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Newsletter > Newsletter Fiscosport n. 4/2013
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La situazione previdenziale dei soci di S.s.d.r.l. che svolgano in essa attività lavorativa: una situazione molto diffusa nel mondo dello sport, alla quale spesso non viene prestata la dovuta attenzione – A cura di Patrizia Sideri *, Consulente Fiscosport
Il presente intervento vuole indagare gli obblighi contributivi per i soci di S.s.d.r.l. nell’ipotesi in cui svolgano attività lavorativa all’interno della società, alla luce della giurisprudenza conseguente all’interpretazione autentica data dal legislatore con il d.l. n. 78/2010. I soggetti sportivi che potrebbero essere interessati sono le srl sportive dilettantistiche, nelle quali spesso si assiste alla presenza di soci che svolgono la propria attività lavorativa all’interno della società, senza alcun inquadramento previdenziale. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Siena
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Nel DM Lav. del 20/12/2012 una importante disposizione di favore dei titolari di partita IVA in ambito sportivo. E forse una grande occasione per regolamentare le professioni sportive da parte di chi di sport se ne intende: CONI e Federazioni
L’art. 2 del Decreto Min. Lav. 20/12/12 comprende le federazioni sportive fra i soggetti che possono “certificare” la professionalità dei lavoratori autonomi, consentendo loro di sfuggire alla previsione di cui all’art. 69-bis del D. Lgsl. 10/9/2003 n. 276, recentemente introdotto dalla c.d “Riforma Fornero”. Al di là di alcuni dubbi, una disposizione che oltre a risolvere un problema forse avrà altri benèfici effetti sul mondo sportivo. * Stefano Andreani, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Firenze
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Il prossimo 28 febbraio la prima scadenza del 2013: l’obbligo di rilascio del CUD e delle certificazioni ai percettori di reddito di lavoro autonomo, compresi i “compensi sportivi”
A norma dell’art. 4 del D.P.R. 22/7/98 n. 322, entro il 28 febbraio debbono essere rilasciati ai dipendenti e agli altri collaboratori o comunque soggetti ai quali siano stati corrisposti redditi di lavoro autonomo, rispettivamente i modelli CUD ovvero le certificazioni dei compensi corrisposti nel 2012. * Stefano Andreani, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Firenze
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Quesito N. 688 del 16/02/2013 – utente fiscosport n. 7573 – prov. di RIMINI
Salve,Sono il presidente di una ASD di Rimini, oggi partecipando ad una riunione di un EPS, è stato detto che le spese di bollo di 100 euro che la banca ha addebitato sul conto corrente intestato alla ASD, non dovevano essere applicate in quanto le ASD sono esenti da questa tipologia di bolli.Hanno fatto riferimento a una circolare dell'AdE chiarificatrice del decreto e al fatto che le ASD sono affiliate a un EPS che è ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni.Io ho cercato ma non ho trovato nulla in merito all'argomento. Potete aiutarmi a capire se possiamo evitare di pagare alla Banca e alle Poste questo balzello e darmi gli elementi per richiedere il rimborso dell'addebito?Grazie infinite. Risposta a cura della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 691 del 02/02/2013 – utente fiscosport n.18345 – prov. di MILANO
Buongiorno, siamo una SSD a r.l. riconosciuta/affiliata alla Federazione Italiana Golf.Non ci è chiaro come comportarci per l’applicazione della marca da bollo da 1,81 euro da apporre su alcuni documenti. Secondo quanto previsto dal D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, pare che le quote associative e i contributi liberali, anche se di importo superiore a Euro 77,47 siano esentati dall’applicazione della marca da bollo.Mentre per quanto riguarda le ricevute (ovviamente non fiscali) rilasciate per servizi legati all’attività istituzionale (es. ingresso giornaliero ai percorsi di gioco, noleggio golf cart), se viene superata la soglia dei 77,47 euro è obbligatoria la marca da bollo di euro 1,81.E’ corretta la nostra interpretazione? Potete chiarirci meglio quale comportamento tenere?Grazie mille per risposta. Risposta a cura di Patrizia Sideri *, Consulente Fiscosport Siena
