Nel Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 11 del 21 dicembre 2022, pubblicato sul sito del Governo Italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri, si dà conto infatti dell’approvazione del decreto legge “milleproroghe”. Tra i tanti interventi, nella sezione “Sport” si legge quanto segue:
Sport
Si differisce al 1° luglio 2023 l’applicazione delle norme relative al riordino e alla riforma in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici.
Si proroga sino al 30 giugno 2023 il mandato del Presidente e degli altri organi in carica dell’Istituto per il credito sportivo.
A leggere con attenzione si riconosce che “le norme relative al riordino e alla riforma in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici” è frase che costituisce la prima parte del d.lgs. n. 36/2021 (e del successivo “correttivo”, il d.lgs. 163/2022). Manca quindi la seconda parte: “nonché di lavoro sportivo“.
Se ne può o se ne deve inferire una qualche scelta consapevole del nostro legislatore?
Probabilmente, anzi quasi certamente no, quindi potremmo ritenere prorogata l’entrata in vigore dell’intero decreto.
Quindi “potremmo“, ma l’estrema sintesi del comunicato e la mancanza del riferimento proprio alla parte di decreto di maggiore importanza consigliano di attendere, prima di dare per certa la proroga integrale, la pubblicazione del “milleproroghe” in Gazzetta Ufficiale o quantomeno una comunicazione più precisa e dettagliata.