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Newsletter > Newsletter Fiscosport n. 6/2013
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MODELLO EAS: COS’E’? E QUANDO E PERCHE’ RIPRESENTARLO ENTRO IL 2 APRILE – A cura della Redazione di Fiscosport
Come è noto le tradizionali scadenze del 31 marzo - giorno di Pasqua - quest'anno sono spostate a martedì 2 aprile (v. lo Scadenzario su questa Rivista): tra queste va ricordato l'obbligo di presentazione del Modello EAS in caso di intervenute variazioni nel 2012 di dati precedentemente comunicati. Cogliamo l'occasione, oltre che per vedere nel dettaglio in presenza di quali condizioni è necessario presentare un nuovo modello, per rifare il punto su questo adempimento così importante per le a.s.d. che usufruiscono di agevolazioni fiscali.
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OPERAZIONE CINQUE PER MILLE 2013 – A cura di Gianpaolo Concari *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
E’ disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate il software per la compilazione e l’invio delle richieste diammissione al riparto del 5 per mille I.R.P.F. 2013. * Gianpaolo Concari, Ragioniere Commercialista in Soragna
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TALVOLTA ANCHE LE FEDERAZIONI GENERANO CONFUSIONE – A cura di Patrizia Sideri *, Consulente Fiscosport Siena
E’ capitato di assistere – rispetto a soggetti sportivi in possesso di partita iva – che le FSN di appartenenza richiedessero l’applicazione del regime di tassazione previsto dall’art. 25 della l . n. 133/1999 e dall’art. 67, comma 1, lett. m) del d.p.r. n. 917/1986, in caso di erogazione di premi o compensi sportivi. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Siena
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L’INSTALLAZIONE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI ALIMENTI E BEVANDE – A cura di Patrizia Sideri *, Consulente Fiscosport Siena
Accade sovente che presso i locali ove viene svolta attività sportiva siano collocate apparecchiature automatiche per la distribuzione di alimenti e bevande. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Siena
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ARIA DI PRIMAVERA ANCHE AL CONI: Stop alle tessere gratuite di accesso agli stadi per i parlamentari
Una delle prime decisioni prese dal neo Presidente del CONI, Giovanni Malagò, è certamente destinata a non passare sotto silenzio, e già nelle immediate ore successive alla sua pubblicazione non si sono fatti attendere i commenti, sia quelli a favore (tanti) sia quelli fortemente critici o quantomeno dubbiosi (decisamente pochi). Ci riferiamo al Comunicato stampa del 18 marzo scorso, dove si legge che " il Comitato Olimpico Nazionale Italiano comunica che, al fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai Parlamentari della Repubblica, ha deciso di non rilasciare più la concessione della tessera riservata ad onorevoli e senatori per l’accesso alle manifestazioni sportive che si svolgono sul territorio nazionale ".
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GLI EURO-GIUDICI DELINEANO UNA CHIARA E AMPIA NOZIONE DEL CONCETTO DI SPORT
Con la pronuncia che si annota (Corte di Giustizia, Quinta Sezione, Sentenza 21/2/2013 nella causa C-18/12) la Corte ha disposto che: “1) L’articolo 132, paragrafo 1, lettera m), della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, dev’essere interpretato nel senso che attività sportive non organizzate, non sistematiche e non finalizzate alla partecipazione a competizioni sportive possono essere considerate pratica sportiva ai sensi di tale disposizione. 2) L’articolo 132, paragrafo 1, lettera m), della direttiva 2006/112/CE dev’essere interpretato nel senso che l’accesso ad un parco acquatico che metta a disposizione dei visitatori non solo installazioni per l’esercizio di attività sportive, ma anche altri tipi di attività distensive o ricreative può costituire una prestazione di servizi strettamente connessa con la pratica sportiva. È compito del giudice del rinvio stabilire se, alla luce degli elementi interpretativi forniti dalla Corte nella presente sentenza e in considerazione delle particolari circostanze del procedimento principale, tale ipotesi ricorra nella specie.” * Biancamaria Stivanello, Avvocato in Padova
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Quesito N. 696 del 11/03/2013 – utente fiscosport n. 15081 – prov. di PALERMO
Spett.le Redazione, sono un Presidente di una Associazione Sportiva Dilettantistica di Scacchi e a causa dell'esiguo numero di associati la mia associazione non è più in condizioni economiche di poter continuare a svolgere la propria attività. La mia opinione sarebbe quella di scioglierla, anche perchè non sono sicuro che altri al mio posto possano tenere in ordine la documentazione e in futuro, dovendo eventualmente essere chiamato ad esibirla, non vorrei avere problemi di natura fiscale o legale. Probabilmente però, qualcuno degli associati rimanenti potrebbe avanzare l'ipotesi di un avvicendamento nella presidenza. Come debbo comportarmi in tal caso? Accettare l'avvicendamento e trasferire tutta la documentazione al nuovo presidente oppure procedere unilateralmente allo scioglimento? Infine, le mie responsabilità finiscono con la nomina del mio successore o devo aspettarmi controlli futuri su anni retroattivi (cioè in cui ero responsabile)? In tal caso devo cautelativamente fotocopiarmi tutta la documentazione prima di passarla ad altri? Vi ringrazio per una vostra risposta. Distinti saluti Risposta a cura di Patrizia Sideri *, Consulente Fiscosport Siena
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Quesito N. 697 del 9/03/2013 – utente fiscosport n. 6019 – prov. di BERGAMO
Nel 2012 abbiamo costituito un Circolo Sportivo richiedendone poi l’iscrizione all’Agenzia delle Entrate e l’attribuzione del Codice Fiscale. A distanza di qualche mese si è verificata la necessità di assumere un ragazzo a mezzo contratto a chiamata. Volevo sapere se l’attribuzione al circolo del Codice Fiscale, invece della Partita Iva, può essere condizione ostativa per l’apertura della posizione presso gli uffici Inps e Inail. Risposta a cura di Marco D'Isanto *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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Certificato casellario giudiziale cumulativo ed esenzione bollo
Una a.s.d. deve chiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti gli Allenatori, Dirigenti e/o Accompagnatori che si trovano a contatto con minori durante l'attività sportiva, si tratta complessivamente di 37 addulti. La richiesta va fatta al Tribunale di competenza (nel nostro caso Modena), che ci ha detto che è possibile fare richiesta dei certificati in forma cumulativa. Dobbiamo però indicare se, come ASD, siamo esenti o non esenti dal pagamento della marca da bollo da 16 euro. E se siamo esenti dobbiamo indicare la norma che prevedere l'esenzione. Ci potete indicare cosa possiamo fare per evitare di pagare quasi 600 euro per detti certificati? Grazie