: in particolare se possa essere liquidata in contanti una fattura di € 500,00 emessa prima del 1°gennaio 2015 e - visto che il limite è stato innalzato a € 1.000,00 - se oggi si possa emettere fattura di 800,00 € e ricevere il pagamento in contanti. Si chiede inoltre quali siano i limiti di cifra per i rimborsi agli atleti.
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IRAP E A.S.D. CHE SVOLGONO ESCLUSIVAMENTE ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Risposta al Quesito dell’Utente n. 16532
Un'associazione sportiva dilettantistica affiliata regolarmente alla propria Federazione svolge unicamente attività istituzionale, non ha proventi commerciali ed eroga solo rimborsi sportivi esenti ai 4/5 tecnici per un valore totale annuo di circa 10.000 €: si chiede se sia tenuta a fare la dichiarazione IRAP, anche qualora questa fosse a importo zero.
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RESI NOTI GLI AVENTI DIRITTO AL 5 PER MILLE PER L’ANNO 2013
Sul sito dell'Agenzia delle Entrate sono finalmente disponibili gli elenchi definitivi dei beneficiari con le scelte espresse dai contribuenti e gli importi assegnati agli enti ammessi al riparto per l’esercizio 2013. Nello stesso giorno sono stati pubblicati gli elenchi provvisori per il 2015.
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ESENZIONE ICI PER GLI IMMOBILI DESTINATI A FINALITA’ SPORTIVE APPLICABILE ANCHE ALLA SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA (Commento a C.T.R. Milano 05/05/2015 n. 1887)
Una recentissima sentenza della C.T.R. di Milano statuisce che l'agevolazione ICI prevista dall'art. 7, lettera i), del d. lgs. 30 dicembre 1992, n. 504 a favore delle associazioni sportive dilettantistiche sia applicabile anche alle società sportive dilettantistiche. Ricordiamo che, ai fini IMU, l'art. 9, comma 8, del d.lgs. 14 marzo 2011, n. 23 richiama espressamente l'art. 7, comma 1, lettera i), del d. lgs. 504/92.
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LEGGE 398/1991: È NECESSARIA L’ISCRIZIONE AL REGISTRO CONI?
Sentenza C.T.R. Milano 09/03/2015 n. 873: Un’associazione sportiva dilettantistica non affiliata a una F.S.N./E.P.S. e non iscritta al Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche non può usufruire delle agevolazioni fiscali previste per il settore sportivo dilettantistico, ivi comprese le agevolazioni previste dalla L. 398/1991, nonostante la prova dell’effettivo svolgimento dell’attività sportiva dilettantistica. Questo il principio stabilito dalla CTR lombarda nella sentenza oggetto del presente articolo. La pronuncia pone nuovamente in evidenza una problematica relativa a contestazioni ancora piuttosto diffuse in sede di accertamento in capo ai sodalizi sportivi, nonostante siano ormai trascorsi diversi anni dall’istituzione del c.d. “Registro CONI” e sulle quali permangono incertezze interpretative, soprattutto in relazione ai requisiti previsti per la fruibilità del Regime ex L. 398/1991.
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie