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Newsletter > Newsletter Fiscosport n. 9/2013
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Quesito N. 705 del 19/04/2013 – utente fiscosport n. 11403 – prov. di REGGIO EMILIA
Buongiorno, siamo una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata e vorremmo installare un impianto fotovoltaico sul tetto della struttura in cui viene praticata l'attività sportiva. La struttura non è di proprietà della società sportiva ma viene pagato un canone di locazione per l'utilizzo della stessa. L'impianto sarebbe di potenza superiore a 20 Kw . Considerando che siamo in regime di 398/91 è corretto considerare l'iva sull'intervento completamente indetraibile, il contributo GSE rilevante ai fini delle imposte dirette, l'energia ceduta soggetta ad iva?Il contributo e i ricavi da cessione di energia rientrano nelle attività commerciali e quindi costituiscono base imponibile ai fini dell'applicazione della percentuale forfettaria del 3% ?Cordiali saluti Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Fiscosport Toscana
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Quesito N. 706 del 14/04/2013 – utente fiscosport n. 9853 – prov. di PORDENONE
Siamo una ASD della Federazione Italiana Danza Sportiva. A parte la nostra attività agonistica con atleti iscritti alla federazione e nostri soci, svolgiamo anche attività divulgativa con i corsi di ballo. Nel 2007 abbiamo avuto un accertamento dell'Agenzia delle Entrate, in tale occasione il funzionario ci ha fatto presente, visto che non era tema dell'accertamento, che i corsisti non sarebbero dovuti iscrivere a libro soci visto che frequentano la nostra ASD solo per il tempo di un corso o due o tre. Pertanto i proventi di tali corsi diventano commerciali e soggetti a fatturazione seppure con la regola del regime 398. Da allora a tutti i corsisti rilasciamo regolare fattura. Da recenti pubblicazioni, alcune delle quali anche sul vostro sito, è emerso che l'articolo 148 del T.U.I.R. al comma 1, stabilisce: Non è considerata commerciale l'attività svolta nei confronti degli associati o partecipanti, in conformità alle finalità istituzionali... A questo punto non siamo più così tanto sicuri. I proventi derivanti da persone, organizzate in corsi, a cui i nostri tecnici e istruttori federali insegnano la danza sportiva all'interno delle nostre strutture, sono commerciali o no? Risposta a cura di Biancamaria Stivanello *, Collaboratrice della Redazione di Fiscosport
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Quesito N. 710 del 07/05/2013 – utente fiscosport n. 17374 – prov. di BARI
Salve, siamo una asd iscritta al registro del CONI per il tramite della FIGC avendo svolto fino ad oggi calcio a livello giovanile. La nostra associazione di recente ha modificato lo statuto sociale inserendo altri sport tra cui il Tennis. Ci siamo recati presso la federazione di appartenenza F.I.T. che non ha esitato ad affiliarci dopo aver preso visione dello statuto dell'associazione che nella sua ultima formulazione si presenta come una polisportiva. Il problema è che ci è giunta una comunicazione dal CONI che ci invita a contattare un loro responsabile e a provvedere nei 90 giorni all'iscrizione nel registro del CONI: questa cosa a noi sembra alquanto strana visto che siamo, come già detto iscritti nel REGISTRO. Vorremmo pertanto capire se siamo noi in difetto o in effetti dovremmo attivarci per ottenere un nuovo numero di iscrizione relativo al settore TENNIS. Vi ringraziamo anticipatamente. Risposta a cura di Enrico Savio *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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UNA SENTENZA CHE CONTRADDICE LA LINEA DELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA – A cura di Marco D’Isanto * e Enzo Marra *, Collaboratori della Redazione di Fiscosport
La Commissione Tributaria provinciale di Roma, nella sentenza depositata lo scorso 11 dicembre 2012, ha accolto il ricorso presentato da una Associazione sportiva dilettantistica stabilendo nei fatti che la perdita della qualifica di ente non commerciale necessita di contenuti di maggior peso rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati dall’Agenzia delle Entrate. In particolare non basta la scarsa partecipazione diretta o per delega dei soci all’assemblea di un associazione sportiva dilettantistica per determinare la perdita di qualifica di ente non commerciale - Marco D'Isanto, Dottore Commercialista in Napoli e Enzo Marra, Componente ufficio studi Coni Campania
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Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in materia di adempimenti per le a.s.d. che hanno optato per il regime ex l. 398/1991 – L’analisi della Circolare dell’A.d.E. n. 9/E del 24 aprile 2013
Come anticipato con la Newsletter “flash” n. 8bis del 25 aprile scorso, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta a fornire chiarimenti in merito agli adempimenti contabili e formali necessari per accedere e mantenere le agevolazioni fiscali previste dalla l. 398/1991 in favore delle società ed associazioni sportive dilettantistiche. L’intervento dell’Agenzia assume la forma di risposta a tre specifici quesiti formulati in relazione a problematiche frequentemente contestate in sede di avvisi di accertamento da parte delle Direzioni Provinciali. In questa sede verrà approfondita la problematica relativa al primo dei tre quesiti posti all’attenzione dell’Agenzia entrate, mentre il secondo e il terzo saranno oggetto di commento, sempre su questa Newsletter, da parte di Stefano Andreani e di Patrizia Sideri.
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Secondo quesito: elasticità nelle modalità di redazione del rendiconto, ma attenzione alla relazione illustrativa!
La seconda risposta fornita dall’Agenzia da un lato “alleggerisce” l’obbligo di redazione dell’ “apposito rendiconto”, dall’altro sottolinea l’importanza di un elemento spesso trascurato: la redazione e conservazione della relazione illustrativa.
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Terzo quesito: principio di democraticità interna ed uguaglianza dei diritti degli associati
La terza risposta fornita dall’Agenzia, ribadendo la necessità dell’adozione delle specifiche clausole statutarie previste dalla legge - sia con la formale adozione dello statuto che con la loro osservanza di fatto - sottolinea l’importanza dell’effettività del rapporto associativo. * Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore contabile in Siena
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Con la Circolare 9E del 24 aprile l’Agenzia delle Entrate risponde a tre quesiti relativi alle associazioni e alle società sportive dilettantistiche
E' di ieri, 24 aprile, la Circolare 9E/2013 con cui l'Agenzia delle Entrate risponde a 3 quesiti chiarendo alcuni dubbi posti dagli operatori sportivi in "regime 398". Riscontriamo con favore il prevalere della sostanza sulla forma, dato che in più punti si sottolinea che violazioni formali o procedurali non fanno perdere il diritto al regime agevolato: in tal modo si conferma per il settore sportivo quanto già esternato come principio generale dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate, dott. Befera, in data 29 ottobre 2010 (nota commentata in questa rivista) e ribadito in data 5 maggio 2011.
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 16 dicembre 2024
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 16 dicembre 2024. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)