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Quesito N. 690 del 29/01/2013 – utente fiscosport n. 17374 – prov. di BARI
Siamo una a.s.d.che gestisce un impianto sportivo con campi di calcetto. Vorremmo conoscere che atteggiamento deve adottare il responsabile dell' associazione nei confronti di clienti occasionali che prenotano il campo di calcetto per svolgere partite amatoriali in maniera non abituale.Andando nel concreto ci riferiamo agli utenti non tesserati ad alcun ente di promozione sportiva che pratica sport in maniera saltuaria e che per per ovvi motivi non rilasciano alla direzione un certificato medico sportivo prima di entrare in campo. Ci chiediamo se l'associazione può consentire tale atteggiamento da parte di costoro oppure deve vietare tassativamente l'ingresso in campo. In definitiva è utile sapere se l'associazione è responsabile civilmente e penalmente per fatti gravi accorsi a questi utenti non soci nel momento in cui gli si è data la possibilità di entrare in campo. Vista l'importanza che riveste l'argomento ci aspettiamo un vostro gentile commento. Grazie Risposta a cura di Patrizia Sideri *, Consulente Fiscosport Siena
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Quesito N. 689 del 23/01/2013 – utente fiscosport n. 8692 – prov. di VENEZIA
Salve. Sono segretario di una A.S.D. di Tiro con l'arco. E' stato proposto alla ns. società di allestire un campo di tiro, presso una località turistica, per un periodo limitato di tempo (1 mese). Ci è stata indicata la possibilità di far pagare a ogni persona un importo di 3/5€, a titolo di rimborso per l'utilizzo dell'attrezzatura, ed eventualmente di fare dei corsi su richiesta degli interessati. Volevo sapere (tenendo presente che abbiamo solo il codice fiscale e non P.I. non facendo attualmente alcuna attività di tipo commerciale) come configurare tali entrate: dobbiamo rilasciare qualche ricevuta particolare? C'è un limite di importo alla raccolta di denaro (eventualmente se c'è differenza utilizzando la formula di offerta libera)? E, dovendo poi fare dei rimborsi spese alle persone che seguiranno tale attività, quali sono i limiti di rimborso spese non sapendo ancora quanto andremo/andranno a spendere? Risposta a cura di Marco D'Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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TEMPO DI ELEZIONI ANCHE NEL MONDO DELLO SPORT: LA PRESIDENZA DEL CONI E LA CONSULTA NAZIONALE DELLO SPORT NEL FORUM DEL TERZO SETTORE
Nei giorni scorsi si è assistito al rinnovo dei vertici del Coni, con l'elezione di Giovanni Malagò alla Presidenza, e all'insediamento del nuovo coordinamento del Forum del terzo settore. Il neo eletto portavoce di quest'ultimo, Pietro Barbieri, in risposta a chi notava come lo sport sia poco rappresentato all’interno del forum, ha precisato che a breve nascerà la Consulta nazionale dello sport, un gruppo di lavoro che "non dovrà attestare il semplice interesse a mantenere una fiscalità privilegiata o piuttosto alcuni finanziamenti pubblici ma che avrà il compito di rilanciare la valenza del nostro agire, valorizzando tutto ciò, dire perché si è nati e perché esistono le associazioni sportive ". D’altronde, prosegue il portavoce, lo sport ha due valenze: " la prima riguarda il valore immenso che riveste per i giovani e la seconda è quella di permettere di tenere aperto un canale di socializzazione nelle comunità essendo momento di aggregazione ". Non possiamo che concordare con tali affermazioni. Al nuovo Presidente Giovanni Malagò e alla nascitura Consulta nazionale dello sport i nostri migliori auguri di buon lavoro! * Enzo Marra, Componente ufficio studi Coni Campania
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