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Newsletter > Newsletter Fiscosport n. 13/2016
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ALLA PROVA DEI FATTI IL “FAVOR REI” SUPERA L’ESAME IN UNA SENTENZA DA 10 E LODE
Una recente sentenza della C.T.P. di Parma riconosce l'applicazione retroattiva dell'art. 19, d.lgs n. 158 del 2015 ed esclude, nel caso esaminato, la decadenza dalle agevolazioni ex l. 398 a seguito di pagamenti non tracciabili "oltre soglia". Una decisione chiara, coerente, che va salutata con favore.
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E’ possibile distribuire gli utili maturati da una s.s.d. trasformata in s.r.l.? (A margine del Quesito dell’Utente n. 17401)
L'articolo che segue prende spunto da un'interessante questione sollevata da un nostro lettore: una s.s.d. in 398 che ha maturato utili in diversi anni vorrebbe distribuirli pro quota ai soci, previa modifica statutaria da s.s.d a.r.l. a s.r.l. commerciale pagando le imposte sulla totale distribuzione (partecipazioni qualificate). Si chiede se sia possibile percorrere questa strada, avendo ben presente che la s.s.d., in caso di cessazione, deve destinare il patrimonio a enti aventi scopi analoghi e che nel caso in questione non si tratterebbe di cessazione.
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Corrispettivi diversificati – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20937
Una s.s.d. affiliata CSEN e avente lo scopo di promuovere l'attività sportiva e il benessere fisico, gestisce un centro sportivo munito di piscina, sauna, palestra con attrezzi e corpo libero, campi da tennis. Fra le iniziative che intende porre in essere ci sono: a) l'organizzazione di corsi di avviamento e perfezionamento delle singole discipline (corsi di nuoto, spinning, pilates ...) b) possibilità di utilizzare la struttura (con ingressi giornalieri o con abbonamenti mensili/trimestrali/semestrali/annuali) per praticare in libertà le diverse discipline (utilizzo piscina, palestra ...) Premesso che la s.s.d. vorrebbe aderire al regime agevolato 398, si chiede di conoscere il trattamento fiscale dei corrispettivi richiesti per le iniziative di cui sopra nei confronti dei seguenti soggetti: 1) Privati non soci e non tesserati a nessuna federazione 2) Privati non soci ma iscritti a una federazione (quella per la quale intendono iscriversi al corso o utilizzare il centro sportivo - ad es. CSEN, FIN, FIT ...) Si chiede pertanto se i corrispettivi di cui ai punti a) e b) svolti nei confronti dei soggetti 1) e 2) abbiano natura commerciale, e quindi da assoggettare a IVA e far rientrare nel plafond dei 250.000, oppure siano da considerare decommercializzati, e quindi non soggetti ad IVA e non rientranti nel predetto plafond.
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Il Progetto “Sport e Integrazione” rinnovato anche per il 2016
Per il terzo anno consecutivo il CONI ha siglato l’Accordo di Programma con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di integrazione sociale dei migranti attraverso lo sport e contrasto alle discriminazioni
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Servizio Civile Nazionale: anche il CONI tra gli enti presso i quali fare domanda
Scadevano oggi, 30 giugno, ma sono stati prorogati all'8 luglio 2016, ore 14:00, i termini di presentazione delle domande per partecipare a progetti di servizio civile in Italia o all'estero in qualità di volontari. La domanda va presentata direttamente all'Ente presso il quale si intende svolgere il servizio civile. Di seguito le informazioni specifiche riguardanti il Progetto del CONI.
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 15 luglio 2016
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 15 luglio 2016. Altre scadenze sono disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E).
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Defibrillatore e minori – Risposta al Quesito dell’Utente n. 1847
La legge 8 novembre 2012 n. 189 in materia di defibrillatori obbliga le Associazioni che svolgono attività sportiva agonistica, non agonistica e amatoriale a dotarsi, entro il 20 luglio 2016, di un defibrillatore semi-automatico. Un'associazione che quest'anno ha svolto solo attività di minivolley (bambini dai 5 anni ai 12) chiede se sia tenuta ugualmente a dotarsi di tale strumentazione.
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Defibrillatore e a.s.d. locataria – Risposta al Quesito dell’Utente n. 11852
Una piccola a.s.d. organizza corsi all'interno di una palestra privata, in un locale per cui utilizzo viene pagato un canone di locazione. Il titolare della palestra afferma di non essere tenuto all’acquisto del defibrillatore in quanto la palestra è costituita nella forma di s.r.l.; tuttavia ne propone un acquisto congiunto (a cui parteciperebbe anche una seconda a.s.d.) nella considerazione che l’apparecchio rimarrebbe in definitiva all'interno della palestra stessa. Premesso che la a.s.d. è in grado di garantire nei propri corsi la presenza di personale formato all’utilizzo del defibrillatore, si chiede se la a.s.d. sia tenuta a contribuire alla spesa o se questa spetti comunque alla palestra proprietaria dei locali.
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Istruttori in partita IVA – Risposta al Quesito dell’Utente n. 5540
Si chiede se in una a.s.d. sia possibile inquadrare con partita IVA gli istruttori sportivi che svolgono solo questo come professione, anche qualora abbiano un solo committente. In caso affermativo si chiede a quale contribuzione sarà soggetto il collaboratore sportivo.
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Siamo a porre una domanda come da oggetto in quanto, attraverso diverse fonti - mediche, istituzionali e Federazioni - ci giungono indicazioni opposte: chi sostiene che all'associazione vada consegnato il certificato medico in originale e chi sostiene che vada bene anche la copia. Qual è la normativa? Grazie mille