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SPONSORIZZAZIONI E LIBERALITA’ A FAVORE DELLO SPORT DILETTANTISTICO (1^ parte)
Una delle criticità dello sport dilettantistico, rispetto a quello professionistico, è rappresentata dall’evidente maggiore difficoltà nel reperire i mezzi finanziari necessari per il sostenimento della propria attività. Gli incassi derivanti dall’attività sportiva svolta con pubblico pagante, i diritti radiotelevisivi, offerte milionarie da parte degli sponsor, plusvalenze derivanti dalla cessione d’atleti ed il ricorso al mercato dei capitali attraverso le quotazioni di borsa (strumenti propri dello sport professionistico) - metodi efficaci o non che possano apparire - non sono, infatti, alla portata delle società e degli altri enti che operano nel vastissimo settore dello sport dilettantistico, se non per alcune trascurabili eccezioni ( es. incassi derivanti dal pubblico pagante, ma con rilevanza, il più delle volte, poco significativa). Tali soggetti, pertanto, sono obbligati, ed ancora di più lo saranno per il futuro, ad industriarsi per “convincere” soggetti esterni a finanziare la realizzazione d’eventi e l’acquisto di prodotti necessari per la propria attività. Lo sport, a tutti i livelli, esige sempre di più capacità gestionale, crescita culturale e formativa di chi lo pratica, ma, soprattutto, di chi decide di farlo diventare la propria attività professionale investendo o semplicemente gestendo strutture d’erogazione di servizi sportivi. I principali mezzi a disposizione delle società e degli enti che operano nel settore dilettantistico per il reperimento di fonti finanziarie, aggiuntive a quelle tipiche, fondamentalmente sono:
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LA COMUNICAZIONE DEGLI ELENCHI CLIENTI E FORNITORI E GLI EVENTUALI RIFLESSI SULLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE a cura della Dott.ssa Aurelia Isoardi, ora Consulente Provinciale Fiscosport Cuneo.
Con il DL 223/2006, convertito con la legge 248/2006, è stato reintrodotto un vecchio obbligo per i titolari di partita IVA. Già con riferimento al periodo d’imposta 2006, infatti, tutti i soggetti titolari di partita Iva dovranno inviare obbligatoriamente in via telematica all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti nei confronti dei quali sono state emesse fatture (clienti) e l’elenco dei soggetti dai quali sono stati effettuati acquisti (fornitori). Questo obbligo coinvolge quindi tutte le associazioni sportive che abbiano richiesto, oltre al codice fiscale, anche la partita IVA, dunque in pratica quasi tutte le associazioni. Diventa quindi importante
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