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Newsletter > Newsletter Fiscosport n. 18/2015
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DEFIBRILLATORI: LA REGIONE TOSCANA RINVIA
Dopo un valzer di provvedimenti, l'ultimo dei quali fissava la decorrenza dell'obbligo al 1 ottobre 2015, la Regione Toscana modifica nuovamente la decorrenza dell'obbligo di dotazione dei defibrillatori spostandola al 1 luglio 2016.
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 31 ottobre 2015
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 31 ottobre 2015. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E).
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BUONE NOTIZIE PER IL MONDO SPORTIVO DILETTANTISTICO – MA LA DECORRENZA E’ 01 GENNAIO 2017
Il favore e l’entusiasmo con cui è stata accolta la modifica del regime sanzionatorio in caso di superamento della soglia fissata per l’uso del contante da parte degli enti sportivi dilettantistici, sono stati ridimensionati dalla lettura della decorrenza della nuova disposizione: 1 gennaio 2017. Analizziamo nel dettaglio la novità della norma, sperando in una modifica circa la sua decorrenza.
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TRACCIABILITÀ DEGLI INCASSI E PAGAMENTI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 4296
L'Agenzia delle Entrate, con avviso di accertamento riferito all'anno 2011, a carico di una a.s.d. il regime 398/1991, ha considerato decaduta l'associazione da tale regime sulla base del seguente rilievo: ha effettuato prelevamenti in contanti dal proprio conto corrente contravvenendo a quanto previsto dal comma 5 dell'art.25 della Legge n.133 del 1999 che vieta i pagamenti e i versamenti in contanti per un importo superiore ad € 516,46 (oggi aumentato a €.1.000), riportando le date dei singoli prelevamenti superiori al suddetto limite di 516,46. Il lettore che ha posto il quesito nutre forti dubbi sulla corretta interpretazione della norma da parte dell'AdE in quanto trattasi di prelevamenti dal c/c e non di pagamenti e nè di incassi che, sempre a parere di chi scrive, devono fare riferimento esclusivamente a prestazioni effettuate dall'associazione e non a incassi dal conto corrente, dal momento che questi ultimi risultano, anzi, perfettamente tracciabili come previsto dalla norma menzionata dall'Ufficio. L'associazione dovrà eventualmente dimostrare se tali somme prelevate sono poi state utilizzate per pagamenti di importi inferiori a 516,46. Pertanto si ritiene pretestuosa ed errata la decisione presa dall'AdE di dichiarare la decadenza dal regime agevolato 398/91. Si chiede se tale impostazione sia corretta.
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Ricavi commerciali SSD – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20337
Si chiede se anche per le società sportive dilettantistiche, così come per le associazioni sportive dilettantistiche, vige l'articolo 149 del T.U.I.R. comma 4, in altre parole se anche per le s.s.d. venga esclusa la perdita della qualifica di enti non commerciali a causa del conseguimento di ricavi commerciali in misura superiore rispetto alle entrate istituzionali.
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Le risposte dell’Agenzia delle Entrate del Friuli Venezia Giulia
Un'intesa tra le strutture regionali del Friuli Venezia Giulia dell’Agenzia delle Entrate e del Coni ha dato vita ad un documento che contiene una selezione delle domande più frequenti raccolte in occasione dei sei incontri formativi organizzati nella regione a cui hanno partecipato circa mille dirigenti sportivi.
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Dalla D.R.E. Piemonte un manuale per le associazioni sportive dilettantistiche
Alcune indicazioni ci lasciano perplessi, una in particolare è a nostro avviso chiaramente contra legem, ma nel complesso non possiamo che complimentarci per l'iniziativa: manuali chiari e di fonte ufficiale sono sempre estremamente utili.
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CERTIFICATI MEDICI per minori sotto i 6 anni – Risposta al Quesito dell’Utente n. 17557
Il presidente di un'associazione avente per attività lo studio della danza sportiva, affiliata a un ente di promozione e iscritta al CONI, riferisce del rifiuto da parte di alcuni pediatri di emettere il certificato di attività non agonistica per i bambini di età inferiore ai sei anni. Poiché l'anno scorso ciò non è mai accaduto, e anzi l'associazione non ha mai accettato il certificato ludico motorio ma sempre preteso il certificato non agonistico, si chiede se sia intervenuta qualche modifica in materia, soprattutto con riferimento ai bambini inferiori ai sei anni.
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DECOMMERCIALIZZAZIONE QUOTE ASSOCIATIVE DIFFERENZIATE – Risposta al Quesito dell’Utente n. 18614
E' stata costituita una a.s.d. in regime di legge 398/1991, con lo scopo di promuovere le varie discipline sportive e di gestire gli impianti sportivi comunali. Soci della a.s.d. sono altre associazioni sportive dilettantistiche e non persone fisiche o atleti diretti. L'amministrazione comunale, per convenzione, addebiterà alla sola a.s.d. i costi d'affitto degli impianti sportivi. L'a.s.d. chiederà alle associazioni associate, come previsto da statuto, una quota associativa per l'utilizzo degli impianti sportivi in base alle ore di utilizzo degli atleti tesserati con le singole associazioni socie dell'a.s.d. Si chiede se le quote associative versate dalle singole associazioni per gli affitti degli impianti sportivi siano decommercializzate ed escluse dal campo IVA.
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie