Il 3 luglio scorso è stato pubblicato un articolo a commento dell’ordinanza n. 70 della Regione Toscana che – ai fini del contenimento e della gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 – ha dettato una serie di misure relative a: impianti a fune, svolgimento di concorsi pubblici, cinema e spettacoli dal vivo, ballo di coppia, saune, processioni religiose e manifestazioni con spostamento, consultazione di giornali e riviste, utilizzo delle carte da gioco e infine sport di contatto. Nell’articolo, a firma di Stefano Andreani, si sono esaminate le due disposizioni di interesse per le a.s.d.: ballo e sport di contatto.
È di una settimana dopo l’Ordinanza della Regione Lombardia (n. 579 del 10 luglio) con la quale
RILEVATO che, in base al report di monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità del 29 luglio 2020, la Regione Lombardia è classificata a basso rischio;
RITENUTO che sussistono le condizioni di compatibilità delle attività di cui alle predette linee d’indirizzo con la situazione epidemiologica regionale, in conformità alle previsioni del D.P.C.M. 11 giugno 2020;
si stabilisce che gli sport di contatto, di squadra e individuale possono essere svolti nel rispetto delle disposizioni indicate nell’allegato dell’ordinanza stessa.
Come si può vedere scaricando il documento a questo link, il testo dell’Allegato che detta le linee di indirizzo lombarde è una copia (quasi) identica a quella del documento toscano: il «quasi» è dovuto all’aggiunta che, nel citare la disposizione, abbiamo enfatizzato in grassetto:
– mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline;
La specificazione prende posizione in modo ancor più esplicito sugli sport di contatto, che quantomeno a una prima lettura parrebbero consentiti senza distanziamento.