La Legge di Bilancio 2019 ha riproposto la credit tax introdotta nel 2018 e concretizzatasi in un contributo erogato sotto forma di credito d'imposta per chi finanzia interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi.
L'ha riproposta ma con una diversa disciplina: ripercorriamone i punti essenziali.
Si allarga anzitutto la platea dei soggetti che possono fare domanda, non circoscritta più alle sole imprese: possono infatti accedere al contributo
- le persone fisiche
- gli enti non commerciali e
- i soggetti titolari di reddito d’impresa
Anche il contributo riconosciuto è cambiato: per le erogazioni liberali effettuate nel 2019 il credito di imposta è
- pari al 65% delle erogazioni effettuate
- nel limite del 20% del reddito imponibile
- e nel limite del 10 per mille dei ricavi annui per i titolari di reddito d’impresa
Si è ampliato l'ambito oggettivo:
- non più solo le erogazioni finalizzate alla realizzazione di interventi di restauro, di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di impianti sportivi pubblici ma anche
- la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche,
mentre sono rimaste invariate le modalità di pagamento:
- bonifico bancario o
- bollettino postale o
- carte di debito, carte di credito e prepagate o infine
- assegni bancari e circolari.
Il meccanismo per ottenere il beneficio è simile a quello del 2018: il credito d'imposta è riconosciuto in due finestre temporali di centoventi giorni ciascuna, che si aprono rispettivamente il 30 maggio e il 15 ottobre 2019; per ogni tranche sono stati stanziati 6 milioni e 600 mila euro, per un limite complessivo di spesa, quindi, di 13,2 milioni di euro (contro i 10 milioni dello scorso anno).
Quanto alle modalità per presentare la domanda, si legge sul sito istituzionale che "L'Ufficio per lo Sport ha … avviato le procedure per l'apertura della prima finestra utile per l’invio delle domande di accesso.
La relativa modulistica verrà pubblicata su questo sito nel settore “Bandi, avvisi e contributi – Sport Bonus”.